Via delle Giulie Trail, la corsa nel cuore delle Alpi Giulie Occidentali

Sabato 13 luglio va in scena la Via delle Giulie Trail 2024, la gara di corsa sulle delle Alpi Giulie Occidentali, in Friuli Venezia Giulia. 3 percorsi spettacolari in terre protette, di ineguagliabile bellezza e sentieri alti dai panorami mozzafiato, come spiega Melania Lunazzi.
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Sabato 13 giugno va in scena la Via delle Giulie Trail 2024, la gara di corsa sulle delle Alpi Giulie Occidentali, in Friuli Venezia Giulia.
archivio Via delle Giulie Trail

Non tutte le gare di corsa sono fini a sé stesse o legate solo a grandi testimonial. Capita che lo spunto a ideare nuovi percorsi per maratoneti di montagna nasca anche da presupposti più ampi quali, per esempio, la maggiore attenzione al territorio che attraversano. È questo il caso della gara Trail "Via delle Giulie", nata nel 2019 nel cuore delle Alpi Giulie Occidentali, in Friuli Venezia Giulia, che quest’anno propone, il prossimo 13 luglio, la sua quarta edizione. Fulcro e punto di partenza e arrivo della competizione è la località di Sella Nevea, culmine della Val Raccolana e della Val Rio del Lago ai piedi del versante settentrionale del Gruppo del Canin e dei versanti meridionali della catena Jôf di Montasio-Jôf Fuart.

La corsa Via delle Giulie Trail ha avuto il suo battesimo all’indomani dell’istituzione della Riserva di Biosfera Alpi Giulie Italiane MAB UNESCO, avvenuta proprio nel giugno 2019 ed è nata per valorizzare anche luoghi nascosti o poco conosciuti, ma pieni di storia e cultura, oltre che di valori naturalistici e paesaggistici intrinseci: non a caso l’evento-competizione può vantare il label ufficiale della Biosfera Alpi Giulie. La sua vicinanza al confine con la Slovenia e l’Austria fa sì che la competizione sia frequentata e apprezzata anche a livello internazionale, con un’alta partecipazione dai paesi vicini.

"Nell’elaborare il tracciato - così Michele Guerra, quarantenne di Gemona del Friuli, ideatore dell’iniziativa - che cambia di edizione in edizione, abbiamo fin da subito voluto portare atleti e amatori anche in punti inaccessibili, risistemando vecchi sentieri abbandonati, come è accaduto nelle prime edizioni in Val Raccolana o ripristinare annualmente tratti che dopo la stagione invernale vengono parzialmente cancellati da neve e valanghe, come nel caso di Sella Robon, sul massiccio del Canin, con l’opportunità di riattarli assieme al Cai di Tarvisio".

Con uno sguardo consapevole e attento dunque anche una gara dove è la velocità a dettare le regole può diventare un’occasione virtuosa e di "cura".

Originariamente la corsa Via delle Giulie era una ultra trail, e percorreva un anello integrale di lunga distanza da 120 chilometri. Oggi invece la competizione offre tre possibilità, adattabili ai vari tipi di allenamento: c’è un tracciato da 15 chilometri con 1300 metri di dislivello, un tracciato da 25 chilometri con 1900 metri di dislivello e uno da 40 chilometri con ben 3500 metri di dislivello. Tutti i tracciati formano un anello, hanno andamento orario ed entrano, in misura più o meno consistente, anche nell’area protetta del Parco Naturale delle Prealpi Giulie (questo’ultimo partner dell’iniziativa assieme alla Ragione FVG, al Comune di Chiusaforte e al Cai di Tarvisio). I due percorsi più brevi si articolano esclusivamente sui versanti settentrionali ai piedi della catena del Monte Canin: il più semplice risale dapprima verso il Monte Robon, Sella Robon e Monte Poviz lungo tracciati di guerra, traversando poi in quota da est a ovest verso Sella Prevala e il Rifugio Gilberti e divallando ai piedi della liscia parete del Bila Pec stesso fino al punto di partenza. Il percorso da 25 km valica in più anche Sella Bila Pec, attraverso i ruderi di manufatti di guerra, e si spinge fino alle vicinanze del Picco di Grubia, rientrando poi attraverso il Ricovero Casera Goriuda di Sopra e aggirando sia il Col delle Erbe sia il Monte Spric e il Pic Ladris, alture minori sottostanti il massiccio del Canin. Il percorso più impegnativo si svolge invece nella prima parte sui versanti meridionali della catena del Jôf Fuart, ai piedi delle sue propaggini occidentali (Monte Cregnedul, Cima de la Puartate e Cime Castrein), per traversare la Val Rio del Lago e risalire dunque anch’esso verso il Monte Robon proseguendo poi verso ovest sul secondo tracciato. Lungo il percorso ci sono ovviamente dei punti di ristoro e perno centrale, come punto d’appoggio in quota per tutti e tre i percorsi è il Rifugio Gilberti Soravito.

di Melania Lunazzi

Info: www.vdgtrail.com




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