Pressknödel, prima invernale per Simon Gietl e Roger Schäli
Simon Gietl e Roger Schäli hanno effettuato la prima invernale della via Pressknödel (7c, 400 m) sulla Cima Ovest, Tre Cime di Lavaredo, Dolomiti.

Pressknödel, la prima invernale di Simon Gietl e Roger Schäli
Il sudtirolese Simon Gietl e lo svizzero Roger Schäli si stanno allenando per un progetto in Himalaya e questo li ha portati non soltanto sulla parete Nord del Eiger, dove il 9 febbraio hanno effettuato una rapidissima salita della via Heckmair in sole 4 ore e 25 minuti, ma anche sulle Tre Cime di Lavaredo dove, pochi giorni fa, hanno effettuato la prima invernale di Pressknödel sulla parete nord della Cima Ovest.
La via di 400m era stata aperta dai sudtirolesi Kurt Astner e Christoph Hainz e poi liberata dagli stessi nel luglio 2010, con difficoltà fino a 7c. Sabato mattina del 5 marzo, dopo aver evitato una valanga, Gietl e Schäli hanno rinunciato al normale avvicinamento lungo i pendii settentrionali e, per raggiungere l'attacco, hanno salito il ripido canalone sul lato sud delle Tre Cime per poi scendere sul versante nord.
Alle 8.00 circa erano all'attacco, quindi l'arrampicata è filata sorprendentemente liscia lungo i primi 6 tiri che contengono le maggior difficoltà tecniche della via. Dal settimo tiro però Gietl e Schäli hanno incontrato difficoltà maggiori, visto che la parete diventa meno ripida. Così hanno dovuto affrontare neve, ghiaccio e anche protezioni più distanti. Alla fine i due hanno raggiunto la cengia verso le 14:45 e poi si sono calati lungo la via.
La via di 400m era stata aperta dai sudtirolesi Kurt Astner e Christoph Hainz e poi liberata dagli stessi nel luglio 2010, con difficoltà fino a 7c. Sabato mattina del 5 marzo, dopo aver evitato una valanga, Gietl e Schäli hanno rinunciato al normale avvicinamento lungo i pendii settentrionali e, per raggiungere l'attacco, hanno salito il ripido canalone sul lato sud delle Tre Cime per poi scendere sul versante nord.
Alle 8.00 circa erano all'attacco, quindi l'arrampicata è filata sorprendentemente liscia lungo i primi 6 tiri che contengono le maggior difficoltà tecniche della via. Dal settimo tiro però Gietl e Schäli hanno incontrato difficoltà maggiori, visto che la parete diventa meno ripida. Così hanno dovuto affrontare neve, ghiaccio e anche protezioni più distanti. Alla fine i due hanno raggiunto la cengia verso le 14:45 e poi si sono calati lungo la via.
Note:
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