Jim Morrison realizza la prima discesa con gli sci del Hornbein Couloir sull'Everest

Il 15 ottobre 2025, lo scialpinista statunitense Jim Morrison è diventato il primo a sciare la Parete Nord del Monte Everest attraverso la sua linea più impegnativa ed elusiva, un concatenamento dei Canaloni Hornbein e Giapponese. Morrison ha raggiunto la vetta con un team di altri 11 alpinisti, che includevano addetti al fissaggio delle corde, Sherpa e una troupe cinematografica guidata dal fotografo ed esploratore di National Geographic, Jimmy Chin, dopo aver scalato la montagna attraverso le stesse vie.
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Jim Morrison sotto la nord dell'Everest, prima di diventare il primo a sciare l linea più impegnativa ed elusiva, un concatenamento dei Canaloni Hornbein e Giapponese il 15 ottobre 2025.
Jimmy Chin

Il 15 ottobre 2025 lo scialpinista statunitense Jim Morrison è diventato la prima persona a sciare la Parete Nord dell'Everest attraverso la linea più impegnativa ed elusiva, un concatenamento dei Canaloni Hornbein e Giapponese. Morrison ha raggiunto la vetta dell'Everest tramite la stessa via alle 12:45 ora locale, dopo sei settimane e mezzo sulla montagna ed un'estenuante spinta per la vetta. Ha raggiunto la cima insieme ad altri 11 alpinisti, precisamente Jimmy Chin, Erich Roepke, Pemba Sharwa Sherpa, Esteban Mena, Carla Perez, Roberto 'Tico' Morales, Pur Bahadur 'Yukta' Gurung, Ngima Tenjing Sherpa, Pemba Gelje Sherpa, Tenging Gyaljen Sherpa e Pasang Sona Sherpa.

Partito dal campo base nord in Cina, la spedizione ha seguito il ghiacciaio Rongbuk centrale fino alla base dell'imponente parete nord dell'Everest, per poi scalare la parete diretta fino alla parta alta della montagna, dove il Canalone Hornbein si insinua nel suo ripidissimo versante settentrionale, terminando a 8.848 metri. Il Canalone Hornbein, su una delle pareti più formidabili al mondo, è stato scalato poche volte da quando i leggendari alpinisti statunitensi Thomas Hornbein e Willi Unsoeld l'hanno aperto nel 1963; l'ultima salita risale al lontano 1991.

Dopo le rituali foto in vetta, Morrison ha sparso le ceneri della sua compagna scomparsa, Hilaree Nelson, che aveva perso la vita tre anni fa in una caduta vicino alla vetta del Manaslu. Mentre il resto della squadra ha inziato la lunga discesa lungo le corde fisse, Morrison si è lanciato nella sua storica discesa lungo la linea più diretta e ripida della montagna più alta del mondo.

Secondo lo sponsor della spedizione, National Geographic, Morrison ha impiegato quattro ore e cinque minuti per scendere con grande attenzione sul pendio ghiacciato di 50 gradi; il passaggio chiave è stato dove il canalone si restringeva e la roccia era nuda, costringendo Morrison a togliere gli sci e a scendere in corda doppia per circa 200 metri.

Rimessi gli sci, ha continuato la discesa fino al Campo 1 a 6088 metri, che ha raggiunto alle 19:45 dopo aver sciato un totale di 2760 metri di dislivello. Al momento della stesura di questo articolo, non è chiaro se lui o la squadra abbiano usato ossigeno supplementare per la salita o la discesa. Commentando la sua impresa, il cinquantenne ha dichiarato: "Quando ho finalmente superato il la terminale, ho pianto. Avevo rischiato così tanto, ma ero vivo. È sembrato un tributo a Hilaree — qualcosa di cui sarebbe stata orgogliosa. Ho sentito veramente la sua presenza con me, che mi incoraggiava".

Uno dei primi a congratularsi con Morrison è stato il polacco Andrzej Bargiel, che aveva compiuto la prima discesa sciistica della regolare via dello Sperone Sud-Est senza ossigeno supplementare solo poche settimane prima. Il trentasettenne scialpinista ha dichiarato sul suo profilo Instagram: "Un enorme congratulazioni a Jim Morrison per l'incredibile discesa sciistica dell'Everest attraverso il Canalone Hornbein. Come qualcuno che ha sciato sia sul K2 che sull'Everest, so quanto sia enorme quella sfida — tecnicamente, fisicamente e mentalmente. Quello che Jim e la sua squadra hanno realizzato è veramente di un altro livello. Era qualcosa che avevo sognato di fare anch'io — e forse è per questo che sono ancora più felice che sia stato lui a farlo. Guardando indietro ora, è difficile immaginare qualcuno più adatto per questa linea. La storia di Jim e Hilaree ha sempre avuto qualcosa di potente — un sogno condiviso, passione e coraggio. Questa discesa sembra il capitolo conclusivo di quella storia. Credo che per Jim abbia avuto un significato molto più profondo del semplice sci. Siamo rimasti in contatto durante le nostre ascensioni, ed è un peccato non esserci incontrati in vetta. Sarebbe stato speciale — due squadre di sciatori, due route, che si incontrano in cima al mondo. Rispetto assoluto".

Sciare la Parete Nord dell'Everest è stato un sogno per molti, e il primo a sciare quella austera parete dalla vetta fu Marco Siffredi, che nell'autunno del 2001 era sceso con lo snowboard il Canalone Norton. Il giovena  francese era ritornato sulla montagna esattamente un anno dopo con gli occhi puntati sulla discesa più ambita, il Canalone Hornbein. Dopo aver raggiunto la vetta con un team di Sherpa tramite la via del Colle Nord, aveva iniziato a scendere il Canalone Hornbein. Purtroppo non fu mai più visto.




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