The new challenge in Patagonia - Terra del fuoco

Le foto dalla spedizione al Cerro Torre sud di Bubu Bole, R. Milani, U. Mazzoleni e P. Schiavo e le ultime news.

Marzo 2003

Si sa, oggi nelle spedizioni c'è sempre, o quasi, qualcuno che da casa si occupa di tenere i contatti con gli alpinisti. Hanno il compito di far da ponte tra la spedizione e i media o più semplicemente per tenere informati gli amici. Ma non è solo questo che fanno. Molto spesso sono anche gli unici che - via satellitare - che ne può sentire la viva voce, misurarne l'umore insomma. E' per questo che oltre alle foto dalla Patagonia di Mauro Bubu Bole, Riccardo Milani, Ulderico Mazzoleni e Paolo Schiavo pubblichiamo le impressioni di Agnese Wisniewska, il contatto appunto della spedizione in Italia.

The new challenge in Patagonia di Agnese Wisniewska

"Nelle telefonate degli "Orsi", ovvero dai 4 della spedizione "The new challenge in Patagonia - Terra del fuoco", rimbalzano sempre due sensazioni. Da un lato una terra incantevole e magica, sia per i suoi abitanti sia per le infinite bellezze: la luce delle montagne, i colori dei boschi, e i profumi del magico fiore di calafate, che una volta assaggiato ha il potere di stregarti così che "il mal della Patagonia" ti rimane per sempre nel cuore. Dall'altro, poi, c'è il chiodo fisso del tempo: sempre più pazzo, eternamente non affidabile, con raffiche di vento di una forza incredibile. Per non parlare delle nevicate, del ghiacciaio che si sposta di circa mezzo metro al giorno. Un mondo, insomma, che sfida i migliori, e mette a dura prova anche la pazienza.

Come avrete capito i miei quattro amici, Mauro Bubu Bole, Riccardo Milani, Ulderico Mazzoleni e Paolo Schiavo, sono già stregati dal Cerro Torre. Hanno un'enorme carica di volercela fare, di arrivare in cima affrontando tutte le difficoltà. Lavorano sodo! Solo loro, "Gli Orsi", possono raccontare quanta fatica e quante rinunce è costato preparare e ottimizzare il campo alla base della parete.

Nelle lunghe ore di attesa, passano il loro tempo al campo base dove, a parte i continui preparativi - perché, come dice Ricky, non è mai finita - vanno in giro ad esplorare, Bubu studia l'inglese , Paolo si è portato una raccolta di poesie scritte da donne, Ulde, che ha ricevuto in regalo da un'amica un cd, canta in dialetto lecchese. Insomma hanno sempre qualcosa da fare!

A El Chalten, invece, dove scendono per i rifornimenti di generi alimentari e per inviare la posta, si trovano a bere della buona birra e a chiacchierare con tanti altri alpinisti che sono lì ad attendere - e a sognare - il calore del sole. La loro fortuna (la fortuna di quest'ambiente) è che hanno sempre delle storie da raccontare. Storie vere di vita vissuta, di sfide fra l'uomo e la natura, dove non c'è mai nessun vincitore. Storie dei posti dove questi ragazzi hanno imparato, con l'umiltà e rispetto, a convivere con la bellezza della montagna e con le sue difficoltà che più sono dure più, dopo, si fanno apprezzare.

Cari Orsi, c'è veramente tanta gente che fa il tifo per voi. E io che faccio "da ponte" nelle comunicazioni e invio le vostre foto un po' a tutti, sento che tante persone vivono con voi quest'avventura. Oramai il primo mese è passato, speriamo con tutto il cuore che fra non molto arrivi una foto dalla cima di Cerro Torre.
Un grande in bocca al lupo!"

Aga