Gli itinerari

La via sale tra l’evidente diedro della via Zeni e lo spigolo della via Italia 61 superando al centro una serie di placche e due grandi strapiombi. L’arrampicata e’ tecnica su roccia gialla e grigia quasi sempre solida, due tiri...

Classico itinerario, non molto frequentato che sale al centro la bella parete giallo grigia. La roccia è solida lungo tutta la via. I tiri centrali sul grigio sono molto belli. Merita la ripetizione.

Itinerario simpatico con due lunghezze super! La terza di placca verticale a tacche e la quinta lungo un fessurone strapiombante veramente Yosemitico. Purtroppo però questa lunghezza è spesso bagnata ad inizio stagione.

Itinerario che presenta alcune lunghezze molto belle. La sosta del secondo tiro è costituita da cordini e fettuccie poste dietro la sommità di un evidente pilastrino; la sosta del quinto tiro è in comune con quella della via “Harold e...

Si tratta di un itinerario meraviglioso e spettacolare, più tecnico che atletico; le ultime lunghezze sul filo dello sperone sono davvero geniali! Chi non ha confidenza con gli incastri troverà molto difficile il tiro della fessura… in realtà non...

Itinerario sicuramente non fra i più belli; molto ricercato nel tracciato, presenta una spittatura oramai vetusta, e passaggi di blocco molto duri. E’ possibile aggirare alcune lunghezze passando a sinistra sulla vicina e classica Contamine. L’ultima lunghezza, in comune...

Itinerario non estremo che presenta però alcuni passaggi singoli molto difficili; la scalata è molto varia. Molto ingegnoso, atletico e spettacolare il superamento dello strapiombo del secondo tiro; delicata la placca del tiro dopo; superbo e molto atletico il tiro...

Bellissimo itinerario molto vario. Il secondo tiro, un diedro perfetto di 45 metri ad incastro di dita, è in realta della via Mazeaud. Dopo un corto tiro in traverso verso sinistra (spit), ci sono poi due lunghezze yosemitiche, con incastri...

La prima parte è decisamente la più atletica, ed è possibile evitarla a sinistra passando per le fessure della “Svizzeri” fino alla grande terrazza posta sopra il diedro. Così facendo, e continuando poi sulla via originale, diventa la combinazione di...

Via degli Svizzeri è un itinerario storico ed anche il più facile per raggiungere la cima del Grand Capucin, specie se abbinato con la via 'O sole mio' nella sua parte alta (piegando a sinistra sotto l’evidente tetto della Svizzeri....

Bella via, su roccia sana, più sostenuta e meno chiodata del vicino Grande Muro.

Bella via, su roccia sana, specie nella parte alta dell’itinerario. Interamente attrezzata, la Messner fu considerata per anni una delle più difficili vie delle Dolomiti. Heinz Mariacher la ripercorse aprendo una variante di una decina di metri.

Itinerario logico e molto esposto, sale l’evidente diedro posto a sinistra del ”Grande Muro”. La via sale su roccia in gran parte buona, intervallata da piccoli tratti friabili.

Bella via, su roccia sana, specie nella parte alta dell’itinerario. Grande classica da non perdere. Interamente attrezzata.

Il 14 settembre 2002 Rolando Larcher ha compiuto la prima salita in libera de "La Grande Onda - Big Wave". Via che nel corso dell'estate ha aperto, sulla parete SO della Torre Sprit (Pale di San Martino), con Michele Paissan...

Tempi Modernissimi al Sasso delle Undici é stata come per Tempi Moderni alla sud della Marmolada, una via che ha fatto capire quali erano le nuove sfide e le nuove possibilità di salire pareti all’apparenza impossibili. Tempi Modernissimi é stata...