Piolets d'Or 2018: il report e le foto

Il report e le foto del Piolets d’Or 2018, il prestigioso premio per l’alpinismo, che è stato celebrato dal 20 al 23 settembre a Ladek Zdrój in Polonia.
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Piolets d'Or 2018: tutti i premiati a Ladek Zdrój in Polonia. Da sx a dx: Marek Raganowicz, Chantel Astorga, Anne Gilbert Chase, Kenro Nakajima, Kazuya Hiraide, Kinga Ociepka-Grzegulska, Marek Holeček & daughter, Krzysztof Wielicki, Chris Bonington, Benjamin Guigonnet, Hélias Millerioux, Frédéric Degoulet, Andrej Štremfelj, Marija Štremfelj, Piotr Drożdż, Christian Trommsdorff, Luka Lindič, Sean Villanueva, Nicolas Favresse
Piotr Kaleta Gory Magazine

"La cerimonia Piolets d'Or di quest'anno ha celebrato l'alpinismo in un modo nuovo e fresco, con un sano mix di cerimonie, umorismo, rispetto e onore". Così ha detto la famosa autrice canadese di libri legati alla montagna, Bernadette McDonald, dopo la sua visita al Ladek Mountain Festival, che si è svolto dal 20 al 23 settembre a Ladek Zdrój, una piccola città termale nel sud della Polonia.

È stata la prima volta che gli organizzatori del premio più importante del mondo dell'alpinismo hanno deciso di spostare l'evento lontano dalla Francia e Italia. Recentemente le cerimonie si erano svolte a Chamonix, a Courmayeur, La Grave e Grenoble, ma la scelta della Polonia per i Piolets d'Or 2018 è stata una sorpresa per la comunità mondiale dell’alpinismo.

Con le salite e gli alpinisti premiati già conosciute, gli organizzatori polacchi hanno deciso di sorprendere il pubblico portando sul palco una serie di leggende viventi e alpinisti eccezionali per presentare i premi.

La prima era l’alpinista himalayana polacca Kinga Baranowska che finora ha salito nove ottomila senza ossigeno supplementare. Ha chiesto a due alpiniste statunitensi, Chantel Astorga e Anne Gilbert Chase, di salire con lei sul palco per ricevere la menzione speciale ‘Salita femminile notevole’ per la prima salita della parete sud-ovest di Nilkanth in India, Garhwal Himalaya, aperta insieme a Jason Thompson.

Uno dei due climber premiati che non è riuscito a raggiungere Ladek è stato lo statunitense Alex Honnold, impegnato a New York con la premiere del suo film "Solo" che documenta la storica salita senza corda della via Freerider su El Capitan. Chi sarebbe stata la persona più adatta a ritirare la menzione speciale, per il contributo all'arrampicata di Honnold nel 2017? Sì, avete ragione - un'altra leggenda dello Yosemite e compagno di cordata di Honnold, Tommy Caldwell. È stata Kinga Ociepka-Grzegulska, la prima donna polacca a salire una via di 9a, che ha spiegato al pubblico gli eccezionali successi di Honnold nel 2017 e ha chiesto a Tommy di salire sul palco. "Non berrebbe la vostra vodka, dato che non beve alcool, e non mangerebbe la vostra salsiccia perché è vegetariano, quindi in ogni caso è meglio che ci sia io qui e non lui", ha scherzato Tommy, accettando il premio.

Dopo queste menzioni speciali era giunto il momento dei premi principali. È stato Leszek Cichy, eccezionale alpinista polacco (prima salita invernale dell'Everest nonché prima salita dello Shispare nel 1974), che ha assegnato un Piolet d'Oro ai giapponesi Kazuya Hiraide e Kenro Nakajima per la loro prima salita della parete NE dello Shispare, un montagna nel Karakoram Pakistano. Cichy ha spiegato di essere "orgoglioso del fatto che dopo più di 40 anni lo Shispare, una bella montagna che prima dell'anno scorso aveva visto soltanto due salite, sia ancora interessante per la nuova generazione di alpinisti".

A seguirlo è stato un'altra leggenda dell'alpinismo mondiale, Chris Bonington, uno degli alpinisti che aveva effettuato la prima salita del Nuptse con la spedizione britannica del 1961. Bonington ha introdotto il giovane trio francese, Frédéric Degoulet, Benjamin Guigonnet e Hélias Millerioux, dicendo che "la loro nuova via sulla parete sud del Nuptse NO è assolutamente geniale. Ha richiesto un'arrampicata tecnicamente difficile, e loro hanno semplicemente continuato a salire verso alto, usando le loro capacità e determinazione. Da Piolets d’Or."

