Trip One Karakorum 2005

Il 5/06 è partita per il Baltoro, Karakorum, la spedizione composta da Luca Maspes, Hervè Barmasse, Ezio Marlier, Francesca Chenal, Giovanni Ongaro, Fabio Salini, Gianluca Bellin, Giovanni Pagnoncelli e Cristian Brenna.
Trip One Karakorum 2005

Sono partiti domenica scorsa, 5 giugno. Ora hanno lasciato Islamabad per imboccare la rituale, nonché eterna e massacrante, scarrozzata sulla Karakorum Freeway. Meta: Chogolisa Glacier, Baltoro, Pakistan. Sogni: tutto il granito, il ghiaccio le pareti che potranno immaginare e salire. Stiamo parlando della Trip One Karakorum 2005, la spedizione di Up project che Luca Maspes (alias Rampikino) ha fortemente voluto, come lui stesso dice, per esplorare: “un alpinismo giovane, praticato nella sua totalità e che racchiude tutto quello che la montagna ci offre: il sasso, la falesia, la grande parete di roccia, la cascata di ghiaccio, il terreno misto, l’alta quota”.

Noi aggiungiamo che è anche un alpinismo “vario” e “leggero”. Basta scorrere i nomi della piccola band per affermarlo. Insieme a Maspes, infatti, hanno intrapreso quest’avventura alpinisti come i valdostani Hervè Barmasse, Ezio Marlier e Francesca Chenal (unica donna del gruppo), i sondriesi Giovanni Ongaro e Fabio Salini, il trentino Gianluca Bellin, il varesino Giovanni Pagnoncelli, e poi Cristian Brenna campione delle gare di arrampicata alla sua prima esperienza extraeuropea ma anche alpinistica. Ma quello di Up project è un approccio “vario” e “leggero”, non solo per la libertà e varietà delle specializzazioni e delle esperienze dei suoi componenti, ma anche per la dinamicità del gruppo. L’idea guida è che ognuno sceglierà la sua meta e i suoi obiettivi con gruppi-cordate che si formeranno, via via, a seconda dei progetti nati sul campo.

Un progetto in divenire che il gruppo ha avuto modo di sperimentare già al suo arrivo a Islamabad con... un cambio di programma. La meta, infatti, avrebbero dovuto essere le semi-sconosciute Valli del Kondus e del Saltoro. Ma non c’è stato nulla da fare: il governo pakistano è stato irremovibile nel ribadire il divieto, almeno per gli alpinisti, di accedere ad uno dei territori più militarizzati e caldi teatro del ventennale “scontro” di confine tra India e Pakistan. Così il team, in verità già preparato a quest’evenienza, ha dovuto optare per le grandi pareti di granito che circondano il Chogolisa Glacier, a tre giorni di cammino da Hushe, nel Baltoro.

A un anno quindi dalla spedizione italiana del 50° anniversario della salita del K2, il Baltoro sarà teatro di un’altra avventura che vuole essere diversa da quella del “Giubileo del K2”, soprattutto per il suo carattere di ricerca ed esplorazione di nuovi terreni e vie . Up project, insomma, va verso quella direzione che in molti (e noi tra questi) contestavano mancasse alla grande spedizione nazionale al K2 dello scorso anno. Un vero e proprio cambio di direzione che, oltre a Maspes, ha avuto anche Agostino Da Polenza (sì, proprio il gran patron della spedizione nazionale al K2) come organizzatore. Non per questo, ma anche per questo, auguriamo alla banda dei giovani alpinisti italiani una grande esperienza. Buona avventura ragazzi!


DIARIO TRIP ONE KARAKORUM 2005
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Foto: il team di Trip One Karakorum 2005


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