Ben Dhiman e Courtney Dauwalter il re e la regina del La Sportiva Lavaredo Ultra Trail 2025

Ben Dhiman e Courtney Dauwalter hanno vinto il La Sportiva Lavaredo Ultra Trail 120K. Anna Tarasova e Drew Holmen vincono la 80K
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Ben Dhiman al Passo Giau durante il La Sportiva Lavaredo Ultra Trail 2025, 120K
LUT

Certe notti, tra le vette delle Dolomiti, non si dimenticano. La Lavaredo 120K continua a scrivere il suo mito — e quello del trail running mondiale — grazie a una nuova, straordinaria impresa: Ben Dhiman, atleta statunitense, ha volato sui 120 chilometri e 5.800 metri di dislivello positivo in 11 ore, 49 minuti e 16 secondi, frantumando il precedente record di Hannes Namberger (11:57:15). La regina assoluta del trail mondiale, Courtney Dauwalter, ha messo il suo sigillo su Cortina con una gara dominata in solitaria, chiusa in 14 ore, 14 minuti e 40 secondi, confermandosi anche alla LUT una delle più grandi di sempre.

Un nuovo re sulla gara regina.
Una cavalcata leggendaria, iniziata alle 23:00 da Corso Italia, nel cuore di Cortina, davanti a centinaia di persone. Da lì in poi, c’è stato un solo leader. Dhiman ha imposto un ritmo infernale sin dai primi tratti, scavando un solco netto tra sé e gli avversari e mantenendo il comando per tutta la gara. Nessuno ha potuto avvicinarlo.

Alle sue spalle, però, è stata battaglia vera. Nella prima metà gara, il francese Antoine Charvolin e l’italiano Tobias Geiser hanno animato l’inseguimento con un duello acceso e spettacolare. Ma quando la notte si è fatta più dura e le gambe più pesanti, a emergere è stato il romeno Raul Octaviu Butaci, che ha gestito lo sforzo e si è preso un brillante secondo posto in 12:02:09.

E poi c’è lui: Andreas Reiterer. L’uomo che ha trasformato la sofferenza in impresa. L’atleta altoatesino, dopo anni di tentativi, ha finalmente coronato il sogno di salire sul podio della Lavaredo 120K. Non è stato facile. Una prima parte di gara condizionata da pesanti difficoltà fisiche sembrava averlo escluso dalla lotta ai vertici. Ma Reiterer non ha mai mollato. Ha stretto i denti, si è affidato alla testa, al cuore, al tifo caldissimo del pubblico. Chilometro dopo chilometro ha rosicchiato posizioni, fino a conquistare il terzo gradino del podio in 12:05:24, accolto da un boato lungo Corso Italia.

Quando la leggenda del trail running femminile si presenta sulla linea di partenza, le aspettative sono altissime.
Courtney Dauwalter è la Regina dell’UTMB anche a Cortina: nella notte più lunga e magica delle Dolomiti, ha rispettato le attese, dominando la Lavaredo 120K con l’autorità di chi sa trasformare una gara durissima in una sinfonia personale.

14 ore, 14 minuti e 40 secondi: questo il tempo con cui ha tagliato il traguardo, sola e sorridente. Le avversarie l’hanno vista appena alla partenza. Poi Courtney ha allungato il passo, fatto il ritmo, respirato l’aria sottile delle cime e si è goduta ogni chilometro, come solo lei sa fare. «Cortina è incredibile. Il calore della gente, i panorami... questa gara è davvero speciale», ha detto al termine, mentre la piazza esplodeva di applausi.

È una doppietta tutta americana quella della 120K femminile, perché alle sue spalle è arrivata Alyssa Clark, con un'ottima prestazione chiusa in 14:43:51, anche lei solida e sorridente dopo una notte di corsa sotto le stelle. Chiude il podio la polacca Karolina Wierzchowiak.

Sfortuna invece per Martina Valmassoi, tra le più attese in casa Italia: costretta al ritiro dopo meno di 10 km a causa di un problema fisico, ha dovuto abbandonare il sogno Lavaredo troppo presto. Ma Cortina sa aspettare, e siamo certi che tornerà a prendersi ciò che merita.

Drew Holmen e Anna Tarasova brillano nella 80K
Partita alle 7:00 dalla Val Marzon, la 80K, con i suoi 4.600 metri di dislivello, è stata una gara combattuta e spettacolare, decisa — almeno al maschile — negli ultimissimi chilometri.

A prendersi la vittoria è stato lo statunitense Drew Holmen, autore di una gara in rimonta perfetta. Fino al check point di Mortisa, era l’austriaco Dominik Matt a guidare la corsa con decisione, ma quando le gambe iniziano a farsi pesanti e la fatica detta il ritmo, l’americano ha saputo cambiare passo, superando l’avversario e chiudendo in 7:54:29 sotto l’arco di Corso Italia.

Secondo posto dunque per Matt, autore comunque di una prova solida e generosa, e terzo gradino del podio per un altro statunitense, Noah Williams, che conferma l’ottimo momento della squadra americana sulle Dolomiti.

Anche la gara femminile ha avuto la sua regina, e che regina: Anna Tarasova, al via con qualche acciacco fisico, ha stupito tutti con una prestazione impeccabile. Ha corso in progressione, senza mai cedere terreno, e ha chiuso in solitaria con un tempo di 8:44:30, gestendo al meglio il ritmo su un tracciato tecnico e spettacolare.

Alle sue spalle, una delle favorite della vigilia, la norvegese Yngvild Kaspersen, che ha tagliato il traguardo in seconda posizione, mentre a completare il podio ci ha pensato la francese Marion Delespierre Mauppin, altra interprete di grande esperienza che ha saputo tenere testa a un parterre di altissimo livello.

 Tutte le informazioni e le classifiche complete su: lavaredo.utmb.world




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