Arrampicata a Squamish in Canada: Katharina Saurwein e Jorg Verhoeven salgono Tainted Love

L'austriaca Katharina Saurwein e l’olandese Jorg Verhoeven hanno entrambi ripetuto Tainted Love, una via d’arrampicata trad gradata 8b su The Chief sopra Squamish, Canada.
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Katharina Saurwein, assicurata da Jorg Verhoeven, sale Tainted Love su The Chief sopra Squamish, Canada. Il diedro è stato salito per la prima volta nel 2017 da Hazel Findlay
Jessica Talley

La climber austriaca Katharina Saurwein e suo marito olandese Jorg Verhoeven hanno entrambi effettuato delle veloce ripetizioni di Tainted Love, un difficile diedro situato su The Chief sopra Squamish, in Canada. La via era stata salita per la prima volta nel 2017 dalla climber inglese Hazel Findlay, che aveva scelto di non piantare degli spit e di proteggere quindi l’arrampicata con piccoli nut e friend. Tainted Love era stata ripetuta soltanto da Sean Villanueva-O’Driscoll alcune settimane fa, ed è stata Saurwein ad aggiudicarsi la terza salita poco prima di Verhoeven. Pochi mesi fa la 30enne si era ritirata ufficialmente dalle gare d’arrampicata dopo 15 anni al vertice, ed ecco il suo report della sua più difficile via d’arrampicata trad finora.

Tainted Love di Katharina Saurwein

È da anni che Jorg e io volevamo arrampicare a Squamish, ma per qualche motivo non ci eravamo mai riusciti. Quest'anno invece l’abbiamo finalmente fatta e ci siamo subito innamorati di questo posto. Le linee e le sue rocce sembrano essere fatte appositamente per l'arrampicata. Anche se siamo venuti qui per l'arrampicata trad, ciò che rende questo posto così speciale è la sua varietà di stili. Boulder, vie di arrampicata sportiva da cinque stelle, vie di più tiri e vie di arrampicata trad si trovano tutti uno accanto all'altro.

Prima di venire qui avevo in mente due vie: Cobra Crack e Tainted Love. Entrambe sono impressionanti e seguono delle linee molto evidenti. Tainted Love è un diedro straordinario con una fessura estremamente sottile, quasi completamente chiusa, e pareti completamente lisce di lato, liberata soltanto di recente da Hazel Findlay. È alta una ventina di metri e viene protetta da piccoli nut ed un Friend.

All'inizio sia io che Jorg abbiamo avuto le nostre difficoltà persino a partire dalla sosta, non sapevamo assolutamente come muoverci e come posizionare il nostro corpo. Durante ogni tentativo però abbiamo iniziato ad imparare esattamente come posizionare le nostre spalle ed i fianchi e, soprattutto, a fidarci dei piccoli appoggi in aderenza. Questo processo, questo imparare qualcosa di nuovo anche dopo vent’anni di scalata, provando movimenti che non avevo mai fatto prima, è quello che mi affascina maggiormente.

Tainted Love è stata, probabilmente per il fatto che l’arrampicata richiede molto tecnica, la prima via che Jorg ed io abbiamo provato insieme e che abbiamo salito nello stesso numero di tentativi. Di solito infatti Jorg è molto più veloce di me e, appena chiuso la via, inizia subito qualcosa di nuovo mentre io rimango a lavorare il vecchio progetto.

Abbiamo avuto due sessioni con la corda dall’alto, poi un'altra dal basso ma con le protezioni già sulla via, per prendere fiducia con le protezioni trad e per imparare a stare calmi mentre salivamo sopra i piccoli nut. Ad un certo punto entrambi avevamo imparato le nostre sequenze, ma siccome Jorg è molto più alto di me, la mia sequenza era molto diversa dalla sua. Lavorando in opposizione ho dovuto fare molti movimenti in più rispetto a Jorg, ed è stato difficile non confonderci.

Alla nostra quarta sessione il nostro obiettivo era semplicemente quello di abituarci a piazzare le protezioni, ma quando ho iniziato a scalare mi sentivo benissimo, quindi ho continuato a salire. Jorg mi ha parlato per tutto il tiro e così sono rimasta tranquilla, mi ha aiutato a controllare la mia paura. A dire il vero, ero così concentrata sull'arrampicata che non avevo il tempo di spaventarmi e mentre salivo piano piano, sempre più in alto, mi sono improvvisamente ritrovata in cima, prima ancora di rendermi conto di quello che era appeno successo. Tutto ha funzionato alla perfezione: avevo imparato le sequenze giuste, mi sono fidata dei piedi e ho afferrato ogni presa alla perfezione. Non ci potevo credere. Ero così felice, così orgogliosa, sopraffatta!

Mezz'ora dopo anche Jorg aveva salito la via, nelle sue parole 'incasinando tutte le sequenze e superando un momento davvero difficile’, ed eravamo seduti li in alto a goderci il sole. Non potevamo credere che eravamo già riusciti a portare a termine il nostro piccolo progetto, quanto fosse bella questa via e quanto ci era piaciuta l’esperienza.
Abbiamo anche provato Cobra Crack e Jorg stava andando bene (ha avuto problemi soltanto con il famigerato incastro col dito rovescio) mentre devo ammettere che io ho faticato molto. La maggior parte degli incastri sono piuttosto buoni, ma ci sono alcuni allunghi e avevo bisogno di almeno cinque strati di nastro per fare si che le mie dita fossero sufficientemente "grasse" per la fessura. Non vediamo l’ora di tornare a provarla. Cercheremo di migliorare la nostra tecnica d’arrampicata in fessura e torneremo l'anno prossimo!

Ora che entrambi ci siamo ritirati dalle gare possiamo dedicarci di più all'arrampicata in falesia, cosa che non vedo l'ora di fare. Ho in mente tanti progetti, tanti posti che voglio ancora visitare. In particolare però, voglio migliorare la mia arrampicata trad. Mi sono resa conto che è uno stile che mi piace molto, ma che con tutti i miei allenamenti e gare non ero mai riuscita a portare avanti. Adesso questo cambierà.

Links: FB Katharina Saurwein, FB Jorg Verhoeven, La SportivaPetzlMarmot



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