Nemuel Feurle ripete Sangre de Toro alla Rote Wand in Austria

Il report dell’alpinista austriaco Nemuel Feurle che ha ripetuto Sangre de Toro (8b+, 230m) alla Rote Wand in Austria.
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Nemuel Feurle ripete Sangre de Toro 8b+ alla Rote Wand in Austria
Luigi Dellarole / Highland Production

Ho iniziato ad arrampicare quando avevo 12 anni. Tre anni più tardi ho salito il mio primo 8b+ e l’anno successivo, all'età di 16 anni, sono riuscito a salire il mio primo 8c e ho avuto la mia prima esperienza d’arrampicata trad ripetendo la famosa via di Beat Kammerlander Prinzip Hoffnung.

Ho fatto la mia prima via di più tiri nel 2016 all'età di 15 anni. In quel periodo Henry, un forte statunitense che ha vissuto con noi nel Vorarlberg per alcuni anni, mi ha portato in Svizzera per salire uno spigolo di 5 tiri gradato 6c. L'anno successivo, Mark Amann e Jacopo Larcher mi hanno portato per la prima volta sulla via Sangre de Toro. Quella via, e l’esperienza di arrampicare con quei due, mi hanno subito ispirato e sapevo su cosa volevo concentrarmi in futuro.

Nello stesso anno ho provato a verificare la via insieme a Fabian Leu, ma non ci siamo riusciti molto bene. È stato solo nel 2018, quando sono stato lì due o tre volte con David Kaufmann, che ho avuto lentamente la sensazione di aver trovato le sequenze giuste per me.

Alla fine di agosto 2018, il giorno del mio compleanno, Nadine Wallner ed io siamo andati al Rote Wand per tentare la libera. Le prime tre lunghezze sono filate lisce, poi mi sono trovato al tratto chiave che segue una fessura ripida, con spit distanti ed una sezione da proteggere con nuts e friends, che inizialmente mi ha creato un po’ di problemi psicologici. In effetti, questo punto è stato la mia rovina. Ho posizionato due Friends, li ho allungati con la fettuccia, poi ho moschettonato la corda e ho iniziato a salire.

Fisicamente la sequenza non è la più difficile, ma sufficientemente difficile da poter cadere da ogni movimento, risultando in una caduta piuttosto avventurosa visto la distanza tra le protezioni.
Ed è successo esattamente quello; il mio piede sinistro è scivolato e sono caduto. Un volo che non dimenticherò. Entrambi i Friends non riuscivano a reggere lo strappo perché avevo fissato in modo errato la fettuccia, quindi sono caduto con entrambi i friends sullo spit sotto. Prima ero 10 metri sopra la sosta, adesso improvvisamente sono rimasto appeso a testa in giù, leggermente spostato e sotto la sosta.

Questa caduta, anche se per fortuna si è conclusa senza infortuni, mi ha mandato completamente via di testa. Solo quest'anno, dopo quasi due anni di pausa, sono riuscito a risalire senza cedere mentalmente. Sono riuscito a passare in libera al terzo giorno. Negli anni ho passato circa 15 giorni sulla via, psicologicamente molti di più…!

Sono stato abbastanza fortunato ad avere con me Luigi Dellarole come fotografo nel mio giorno della libera. Non è stata solo una motivazione aggiuntiva, è stato come un vento fresco, mi ha fatto sentire rilassato durante la salita. All'inizio pensavo fosse troppo caldo, fortunatamente le cose sono cambiate con il secondo tiro e avevo un buon grip. Sono riuscito a chiudere tutti i tiri al primo colpo. È stata davvero una bella sensazione quando eravamo in vetta, perché non era soltanto il mio primo 8b+ di più tiri, anzi, per me la via significa molto di più di qualsiasi grado. È stato un processo speciale, sono riuscito ad imparare molto e ora potrò continuare ad usare queste conoscenze su altre vie lunghe.

Un ringraziamento, e la mia grande stima, vanno ad Alex Luger per la prima salita e la prima libera. Grazie a Leonie Venier per avermi fatto sicura durante la salita e per le belle giornate su Sangre de Toro. E grazie a tutti quelli che c'erano con me, o che hanno tenuto le dita incrociate per me! ;)

di Nemuel Feurle




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