Imponenti crolli sulla Cima Falkner nelle Dolomiti di Brenta

Negli ultimi giorni si sono verificati crolli imponenti a Cima Falkner, nel gruppo delle Dolomiti di Brenta, interessando entrambi i versanti della montagna (occidentale e orientale)
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Il crollo sulla Cima Falkner (Dolomiti di Brenta), estate 2025
Ufficio Stampa PAT

Negli ultimi giorni multipli crolli di roccia hanno interessato entrambi i versanti (occidentale e orientale) di cima Falkner, nel gruppo delle Dolomiti di Brenta. Dopo un primo distacco il 27 luglio, l'ultimo è stato osservato alle 20.46 del 1 agosto dal personale in servizio presso un rifugio, che ha riportato un forte boato, seguito dalla formazione di un’enorme nube di polvere.

La porzione di roccia si è staccata dalla parte centrale del versante ovest della cima, raggiungendo in parte il tracciato del sentiero Sat 305. Anche in questo caso, l'evento è stato rilevato dai sismografi: un'energia nettamente superiore rispetto all'episodio del 27 luglio scorso (circa 2 gradi sulla scala Richter, contro 1 grado di una settimana fa). Questo dato è un chiaro indice che la massa crollata ieri ha un volume superiore a quella del primo evento.

Per ragioni di sicurezza, si conferma la chiusura con ordinanza del sentiero 305 (via ferrata “Alfredo e Rodolfo Benini”) e del sentiero 331 nel tratto compreso tra il bivio con il 316 e quello con il 305.

Il Soccorso alpino e speleologico trentino è intervenuto per il posizionamento di fettucce rosse e gialle in quota, al fine di delimitare le aree a rischio e impedire l’accesso alle zone instabili. Nel pomeriggio di ieri è stata segnalata una violazione del divieto di transito sui sentieri chiusi: è fondamentale mantenersi rigorosamente all’interno del sedime dei tracciati autorizzati per la propria incolumità e per non ostacolare le operazioni di monitoraggio.

Il Servizio Geologico della Provincia di Trento è in attesa di una finestra di beltempo e buona visibilità per poter effettuare una nuova ricognizione diretta, necessaria alla valutazione della situazione e della consistenza del recente crollo. Sono già programmati ulteriori sopralluoghi conio supporto del Nucleo elicotteri nella giornata di lunedì, con la partecipazione di geologi, Nucleo droni dei Vigili del fuoco permanenti di Trento e Soccorso alpino, e mercoledì con la collaborazione di ricercatori dell’Università di Milano-Bicocca

Il nuovo distacco si aggiunge a quello già avvenuto lo scorso 27 luglio, alle ore 2.36, che ha coinvolto una massa stimata in circa 36 mila metri cubi. In base al modello tridimensionale elaborato con il supporto del Nucleo droni del Corpo permanente dei Vigili del Fuoco di Trento, la massa totale potenzialmente instabile su cima Falkner è stimata in circa 700mila metri cubi.

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