World Cup Lead: a Penne vittoria di Lama e Eiter

Il 12/11 a Penne (PE) david Lama e Angela Eiter si sono aggiudicati la nona e penultima tappa della Coppa del mondo di Lead. Usobiaga è 2°, Flavio Crespi, Tomasz Mrazek e Puigblanque sono terzi quindi resta sostanzialmente immutata la classifica generale maschile del Trofeo.
Nona tappa della World Cup Lead: tutto come prima, anzi più di prima. A Penne domenica scorsa hanno vinto il "ragazzino terribile" David Lama e, naturalmente, superwomen Angela Eiter. Patxi Usobiaga, invece, il leader della classifica maschile di Coppa, è secondo (in)seguito da Flavio Crespi, Tomasz Mrazek e Ramon Julien Puiblanque tutti (!) appaiati al 3° posto. Ergo: il prossimo weekend a Krany, nell'ultimo step del circuito, la Eiter “timbrerà” - come fosse una pura formalità - la vittoria della sua terza World Cup (consecutiva). Mentre in gara maschile, Usobiaga, pur avendo incrementato il suo vantaggio in classifica, non potrà certo permettersi il lusso di un finale di partita rilassante.

Questo in massima sintesi il responso dell'attesissimo penultimo turno di Coppa del Mondo nella splendida Penne. Un match, così a lungo atteso e così importante, da richiamare una folla (davvero immensa) di tifosi. Tanto immensa, che per la finale il palazzetto dello sport non è bastato a contenerla tutta. Tanto appassionata, che il maxi schermo all'esterno dello stadio ricordava scene da campionato del Mondo di calcio. E questo, diciamolo, fa bene a questo sport, e fa bene alla lungimiranza e alla passione degli organizzatori che ci hanno creduto: portare l'arrampicata (le grandi gare di arrampicata) lì dove raramente, anzi quasi mai, sono state portate è una delle strade vincenti!

Ma veniamo alla gara femminile. Dal lato “statistico” c'è da rilevare il perfetto percorso della Eiter. L'austriaca, infatti, è stata l'unica a centrare il top in tutti e tre i turni. Ma, soprattutto, è stata la sola ad agguantare il top che davvero contava: quello della finale. Sì, perché a Penne tutto s'è risolto alla fine. Dopo un turno di qualificazione "normale" (con 20 top su 28 atlete, di cui 26 sono passate al 2° turno). Dopo una semifinale ancora in "parità", con ben 7 atlete (Eiter, Ciavaldini, Levet, Gros, Vidmar, Franko e Markovic) che hanno completato la via, mentre la russa Chereshneva è stata l'unica finalista a passare il turno senza il top. Nell'ultimo turno, Angela ha messo ordine rompendo l'empasse e puntando a quello che era il vero bersaglio definitivo della gara: la catena della finale, lasciando così irrimediabilmente più in basso tutte le avversarie. A cominciare dalle francesi Caroline Ciavaldini e Sandrine Levet, rispettivamente seconda e terza classificata, e via via tutte le altre.

Dunque, ancora una volta, Angela è sempre più sola in vetta al circuito femminile dimostrando una superiorità devastante (e quasi imbarazzante); d'altra parte le sue 7 vittorie su 9 tappe si commentano da sole. Quello che resta da rilevare, invece, è la presenza in forze delle slovene nella finale con ben quattro atlete classificatesi dal 4° al 7° posto (Natalija Gros al 4°, Maja Vidmar al 5°, Lucka Franko e Mina Markovic al 6° pari merito. Jenny Lavarda, invece, la migliore italiana in gara, s'è persa nei gorghi della semifinale, dopo una buona partenza che le aveva fruttato la "formalità" del top in qualificazione. Alla fine Jenny è 24esima, giusto un passo più avanti dell'altra azzurra, l'esordiente Manuela Valsecchi. E, con questo, sarebbe fin troppo facile dire che non è stata davvero una stagione fortunata per la squadra femminile azzurra… ovvero non è stata una grande annata per una Jenny, ormai da troppo tempo unica italiana contro tutto il resto del “mondo”.

Passando alla gara maschile, e sempre a proposito di squadre, partiamo con una divagazione: David Lama, il folletto tibetan-austriaco - che a Penne s'è preso la soddisfazione di vincere la sua seconda tappa nel suo anno d'esordio nella grande corsa della coppa mondiale - questa volta aveva un compagno di "nazionale". Si tratta di Kilian Fischhuber (per i pochi non lo sapessero è il recente 2° classificato nell'appena conclusa Worl Cup Boulder 2006) che ha terminato la gara con un buon 14° posto. Domanda: forse che si comincia a sfatare l'assioma che vede incompatibili la specialità dei blocchi (il boulder) e quella con la corda (la difficoltà)?

Quesito retorico a guardare i risultati di Tomasz Mrazek, quest'anno 6° nel Boulder mondiale e contemporaneamente (come sempre) in lizza per il podio della Coppa del mondo Lead. Qualcuno obietterà che Mrazek è un "mostro", e che quindi non fa testo. Ma si potrebbe anche dire che il livello attuale delle gare di Difficoltà maschile è talmente alto (e intenso) che gli atleti (e sono molti) in lotta per il top della Coppa Lead sono attrezzati per ben figurare anche nella distanza, esplosiva e "corta" del boulder… Ma qui ci addentreremmo in un terreno tecnicamente troppo "scivoloso"… Di sicuro, però, c'è che le gare di Difficoltà (parliamo di quelle maschili, naturalmente) sembrano avere un grado d'incertezza assoluto oltre che un livello stratosferico. E questo, dal punto di vista dello spettacolo e dell'interesse, non è certo un aspetto secondario. E La gara di Penne ne è stata l'ennesima dimostrazione.

