Dave MacLeod apre Castle in the Sky

Il climber scozzese Dave MacLeod ha creato quella che lui descrive come "un'incredibile piccola via" che lui stesso ammette, "non sembra la solita via invernale scozzese". Un'occhiata alla foto e si capisce subito il perché: invece di lunghe fessure ghiacciate e camini gelati, questa via di 60m a Druim Shionnach supera un tetto orizzontale di 5 metri. Questo grazie ad un'arrampicata di drytooling molto acrobatica. Poi, questo sì in vero stile scozzese, si continua per altri 4 metri sopra il tetto prima di mettere altre protezioni decenti.

Inizialmente MacLeod aveva salito il tetto in artificiale per provare i movimenti e anche se aveva piantato un chiodo che tiene il peso di una persona, MacLeod non è del tutto sicuro che questa protezione possa tenere una caduta. Allora perché non usare uno spit? La ragione è semplice: "Piantare spit è fuori discussione" spiega lo stesso MacLeod "perché non ci sono spit sulle montagne della Scozia. Ma anche se questa fosse un'opzione consentita, rimarrei incerto su cosa fare. Di sicuro con gli spitmi sarei divertito a salirlo come M10+ dopo un paio di tentativi. Ma senza è molto più difficile e ha sicuramente qualcosa in più."

Macleod ha poi spiegato che Castle in the Sky è sicuramente un grado più difficile di Don't die of ignorance e simile ad Anubis. Entrambe sue creazioni di cui la seconda irripetuta da due stagioni.