Crollata la ‘meringa’ del Gran Zebrù

Nella notte tra il 3 e il 4 giugno è crollato il grande seracco sulla parete settentrionale del Gran Zebrù.
La notte tra domenica 3 e lunedì 4 giugno circa alle due di notte alcuni abitanti di Solda, paese che chiude la valle che da Gomagoi porta sotto alle pareti Nord del gruppo Ortles-Cevedale, sono stati svegliati da un boato che, a detta del responsabile del Soccorso Alpino di Solda, Olaf Reinstadler, superava decisamente il solito rumore provocato dal crolli dei seracchi, abbastanza frequenti sulle montagne che circondano il paese.

Poi, all'alba, tutti si sono accorti di cosa era in realtà accaduto. Il grande seracco del Gran Zebru', la "grande meringa" come la definì Kurt Diemberger, era interamente crollata sotto la pressione dell'enorme quantità di neve caduta durante l'inverno scorso.
La "meringa" sulla “gigantesca pinna” della parete nord del Gran Zubrù era stata salita per la prima volta proprio da Kurt Diemberger nel settembre del 1956. E già qualche anno dopo era crollata.

Dai primi anni '60 in poi era in continua 'evoluzione' e complice anche la nevosissima stagione appena trascorsa era diventata molto strapiombante. Il crollo dunque si poteva prevedere, e nulla ha a che fare con il caldo o altre cause straordinarie, circa due volte ogni secolo infatti la meringa crolla per il peso eccessivo.

Luigi Trippa


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