Diretta Slovacca al Denali, Alaska, per Bru Busom e Marc Toralles

Il report degli alpinisti spagnoli Bru Busom e Marc Toralles che a giugno hanno effettuato una delle rare ripetizioni della Diretta Slovacca, la famosa e difficile cavalcata sulla parete sud del Denali (6194m) in Alaska aperta, dal 13 al 23 maggio 1984, da Blažej Adam, Tono Križo e František Korl.
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Denali Alaska: Bru Busom e Marc Toralles salgono la Diretta Slovacca
Marc Toralles, Bru Busom

"Siamo a Talkeetna, devastati, in attesa del nostro bagaglio… Abbiamo aspettato per quattro giorni; se non arriva entro domani, ripartiamo…"

È così che è iniziata la nostra spedizione. Ma il borsone è arrivato, e con esso tutte le motivazioni che ci servivano. Sapevamo di avere delle buone possibilità, quindi non importava quanto fosse piccola la finestra di bel tempo, noi l’avremmo sfruttata al massimo.

Il nostro obiettivo era la Diretta Slovacca sulla parete sud del Denali. Abbiamo iniziato l’acclimatamento e in una settimana siamo arrivati ​​in vetta lungo la via Orient Express. Ci sentivamo forti e motivati ​​e credevamo fermamente nelle nostre possibilità.

Due giorni di maltempo ci hanno aiutato a riposare e preparare la logistica per la salita sulla sud. Le previsioni del tempo dei successivi tre giorni non si sono dimostrate affidabili, quindi abbiamo dovuto lanciare una moneta... ed ha vinto “testa".

Il giorno dopo siamo partiti all'alba; zaini carichi e cibo per 5 giorni. L'avvicinamento attraverso la Seattle Ramp è stato complesso a causa delle recenti nevicate che avevano completamente ricoperto il terreno.

Abbiamo dovuto battere traccia per tutto il giorno, il che ci ha fatto arrivare alla base della parete più affaticati di quanto ci aspettassimo. Un ultimo controllo meteo ha confermato l'arrivo di venti forti ad oltre 40 miglia all’ora entro il terzo giorno. Abbiamo accettato la sfida.

Ci sono volute 9 ore per salire fino al primo nevaio. La via offriva poco ghiaccio e 20 centimetri di neve fresca, il che ha comportato una salita molto laboriosa e difficile da proteggere. Arrivati al bivacco, ha iniziato a nevicare e si sono accumulati 5 centimetri di neve fresca. Fortunatamente abbiamo trovato rifugio in un crepaccio che ci ha protetto dalle continue scariche di neve che sono cadute durante la notte.

Il secondo giorno abbiamo affrontato la parte più complessa della via. Siamo saliti su neve profonda fino alla vita e abbiamo sopportato le continue scariche, passo dopo passo. Anche così, è stato uno dei migliori giorni di alpinismo della nostra vita. Ci siamo imbattuti su sezioni di neve, misto e ghiaccio che ci hanno commosso per la loro bellezza e la sfida di salirli. La giornata si è conclusa con uno dei bivacchi più mozzafiato che abbiamo mai fatto.

Il terzo giorno è iniziato con il tiro chiave della nostra salita. Avendo portato con noi poco materiale: l’arrampicata per il capocordata era troppo esposto, il che ci ha costretto a salire sezioni impegnative senza molta protezione. Il secondo di cordata ha salito in libera il tiro gradato M8. I successivi tiri sono stati di grande qualità e richiedevano un’arrampicata molto tecnica ed una mente fredda. Aggiunti alla recente neve fresca e alle scariche, hanno costituito il momento più teso della salita.

Quando siamo usciti dalle sezioni di misto ha iniziato nuovamente a nevicare. Di fronte all'impossibilità di un ritiro, abbiamo continuato a salire, resistendo agli erti pendii di neve fino all'ultima parete, dove a causa della cattiva visibilità e non trovando la via, abbiamo aperto un'esposta variante di M6. Alla fine della giornata abbiamo raggiunto i pendii di neve in comune con la Cresta Cassin, dove ci siamo slegati e abbiamo trovato un buon bivacco.

Le temperature gelide e la quota, aggiunte ai sacchi a pelo bagnati, hanno offerto una notte molto difficile. Al mattino ci siamo alzati con il sole. Difronte a noi 1000 metri di terreno facile per arrivare in vetta. Ma la fatica e la grande quantità di neve accumulata hanno reso la giornata più difficile del previsto. Alle 19 abbiamo raggiunto la cima, esausti ma felice di aver superato questa grande sfida. Soltanto 1800 metri di discesa, che conoscevamo già, ci separavano dagli sognati spaghetti, bacon e formaggio.

Bru Busom e Marc Toralles

Diretta Slovacca - Denali parete sud
Prima salita: 13 - 23 maggio 1984 by Blažej AdamTono Križo e František Korl
Difficoltà: 2700m, WI 6+, M8




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