Natural Logic - Cima Busazza
Natural Logic è una via molto logica che sale il diedro più grande ed evidente presente sulla spalla della Cima Busazza. L’arrampicata è quasi interamente “dry”, solo nel primo tiro la quantità di ghiaccio risulta degna di nota, ma la roccia si presta ad essere arrampicata con le piccozze e i ramponi. Pur essendo una via corta, regala interessanti tiri in stile “scozzese”.
1. Con l’impianto salire fino alla cima della funivia Presena. Ridiscendere la pista e all’altezza del primo grande muro in pista uscire e seguire le tracce fuori pista che portano alla base della Busazza. Traversare lungamente sotto la parete ovest della Busazza, mettere le pelli, iniziare a risalire aggirando la parete fino a trovarsi alla base della parete Nord. (tempo 1 ora e mezza circa)
2. Parcheggiare al depuratore (2 km prima del Passo del Tonale salendo dal Trentino, q. 1800 m circa). Attraversare subito il ponticello e seguire la strada forestale che porta all'Alveo del lago Presena 2160 m (segnavia, indicazioni), che si raggiunge in 1h circa, superando anche una caratteristica galleria (attenzione se ghiacciata, presenti corde fisse come corrimano). Dall'Alveo Presena spostarsi subito a sinistra e alzarsi obliquamente per pendii nevosi a moderata pendenza (35° max) in direzione sudest, costeggiando le rocce di una netta dorsale, che scende direttamente dal piccolo ghiacciaio che resiste alla base della parete Nord della Busazza (tempo 4 ore circa).
L1: Divertente tiro di misto e Alpin Ice che segue una logica fessura/rampa. Sostare su una masso fessurato uscendo a sinistra con nut e friend. 45 metri, M5.
L2: Puntare direttamente alla base del grande diedro, tiro di trasferimento quasi tutto su neve. Diverse e comode possibilità di sosta nei pressi di alcuni grossi massi fessurati dopo 60 metri di corda. 60 metri, neve a 60° ed M3.
L3: Dalla sosta alzarsi sul canale di neve, poi traversare sotto il piccolo diedro di sinistra e salirlo. Un passo molto liscio e difficile da proteggere all’inizio, poi migliora nettamente. Sostare alla base del grande diedro sovrastante con nut e friends. 45 metri, M7.
L4: Salire il grande diedro con arrampicata continua e varia per 30 metri, che alterna tratti tecnici su piccoli ganci ad altri più atletici e fisici. In cima uscire sul pendio nevoso a sinistra, poi con un ultimo salto roccioso(M4) in breve si esce in cresta, dove si sosta nei pressi del filo. 60 metri, M7+.
Proseguire per 30 metri sulla facile cresta nevosa fino a raggiungere l’uscita della “Via Teti”, lungo la quale, con quattro calate, si rientra velocemente alla base. È anche possibile – ma più impegnativo – proseguire in cresta lungo la “Via Dibona” (max M4+) e arrivare in cima, calandosi poi lungo la via “La Forza della Mente”, che riporta alla base della parete, oppure scendendo lungo il canale ovest. In quest’ultimo caso però non si rientra alla base.
MaterialeDoppia serie di friend fino al giallo, più un blu(3 BD), una serie di micro, una buona scelta di nuts piccoli e medi, chiodi, cordini per soste e spuntoni.
NoteCome per la vicina via Teti, che ha visto parecchie ripetizioni nella scorsa stagione, anche questa linea si presta ad essere ripetuta e a me ovviamente fa sempre piacere, ma chiedo agli eventuali ripetitori di rispettare il nostro stile di salita, lasciando la linea pulita da qualsiasi materiale, sia lungo i tiri che alle soste. Sempre seguendo quest’ottica, per la discesa chiediamo di usare le calate della vicina “Via Teti”, in modo che questa linea possa rimanere negli anni del tutto priva di materiale e mantenere inalterato lo stile in cui è stata aperta. Grazie.












