Lo scialpinismo e la gioia dello sciatore libero. Di Matteo Pellin - Società Guide Alpine Courmayeur

Matteo Pellin, della Società Guide Alpine Courmayeur e grande atleta dello scialpinismo, racconta la gioia dello sciatore libero e di uno sci alpinismo che percorre la bellezza della montagna sapendo cogliere l'essenza della sua natura e delle sue genti.
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Scialpinismo sul Monte Bianco
Matteo Pellin

Lo sci alpinismo per me è una filosofia di vita, ho dedicato molto tempo passione ed energie a questa stupenda attività. Sono Matteo Pellin, figlio di Renzo e Alma e nipote della guida Ruggero. Ho avuto la fortuna di conoscere lo sci alpinismo grazie ad amici guide, Armando Chanoine, Dario Brocherel, Fabio Meraldi, Adriano Greco Pepolle, e il maestro di fondo Giuseppe Ouvrier (Pec) ed Ettore Champretavy (Champo).

Ricordo nel '92 quando studiavo a Firenze ed ero un patito degli sport di resistenza (corsa in montagna skyrunning) e triathlon, un giorno Dario Armando e Pec mi propongono di fare da riserva nella squadra della Patrouille des Glaciers (una delle più importanti gare di scialpinismo del mondo ndr), accetto con timore ma consapevole che la riserva avrebbe avuto una minima possibilità di essere chiamato.

Purtroppo per Pec, ad un paio di settimane dalla gara mi giunge una telefonata che mi informa che lui era impossibilitato a gareggiare causa una appendicite, così iniziò la mia avventura da sci alpinista. Inizialmente la Patrouille e a seguire innumerevoli gare tra cui Pierramenta, 3 edizioni Tour du Rutor, 2 Mezzalama e ancora Patrouille per altre 4 volte... il tutto per più di venti anni.

Nella vita amo le novità ma sopratutto amo la montagna e la natura, così il tempo passato in montagna da bambino con mio padre (cacciatore di vecchio stampo) deve aver segnato una via. L'attività alpinistica aumenta e grazie ai consigli e sproni dati dai miei amici mi portano a intraprendere il percorso per diventare guida alpina. E, dal momento in cui ottengo il diploma, la passione per la montagna diventa sempre più forte e scopro la grande fortuna e il privilegio che ho nel poter accompagnare e far scoprire la montagna ai clienti, gente che senza l’aiuto di una guida non potrebbe raggiungere certe "vette", ma sopratutto non potrebbe conoscere la nostra storia, quella di chi vive la montagna per passione, per mestiere e per tradizione.

E' con il tempo che passa che la mia innata passione per lo sci alpinismo mi suggerisce itinerari da condividere con i clienti, e l'esperienza acquisita nel mondo delle gare mi facilita nella scelta degli itinerari e nell’insegnamento della tecnica e della sicurezza. Sono sempre alla ricerca di nuove linee di salita e di discesa che permettono a chi accompagno di scoprire posti poco frequentati di vedere la montagna da nuovi punti di vista.

La nostra valle offre infinite possibilità di gite anche di più giorni, ma c’è da dire che la stessa gita fatta in giorni diversi da sempre nuove e sorprendenti emozioni. Nonostante la Valle d’Aosta offra grandi possibilità di escursioni, ormai da anni amo scoprire con i clienti luoghi nuovi dove passare del tempo a trovare itinerari in terre a volte esotiche e a volte più comuni agli sci alpinisti ma a volte meno probabili, ma che poi si rivelano inaspettatamente unici e magici.

Lo sci è nato come mezzo di spostamento: i popoli nordici usavano gli sci per compiere a sovente viaggi di settimane attraverso terre isolate e inesplorate, per andare a caccia o a pesca, per scoprire nuove terre. Solo successivamente lo sci viene usato per diletto. E' questo stupendo connubio tra diletto e viaggio lento attraverso paesaggi differenti: montagne che cambiano aspetto e posti che si rivelano ai nostri occhi come sorprese incredibili, che fa dello sci alpinismo un’attività che oserei definire meravigliosa.

Quelli che oggi vengono chiamati raid sci alpinistici, e un tempo nati come Haute Routes (ne esistono diverse) sono dei fantastici viaggi attraverso le montagne in un mondo dominato dalla neve e dai ghiacciai ma che sovente toccano il fondo valle dove non è raro incontrare i valligiani che espletano i loro mestieri o le loro attività quotidiane, magari con le bestie, che in estate sono attrici protagoniste della vita negli alpeggi.

Ricordo poco tempo fa di una settimana di sci alpinismo su un’isola greca, dove si soggiornava in riva al mare, per recarsi alla partenza delle gite in 40 minuti di auto attraversavamo oliveti e coglievamo le arance da mettere nello zaino per poi consumarle in vetta, e giù per pendii da sogno con lo sguardo rivolto al luccichio del blu dell’Egeo, scivolando liberi su una neve che sembrava velluto. Nel pomeriggio si faceva il bagno nel mare dopo uno spuntino consumato in una taverna tutta local. Questi sono solo alcuni degli stupendi regali che lo sci alpinismo e le guide alpine sono in grado di offrirci... penso che ogni essere umano almeno una volta nella vita debba avere l’opportunità di vivere la gioia dello sciatore libero.

Matteo Pellin - Società Guide Alpine di Courmayeur

info per la discesa con gli sci della Vallé Blanche: www.guidecourmayeur.com

Si ringraziano: S.C.A.R.P.A. - Grivel - Fiat Professional - Patagonia - Hestra - Beal - Pieps - Recco - Oakley - Banca di Credito Cooperativo Valdostana




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