Il Sassopiatto e la cascata che non t'aspetti

Per la serie chi cerca trova: Francesco Capellari e Beppe Ballico partono alla ricerca delle colate della Torre Innerkofler per trovare, invece, la cascata "nascosta" del Sassoppiatto che non teme il... caldo.
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Francesco Capellari sul primo tiro della cascata del Sassopiatto
Planetmountain
Da almeno cinque anni, a metà novembre circa, ricevo puntualmente diverse telefonate da parte di amici che chiedono informazioni sulle condizioni delle Goulotte sulla Torre Innerkofler (Sassolungo). Quest’anno però, rispetto al 2005, la stagione è in netto ritardo di almeno un mese, dunque, neve nemmeno l’ombra, freddo tanto meno e a volte son come Tommaso (che se non ci mette il naso…); e allora, alzo il telefono e chiamo Francesco Cappelari: ciao Checco, cosa dici se domani ci facciamo un giro in Torre Innerkofler? Lui ovviamente non tira il sederino in dietro, tanto che trovandosi già a Canazei, la levataccia la doveva fare il sottoscritto.

Ed eccoci al Passo Sella, puntuali ed operativi alle 7, un veloce sguardo attorno per renderci conto che ci sono ancora le margherite nei prati, un attimo di indecisione per capire che oggi, avremmo fatto soltanto una bella camminata, trasportando solo in maniera simbolica, picche e ramponi nello zaino.

Arriviamo alla Forcella del Dente in brevissimo tempo, per renderci conto che le pareti erano pulite da neve e solo qualche chiazza qua e la a nord, trasformava un po’ l’ambiente. Purtroppo come volevasi dimostrare, delle Goulotte nemmeno l’ombra, anzi, roccia asciutta… Quando le nostre gambe erano già in direzione del Rifugio Vicenza, non avremmo mai immaginato, che da lì a poco, sarebbe apparsa una cascata, si, proprio una cascata, sebbene lo zero termico da alcuni giorni era attorno ai 3000m e quel giorno ben a 3400!!

Con il Checco, ci avviciniamo velocemente, per renderci conto se la cascata era salibile; un breve traverso in direzione dell’attacco della Ferrata Oskar Schuster, per capire che la camminata di oggi ha dato i suoi “frutti”. Ci fermiamo un attimo per ammirare il luogo isolato in cui ci troviamo, niente tracce nella poca neve, silenzio assoluto e le maestose pareti del Sassolungo, ci invogliano a salire questa cascata di cui non abbiamo notizie dei primi salitori, ma lo sappiamo… da queste parti i local, non amano tanto pubblicizzare.

Si tratta di una bella colata di circa 80 m, compresi 15m facili per raggiungere il pianoro alla base del primo tiro. Sebbene le temperature fossero al di sopra dello zero, il ghiaccio si era mantenuto plastico, a parte nella breve, ma delicata candela del secondo tiro, dove Francesco, tra un mer…!! un porca p…!! è riuscito a superare velocemente sotto una costante doccia, bravo!!

In breve, tra una chiacchera e l’altra non ci siamo accorti oggi, abbiamo fatto il giro completo del Sassolungo, ritrovandoci così alle auto, soddisfatti di un’avventura inaspettata. Alla prossima...

Beppe Ballico

Vai alla scheda della Cascata del Sassopiatto

Nella foto Francesco Capellari in uscita dalla cascata del Sassopiatto
 


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