Colin Haley completa la storica prima solitaria invernale del Cerro Torre

Il 7 settembre 2025 Colin Haley ha completato l'ambita prima solitaria invernale del Cerro Torre. Il 41enne alpinista americano ha salito via la famosa Via dei Ragni con un bivacco in parete.
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Colin Haley durante la prima solitaria invernale del Cerro Torre in Patagonia, settembre 2025
Colin Haley

Colin Haley ha fatto ancora una volta la storia dell'alpinismo con l'ambita prima solitaria invernale del Cerro Torre in Patagonia. Arrampicando autoassicurato lungo la famosa Via dei Ragni, il 41enne ha raggiunto la vetta il 7 settembre alle 22:00 dopo aver attraversato la terminale all'alba del 6 settembre e dopo aver predisposto diversi depositi di materiale nei giorni precedenti.

Subito sopra la terminale, Haley ha salito le prime lunghezze di ghiaccio duro senza la corda, fino ad un tiro sopra il Colle della Speranza, da dove ha iniziato ad auto-assicurarsi. Ha arrampicato bene durante tutta la giornata, tanto che, raggiunto il suo punto più alto del 2023 all’Elmo, ha deciso di non bivaccare ma, invece, di utilizzare le restanti 4 ore di luce per spingersi verso l'alto lungo la ripida Headwall. Questa è stata superata più lentamente del previsto e alla fine è entrato nella sua tenda all'1:00 di notte, molto tardi ma a soli 3 tiri dalla vetta del Cerro Torre. La giornata era stata lunga e faticosa e solo alle 11:00 della mattina successiva era pronto per riprendere la salita. Mentre il primo tiro sopra la headwall è stato superato relativamente velocemente, il secondo, nel ventre del fungo sommitale, ha richiesto uno sfiancante scavo attraverso il ghiaccio spungnoso, che ha completato alle 16:30. Si è riposato, poi è ripartito alle 18:00 e ha passato le successive 3 ore a lottare non lungo uno dei tipici canaloni formati dal vento come sperava ma, invece, in un camino estremamente stretto. Ad un certo punto è sembrato che non ci fosse via d'uscita, che fosse troppo stretto per poter passare; avendo lasciato indietro il casco, la seconda giacca, i guanti d'emergenza, il Grigri e la maggior parte della sua attrezzatura, ha continuato verso l'alto, scavando il ghiaccio glaciale con la piccozza, prima di emergere inaspettatamente accanto a un ultimo canale scavato dal vento. Questo a sua volta conduceva a terreno più facile e poi alla vetta. Aveva impiegato quasi tre ore a lottare attraverso il camino, che descrive come una versione ghiacciata della famosa fessura Harding Slot sull'Astroman in Yosemite.

Scrivendo nel suo dettagliato récit d'ascension, ha dichiarato: "Dopo essere stato così a lungo convinto di non farcela, superare quel tiro mi è sembrato surreale. Ero anche in qualche modo incredulo riguardo all'intera esperienza, che è stata senza dubbio il finale più bizzarro e folle di qualsiasi salita io abbia mai fatto. Inoltre, sembrava strano essere quasi in vetta al Cerro Torre senza zaino, senza casco e quasi nulla attaccato all'imbrago. Sono salito fino alla fine della corda, ho piazzato una vite da ghiaccio per assicurarmi, e da lì ho scalato facilmente fino alla vetta del Cerro Torre."

Haley ha raggiunto la vetta poco prima delle 22:00. "I pianeti si sono allineati è un modo di dire, ma qui è successo davvero: Sole, Terra e Luna erano allineati per davvero, e la luna piena, luminosissima, illuminava tutto il magnifico massiccio del Chaltén" ha scritto sul suo profilo Instagram, dove ha anche pubblicato delle straordinarie foto scattate dal fotografo statunitense Tyler Lekki, che aveva seguito la salita di Haley.

Dopo le rituali foto in vetta, ha rapidamente iniziato la discesa. Questa si è rivelata complicata - la sua unica corda da 80m si è incastrata durante una calata e Haley è stato costretto a tagliarla a metà - ma alla fine è riuscito a scendere in sicurezza. È stato raggiunto a Río Eléctrico da amici ed è ritornato alla civiltà 7 giorni dopo aver lasciato El Chaltén.

Il successo invernale di Haley arriva dopo un'impressionante tentativo dell'austriaco Markus Pucher che il 3 settembre 2016 è salito fino a 40m sotto la cima. Il primo a salire il Cerro Torre in solitaria è stato Walter Hungerbühler, durante l'estate australe nel dicembre 2008, mentre Pucher ha compiuto la seconda solitaria - e la prima solitaria completamente in libera - nel 2013.

La storica salita di Haley - peraltro la sua decima volta in vetta al Cerro Torre - corona anni di sforzi e perseveranza. Le sue precedenti salite di spicco in Patagonia includono la prima traversata delle Torres, realizzata con Rolando Garibotti nel 2008, la seconda traversata delle Torres, realizzata con Alex Honnold in meno di 24 ore nel 2016, la prima solitaria del Torre Egger e della Punta Herron sempre nel 2016, e la prima invernale in solitaria della Supercanaleta sul Fitz Roy nel 2022. Sebbene tutte queste salite siano indiscutibilmente di livello mondiale, la sua ultima impresa, a sentire Haley, "potrebbe essere la più speciale".

>> Clicca qui per il report dettagliato di Haley

Haley ringrazia gli sponsor: Patagonia, Petzl, SCARPA, Evil Eye

 
 
 
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