CAMP: la primavera di Simone Moro e Denis Urubko: Everest e Lhotse

Dopo la prima invernale al Makalu compiuta nel febbraio 2009 in perfetto stile alpino, la collaudata coppia italo-kazaka riparte per il Nepal per nuovi obiettivi.

La prima parte della spedizione prevede la salita di Simone all’Everest (8848m) per la quarta volta, la prima senza ossigeno: Simone accompagnerà in qualità di guida un amico bresciano che vuole conquistare “il tetto del mondo”.

Denis li raggiungerà in Asia la seconda settimana di aprile, dopo aver partecipato alla cerimonia di assegnazione del Piolet d’Or che lo vede tra i candidati alla vittoria per la via nuova al Cho Oyu.

Dopo che Simone rientrerà dall’Everest scatterà la seconda parte della spedizione che prevede la salita al Lhotse (8516 m) con un progetto di primissimo piano ad elevato contenuto tecnico.

Ci racconta Simone: “Io e Denis tenteremo una nuova via sul Lhotse, da soli su una porzione vergine della montagna che tutti sognano da oltre 50 anni. Riproveremo a porre l’accento sul “come” vogliamo scalare e non sul “che cosa” scaliamo": non avremo Sherpa, ossigeno, corde fisse o conoscenze preventive della via.”

Simone e Denis decideranno quindi sul posto quale versante del Lhotse tentare, in base alle condizioni del meteo e della parete; porteranno poca attrezzatura, per salire in stile leggero come fatto per le ultime prestigiose salite compiute sui giganti himalayana.

E’ quindi d’obbligo un grande “in bocca al lupo” ai nostri atleti per questi nuovi importanti obiettivi.

Nella foto Simone Moro e Denis Urubko durante la prima invernale al Makalu nel 2009