Al "riscaldamento" del primo turno, alias una qualificazione praticamente senza patos con 12 top (praticamente tutti i bigs, eccetto Sylvain Millet) su 36 concorrenti, è seguita una semifinale dove le “carte” sono rimaste ben coperte e i giochi ancora tutti aperti. Morale: David Lama, Patxi Usobiaga, Tomasz Mrazek, Flavio Crespi e Ramón Julián Pigblanque sono passati all'ultimo turno a pieni voti: tutti pari merito e a punteggio pieno con 2 top su due vie. Con loro hanno conquistato la finale anche Jorg Verhoeven, Cédric Lachat e Eduard Marin Garcia. Ora, prima di proseguire con l'ultimo atto che (come per le donne) ha risolto tutto, bisogna fare una piccola parentesi d'obbligo: primo degli esclusi (e 9° in classifica finale), ad un solo movimento dall'accesso in finale, troviamo Luca Zardini. Un "veterano" che, con i fatti, continua a confermare il suo valore assoluto in questo mondo sempre più difficile della… (scusate il bisticcio) "moderna difficoltà".

Una difficoltà tanto moderna ed evoluta che a Penne, non a caso, ha avuto il suo alfiere, e la sua massima espressione, nel 16enne Davide Lama che ha concluso la sua "ultima" e decisiva corsa ad un soffio dal top e con 2 prese di vantaggio (quasi un abisso a questi livelli), dallo spagnolo Patxi Usobiaga. A sua volta caduto con una mezza incollatura di vantaggio (leggi presa tenuta) dal terzetto composto da Flavio Crespi, Tomasz Mrazek e Ramón Julián Pigblanque che, la stessa presa tenuta da Patxi all'uscita del grande tetto finale, l'hanno solo toccata. E' stato davvero un arrivo al fotofinish che ha visto nettamente in testa Lama, seguito da Usobiaga (2°) e da ben tre pari merito (Crespi, Mrazek e Puigblanque) al 3° posto. Poi, nell'ordine e poco più sotto , tagliano il traguardo (o meglio sono caduti) Verhoeven (6°), Lachat (7°) quindi, leggermente più indietro, Marin Garcia (8°).

Tra cinque giorni si riparte per il classico gran finale di Krany, che come sempre (succede da 11 anni) ospiterà l'ultima tappa della “Grande Boucle” della Difficoltà mondiale. E, se in gara femminile è incontestabilmente tutto scritto, per la gara maschile non è proprio detta l'ultima parola. E' vero e non ci sono dubbi: Patxi Usobiaga è il gran favorito. Ma è vero anche che lo spagnolo non dovrà fare errori: lì a contendersi il podio (ma anche ad approfittare di ogni suo passo falso) ci saranno tutti gli altri capitanati, naturalmente, da Flavio Crespi e da Tomasz Mrazek. In bocca al lupo, dunque ad "inseguito" ed "inseguitori"… perché (avrete capito) con questa Difficoltà nulla è semplice e tutto può (sempre) succedere.


Classifica nona tappa di Penne

maschile
1 LAMA David AUT
2 USOBIAGA Patxi ESP
3 PUIGBLANQUE Ramón Julián ESP
3 CRESPI Flavio ITA
3 MRáZEK Tomás CZE
6 VERHOEVEN Jorg NED
7 LACHAT Cédric SUI
8 MARIN GARCIA Eduard ESP
9 ZARDINI Luca ITA
10 MIDTBOE Magnus NOR
11 MILLET Sylvain FRA
12 DROETTO Fabrizio ITA
13 FUSELIER Mickael FRA
14 FISCHHUBER Kilian AUT
14 BINDHAMMER Christian GER
14 WINKLER Daniel SUI
17 COMINA Fabien FRA
18 MCCOLL Sean CAN
19 JAGGI Martin SUI
20 DUGIT Stephane FRA

femminile
1 EITER Angela AUT
2 CIAVALDINI Caroline FRA
3 LEVET Sandrine FRA
4 GROS Natija SLO
5 VIDMAR Maja SLO
6 FRANKO Lucka SLO
6 MARKOVIC Mina SLO
8 CHERESHNEVA Yana RUS
9 SAURWEIN Katharina AUT
10 SCHMID Christina SUI
10 EYER Alexandra SUI
12 ANDA Irati ESP
13 BACHER Barbara AUT
14 PINET Florence FRA
14 KOBAYASHI Yuka JPN
16 STENDAL Linn Karin NOR
17 SANDOZ Melanie FRA
18 CAPREZ Nina SUI
18 CUFAR Martina SLO
20 CARDOSO. Janine Fernandes M. BRA


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Ferrino su Expo PlanetMountain

PENNE (PE)
11-12 novembre 2006
NONA PROVA DELLA
COPPA DEL MONDO LEAD


David Lama (rock Master 2006), Angela Eiter, Patxi Usobiaga, Flavio Crespi, Tomasz Mrazek a Shanghai 2006
foto Giulio Malfer



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