Valery Rozov, BASE jump da 7220m dall'Everest
Il 5 maggio il BASE jumper russo Valery Rozov è saltato dal versante nord dell'Everest dalla quota record di 7220m.
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05/05/2013: il BASE jumper russo Valery Rozov salta dal versante nord dell'Everest dalla quota record di 7720m.
Thomas Senf, Denis Klero - Red Bull
L'ennesimo BASE jump per il russo Valery Rozov: un "salto" che è ancora più grande di tutti gli altri. Anzi, più in alto di così non si può: il 5 maggio il 48enne si è "tuffato" dalla parete nord dell'Everest da una quota di 7220m!
Un progetto maturato all'inizio del mese di maggio dopo oltre 2 anni di preparativi - è in quest'ottica che bisogna inquadrare il suo salto dallo Shivling del 2012 - e che doveva affrontare tutte le condizioni estreme presenti sulla montagna più alta della terra: l'altissima quota, le rigide temperature ed i fortissimi venti.
Dopo un velocissimo acclimatamento, Rozov in 4 giorni è salito al punto di lancio, con l'aiuto del suo team e quattro Sherpa, per approfittare della prevista finestra di bel tempo. Il punto di partenza era posto a circa 200m sopra il Colle Nord e alle ore 14:30 (ora locale) del 5 maggio Rozov è partito, volando con la sua speciale tuta alare, raggiungendo una velocità massima di 200 km/h prima di aprire il paracadute ed atterrare sul ghiacciaio Rongbuk a 5,950m, quasi un minuto più tardi.
Per la cronaca, il salto di Rozov non è il volo più alto in assoluto da una montagna, ricordiamo infatti che già nel 1988 il francese Jean-Marc Boivin aveva stabilito il primo volo dalla cima dell'Everest, partendo circa 20m sotto la cima con il suo parapendio e volando quasi 12 minuti per raggiungere il Campo II a 5900m. Ma l'ultima "trovata" di Rozov, proprio nel mese del 60° anniversario della prima salita, è indubbiamente il BASE jump più alto della terra, un record che sarà difficile da battere!
Un progetto maturato all'inizio del mese di maggio dopo oltre 2 anni di preparativi - è in quest'ottica che bisogna inquadrare il suo salto dallo Shivling del 2012 - e che doveva affrontare tutte le condizioni estreme presenti sulla montagna più alta della terra: l'altissima quota, le rigide temperature ed i fortissimi venti.
Dopo un velocissimo acclimatamento, Rozov in 4 giorni è salito al punto di lancio, con l'aiuto del suo team e quattro Sherpa, per approfittare della prevista finestra di bel tempo. Il punto di partenza era posto a circa 200m sopra il Colle Nord e alle ore 14:30 (ora locale) del 5 maggio Rozov è partito, volando con la sua speciale tuta alare, raggiungendo una velocità massima di 200 km/h prima di aprire il paracadute ed atterrare sul ghiacciaio Rongbuk a 5,950m, quasi un minuto più tardi.
Per la cronaca, il salto di Rozov non è il volo più alto in assoluto da una montagna, ricordiamo infatti che già nel 1988 il francese Jean-Marc Boivin aveva stabilito il primo volo dalla cima dell'Everest, partendo circa 20m sotto la cima con il suo parapendio e volando quasi 12 minuti per raggiungere il Campo II a 5900m. Ma l'ultima "trovata" di Rozov, proprio nel mese del 60° anniversario della prima salita, è indubbiamente il BASE jump più alto della terra, un record che sarà difficile da battere!
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