Gianni Battimelli's birthday

Domenica 14/12/2008 a Gaeta Gianni Battimelli, storico rappresentante dell’arrampicata romana, ha festeggiato i suoi primi 60 anni insieme a moltissimi climber e amici
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Gianni Battimelli
Silvia Labozzetta
Alle volte anche i climbers romani si ritrovano. Come domenica scorsa a Gaeta per festeggiare le prime 60 primavere di Gianni Battimelli. Chi è Battimelli? Beh, per i pochi che non lo sapessero, Battimelli – alias Batman - è il climber romano passato alle cronache come il “signor Kosterlitz” per la sua insana passione per le fessure. Ma è anche quello che ha portato a Roma e in Italia il vento dell’arrampicata in Yosemite.

Gianni è autore, fra le altre, anche di una via mito come Hellzapoppin sulla scogliera di Gaeta. Ed è anche istruttore nazionale e storico membro della Scuola di alpinismo Paolo Consiglio di Roma, nonché grande conoscitore della storia dell'alpinismo, collaboratore della prima ora di Alp e della Rivista della montagna. Infine, e solo incidentalmente, è professore di storia della fisica dell’università La Sapienza di Roma.


Gianni Battimelli’s birthday

Certo qualcuno mancava, ma tanti, tantissimi, vecchi e nuovi, rotti e in ottima forma, erano lì. Nonostante il nubifragio, gli impegni e gli acciacchi. “Cifra tonda” per Gianni Battimelli, anzi Batman come lui si diletta a ripetere.

Da giorni circolava come un tormentone la mail “cifra tonda”, con l’invito di Batman per la domenica pomeriggio dal “mozzarellaro” a Sperlonga, e il lungo strascico di “reply”, con disperate e disperanti proposte di regalo, appuntamenti all’alba o a mezzogiorno, richieste di passaggi, meste rinunce, saluti, auguri.

E così, proprio come dieci anni prima, tra una mozzarella, una corda, un’oliva, un pandoro e un bicchiere di spumante, ecco spuntare il “riservato” Marcheggiani, l’ ”inossidabile” Bini e il più ossidabile Antonioli. Attoniti allievi dell’ultimo corso sbirciano dai tavoloni e origliano la fortissima Betti che parla di Afghanistan e il Mallucci che ricorda l’apertura di vecchie vie.

Appaiono persino i “Vermi”, tutti e due ovviamente, che per l’occasione lasciano Grotti e tornano alle origini, con tanto di prole che imperversa fra i tavoli. Discepoli ormai plagiati tagliano pandori e distribuiscono bicchieri, Frezzotti ride, Bragantini sorride. E Sandra? Sandra ancora non ci crede.

All’indomani Battimelli ringrazia: “Per i prossimi sessant’anni spero ancora di avere tanti amici così”.

PS: un grazie da parte di tutti come sempre a Bruno!

di Francesca Colesanti



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