Pescatori di sogni - Pizzo della Sella, Monte Gallo

Da Palermo raggiungere Sferracavallo, famosa località di mare Palermitana.

Dopo aver trovato un buon parcheggio per la macchina (fanno multe un po’ ovunque) percorrere interamente a piedi tutta la via Barcarello, che in pratica sarebbe il lungo mare, raggiungere così la punta di Barcarello che segna la fine del lungomare stesso e l’inizio della riserva di Capo Gallo.

Dall'inizio della riserva di Capo Gallo proseguire ancora a piedi per la sterrata che si inoltra nella riserva di Capo Gallo, quindi dopo aver varcato il cancello d’ingresso e percorsi circa 100 m, svoltare a destra e risalire il “Sentiero del Gabbiano” che con vari tornanti attraversa un bel bosco, una volta fuori ci si trova su una stradina che a mezza costa costeggia la grande parete del Pizzo della Sella.

Seguire interamente questa stradina che ben presto diventa un sentiero, e quando questo piega a sinistra per ritornare nuovamente indietro, proseguire ancora mantenendosi alla basa delle pareti.

La traccia adesso compie diversi sali e scendi, e ad un certo punto attraversa una zona particolarmente esposta (prestare attenzione) sulla costa, superato questo delicato tratto risalire il pendio e raggiungere direttamente l’attacco adesso molto evidente. (25 minuti dall’auto)

L1: Superare un breve tratto sporco di vegetazione (edera) e quindi proseguire su difficoltà crescenti sull’evidente diedro cieco che in alto obliqua a sinistra, e che conduce in sosta dopo un breve traverso verso sinistra; S1, 35 m, 7a+.

L2: Direttamente sopra la sosta lungo l’evidente fessura camino che con piacevole arrampicata, conduce ad una comoda piazzola; S2, 25 m, 5b.

L3: Superare un breve diedro strapiombante oltre il quale dopo una facile rampa, si raggiunge una fessura verticale. Seguire questa fessura per circa otto metri e raggiunto lo strapiombo, obliquare facilmente a sinistra e poi in verticale fino a comoda sosta; S3, 35 m, 6b+.

L4: Traversare leggermente a destra, quindi in verticale seguendo bellissime fessure fino ad ampia cengia, quindi ancora per diedrino rosso fessurato fino a sostare in una piccola nicchia; S4, 40 m, 5c.

L5: Traversare facilmente a sinistra fino a raggiungere una placca grigia, quindi in verticale fino a comoda piazzola; S5, 20 m, 5b.

L6: Su bellissima placca grigia salire puntando ad un vago diedrino sulla sinistra, quindi traversare brevemente a destra e ancora in verticale fino a comoda piazzola; S6, 35 m, 6b.

L7: Dapprima in verticale e poi in leggero obliquo verso destra su belle placche rosso/bianche, e dopo un breve muro aggettante, raggiungere e salire la rampa che conduce all’evidente spigolo; S7, 25 m, 6a+. (sosta su uno spit e un friend (totem rosso) in alto)

L8: Salire verso sinistra lungo lo spigolo superando un breve ma impegnativo passaggio, quindi aggirare lo stesso sempre a sinistra e su roccia bellissima (ma tagliente) raggiungere la sosta; S8, 15 m, 6c.

L9: Salire in obliquo verso sinistra seguendo delle bellissime fessure, quindi dopo un breve tratto aggettante (palme a destra) per parete articolata raggiungere la sosta e la fine vera e propria della via; S9, 30 m, 6b+.

In doppia lungo la via saltando alcune soste come evidenziato nella foto.

Due corde da 60 metri, 12 rinvii, un set di totem e casco.

Il settimo e ottavo tiro possono essere saliti in unica sola soluzione, ma tenere conto dei possibili e fastidiosissimi attriti impossibili da correggere visto l’andamento di questo tratto di via.