Il mondo dell’alpinismo prende posizione per il Tibet

Reinhold Messner e le maggiori associazioni alpinistiche francesi a difesa del Tibet.
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Monaci buddisti in Tibet
Loris Marin
"E' una farsa dei cinesi. Perché devono far arrivare la fiaccola olimpica lassù?” ha dichiarato Reinhold Messner al quotidiano tedesco Frankfurter Rundschau riferendosi naturalmente al “passaggio” del simbolo delle Olimpiadi in vetta all’Everest previsto a maggio.

Messner che, come tutti sanno di Everest e 8000, se ne intende ha poi stigmattizato così la scelta cinese: “In ogni caso, potrà bruciare solo grazie a qualche trucco, poiché (in vetta) manca ossigeno e c'è vento.” Inoltre Messner ha voluto precisare di non essere d'accordo con il boicottaggio delle Olimpiadi, ma di "appoggiare invece le proteste". "La Cina si è messa nei pasticci da sola, dato che il passaggio della fiaccola è divenuto il pretesto per le marce a favore del Tibet".

Dissenso fortissimo sui “metodi cinesi” applicati al Tibet è stato espresso anche dal GHM. Il prestigioso Groupe de Haute Montagne francese che sul suo sito ufficiale (www.ghm-alpinisme.com) definisce la salita come "contraria ai principi etici dell'alpinismo" e invita "tutti gli alpinisti e le organizzazioni alpinistiche del mondo a coalizzarsi contro la salita cinese dell'Everest, programmata in occasione delle Olimpiadi".

"Sosteniamo un alpinismo ispirato a valori umani - continua il comunicato del Ghm - e ci opponiamo risolutamente a chiunque, nel mondo, violi questa etica. Sulla base di queste considerazioni troviamo la salita della torcia olimpica sull'Everest assolutamente fuori luogo, offensiva per il popolo tibetano e degradante per l'Himalaya in generale e per l'Everest in particolare".

La presa di posizione del GHM lancia un: "Chiediamo quindi che tutte le guide, gli alpinisti e gli appassionati del mondo intero non partecipino e non facilitino questo progetto. E nel nome dell'etica alpinistica, che non può accettare simili compromessi, chiediamo a tutte le associazioni alpinistiche, nazionali e internazionali, ai club alpini fino all'Unione internazionale delle guide, di prendere posizione contro questa salita e di condannarla pubblicamente".

Al Groupe de Haute Montagne si unisce anche il Syndicat National des Guides de Montagne (SNGM), la Federation Francaise des Clubs Alpins et de Montagne (FFCAM) e l'Union Internationale des Associations de Guides de Montagne (UIAGM) che non vogliono in alcun modo associare il proprio nome al progetto di "Fiaccola olimpica sull'Everest".

Il mondo dell’alpinismo sembra quindi prendere una posizione forte e decisa a favore del Tibet. Intanto dalle spedizioni dirette all’Everest lungo la valle del Khumbu giungono voci di controlli pressanti quasi si volesse mettere un pesante barriera attorno alla montagna più alta. Si vedrà… una cosa però nessuno sembra tenere in considerazione una cosa che tutti gli alpinisti sanno: raggiungere la cima dell'Everest non è mai facile e scontato...
Note:
Links Planetmountain
News Tibet
Links www
www.ghm-alpinisme.com



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