L'ultimo dei tre Piolets d'Or delle salite del 2017 è stato assegnato alla nuova, via diretta sulla parete sud-ovest del Gasherbrum I, salito dal team ceco composto da Zdeněk Hák e Marek Holeček. Poiché era l'unico ottomila di queste tre salite premiate, l’alpinista leggendario più appropriato a presentare il premio era Krzysztof Wielicki, autore di una serie di audaci salite in stile alpino e di tre prime salite invernali sugli 8000. "Tutti noi ci ricordiamo bene che Voytek Kurtyka e Jurek Kukuczka avevano salito questa parete per primi", ha spiegato Wielicki, "ma questi due giovani cechi sono arrivati 30 anni dopo e hanno effettuato una salita incredibile. È normale che i giovani migliorino il nostro stile, quindi è un grande onore per me di mettere nelle loro mani un Piolet d'Or." Salendo sul palco insieme alla sua giovane figlia (che era venuta per sostituire Zdeněk Hák che non poteva essere presente), Marek Holeček ha notato che questa era la prima volta che un Piolet d'Or veniva assegnato ad un alpinista ceco, dichiarando: "Questo premio non è soltanto per me e Zdeněk, ma anche per la storia dell'alpinismo della Repubblica Ceca".

Probabilmente il premio più importante della manifestazione è stato il premio Piolet d'Or alla Carriera, che quest'anno è stato assegnato al noto alpinista sloveno Andrej Štremfelj. Chris Bonington, che nel corso della sua lunghissima carriera ha ricevuto numerosi premi prestigiosi, tra cui una onorificenza per i suoi servizi all’alpinismo, ha affermato già in molte occasioni che per lui il suo Piolet d'Or alla Carriera valeva più di ogni altro premio, proprio perché era un premio conferito dai suoi pari.

In passato questo premio è stato presentato sul palco da uno della "vecchia guardia", a volte persino da uno che aveva già vinto il Premio alla carriera. Quest'anno invece è stato il turno delle giovani generazioni di premiare un vecchio maestro; lo sloveno Luka Lindič, accompagnato dai musicisti e alpinisti belgi Nicolas Favresse e Sean Villanueva, è salito sul palco, dove Luka ha raccontato: "Sono un membro della giovane generazione di alpinisti sloveni, ma se provo a descrivere cosa ha fatto Andrej, rimango senza parole. Nel nome di tutti gli alpinisti sloveni, Andrej, Hvala!" Štremfelj ha risposto umilmente, riconoscendo che uno dei più grandi fattori dietro alla sua lunga lista di salite era sua moglie, lei stessa una famosa alpinista slovena. Con questo, Marija è stata chiamata sul palco per unirsi a lui. Štremfelj è diventato il decimo vincitore del premio alla carriera, entrando a far parte del ristretto gruppo composto da Walter BonattiReinhold MessnerDoug ScottRobert ParagotKurt DiembergerJohn RoskelleyChris Bonington e Voytek Kurtyka. e Jeff Lowe

Inoltre, quest'anno il Ladek Mountain Festival e la rivista polacca Góry Magazine hanno inaugurato il proprio Piolet d'Or polacco, separato dal Piolets d'Or ufficiale ma accettato dagli organizzatori a condizione che soddisfi pienamente lo spirito ed i criteri dei Piolets. Sono stati quindi premiati due vie salite nel 2017 dall' esperto di vie big wall Marek Raganowicz: Secret of Silence sul Ship's Prow, Baffin Island, salita in solitaria e senza trapanare la roccia, e Suser Gjennom Harryland sul Trollveggen in Norvegia, la prima invernale in solitaria di una via sulla famosa parete Troll. Il premio è stato consegnato dal presidente del Comitato organizzatore del Piolets d'Or Christian Trommsdorff.

Durante la cerimonia che si è svolta la sera di sabato 22 settembre c’è anche stata musica dal vivo abbinata alle impressionante acrobazie dell’ex campione della Coppa del Mondo Speed Łukasz Świrk. La risposta dal pubblico polacco, più di 2.000 persone, è stata entusiasta. Insomma, lo spirito dei Piolets d'or è stato mantenuto.

Il Ladek Mountain Festival, con la sua competizione cinematografica internazionale, molte conferenze ed interessanti tavole rotonde, si è rivelato un grande evento per ospitare i Piolets d'Or.

Ancora una volta è stato Luka Lindič a prendere la parola: "È stato un onore per me essere parte di un evento in cui Andrej Štremfelj è diventato il primo sloveno a ricevere il premio alla carriera. Penso sia stata una buona idea che l'evento si sia spostato in un altro posto, per portare un po’ di freschezza. Devo dire onestamente che con la forte tradizione dei festival in Polonia e la buona atmosfera che ho vissuto a Ladek, non potrei immaginare un posto migliore."




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