Riccardo Scarian libera Adidas 8b+ a Ranzo e ripete Thin Ice 8c a Terlago

Dopo la prima libera di Adidas 8b+ nel Grottone di Ranzo, dopo vent'anni di assenza dalla falesia di Terlago Riccardo Scarian si è portato a casa la prima ripetizioni di Thin Ice 8c. La via era stata liberata da Nico Favresse a fine 2007. Si tratta di 25m di tecnica pura su una delle falesie placche storiche della zona di Arco. Come dire: la placca non è mai fuori moda e, prima o poi, il richiamo è troppo forte da ignorare.


Thin Ice di Ricardo Scarian
Sono passati ormai vent’anni dall’ultima mia arrampicata alla storica falesia di Terlago, bellissima e solare falesia dell’Alta Valle del Sarca. Tornando indietro nel tempo, mi tornano in mente fantastici ricordi di quegli anni, era l’inverno del 89 e proprio qui riuscii nel mio primo 8a “Maledetta Fortuna”. Erano i tempi delle diete e dei digiuni, partivamo da Primiero con un litro d’acqua, a Primolano un caffè all’americana e poi fino a sera solo arrampicare e ancora arrampicare. Il team di allora era composto da me, Juri ed Enrico. Ricordo che un giorno Enrico sfilò dallo zaino un’arancia: io e Juri lo guardammo scandalizzati e lui lo ripose immediatamente… Beh, credo che a tenerci in vita fossero gli abbondanti litri di buon Schiava dell’amico Lucky, che ad ogni fine giornata prosciugavamo come dannati, assieme ai locals e chiodatori delle falesie dell’alto Sarca, Danilo, Giorgio…ecc

Tornando ai giorni nostri, dopo quasi tre anni di insistenti inviti da parte dell’amico Simone, mi decido a tornare in Alta Valle, per obiettivo un suo progetto nel grottone di Ranzo, che attende una prima salita. Giornata fortunata, al terzo giro riesco sulla via, “Adidas” un tiro di 30 mt. 8b+, caratterizzato da una sezione molto boulder a metà.

Poi al bar, tra una birra e l’altra, Simone mi parla di una via a Terlago, chiodata dai locals Bonvecchio-Larcher e liberata dal fortissimo belga Nicolas Favresse un paio d’anni fa, e non ancora ripetuta, nonostante i tentativi da parte di diversi climbers. La proposta mi alletta alla grande, e subito mi affiorano alla mente i bei tempi andati. Il week end successivo sono già là, sotto la via, una linea fantastica su micro tacche dall’inizio alla fine. Parto per una ricognizione, e subito riesco sui circa quaranta movimenti che mi separano dal top, fermandomi ad ogni spit: la via è bellissima e non ti molla fino alla fine. Intanto si susseguono i tentativi alcuni buoni e altri meno, complice anche la temperatura non proprio delle migliori, ma poco importa, perché ogni giorno è un bel giorno passato in un bel posto con delle persone squisite. Poi arriva anche il giorno che ogni arrampicatore attende, quello in cui tutto combacia alla perfezione e ti ritrovi in catena con una semplicità che quasi non credi di essere sulla stessa via del giorno innanzi. Quel giorno per me è arrivato il 23 Aprile 2009, un bel giorno che riporrò tra i miei ricordi assieme a quelli trascorsi vent’anni fa…!