Cerro Torre, l'assemblea a El Chalten

Il documento ufficiale, redatto dal Centro Andino Chaltén, dell'assemblea tenutasi a El Chalten a fine gennaio dopo la schiodatura della Via del Compressore di Cesare Maestri. Insieme pibblichiamo anche una serie di links riassuntivi su questo argomento.
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Cerro Torre
Elio Orlandi
Pubblichiamo il testo ufficiale di una riunione che si è tenuta a El Chalten lo scorso 26 gennaio riguardante la schiodatura della Via del Compressore sul Cerro Torre che solo ora ci è arrivato in redazione con preghiera di pubblicazione.

Cogliamo l'occasione per pubblicare anche una serie di interventi su questo tema, che testimoniano quanto il mondo dei top alpinisti - ma anche degli alpinisti tout-court - si sia diviso con toni a volti anche molto forti.


Ripudio verso la estrazione dei chiodi della Via del Compressore
El Chaltén, 26 Gennaio 2012

Nella giornata di oggi un gruppo di circa 150 persone sono stati partecipi di una riunione organizzata nella palestra comunale con il fine di discutere le misure da prendere rispetto l'estrazione dei chiodi a pressione dalla Via del Compressore, atto comesso da due ragazzi nordamericani dopo che essi salirono fino in cima attraverso una variante. La riunione fu convocata dal Club Andino El Chaltén dopo che i due alpinisti esprimero l'intenzione di voler parlare con la società.
La riunione è stata fissata per giovedì 26 alle 7:30 di sera alla quale sono stati invitati attraverso diversi mezzi tutti gli interessati di entrambe le parti. Alle 19:30 c'erano circa 150 persone riunite alla palestra comunale ( e continuava ad arrivare gente ), dopo aver aspettato i nordamericani per circa 30 minuti, la presidente del Centro Andino El Chaltèn, dottoressa Carolina Codó, è andata alla ricerca dei due giovani e anche di Rolando Garibotti.
Noi assembleisti.... aspettammo.
Quando arrivò Carolina ci comunicò:
"Siccome i gringos non arrivavano siamo andati a cercarli e bla, bla, bla; sono anche andata a cercare Rolo a casa sua e ha detto che: " non viene perchè ( oh sorpresa! ) i partecipanti dell'assemblea non hanno abbastanza competenza sportiva per discuttere con me". ( Codice della montagna UIAA punto 1: essere più che apparire. ( Leggere alla fine ). "Non parteciperò all'assemblea se non sono presenti Carlos Comesaña, Cesare Maestri o Ermanno Salvaterra" e ancora... " se non vengo invitato formalmente per iscritto e con anticipo".
Hayden e Jason avevano intenzione di partecipare all'assemblea. Essi arrivarono mentre Carolina ancora parlava con Garibotti e dopo che i due conversarono con Rolo, hanno deciso di non assistere alla riunione.
Dopo che la presidente aveva spiegato il perchè gli interessati non avrebbero assistito alla riunione si ha dato inizio all'esposizione di idee:

Si sono riaffermate le idee dell'assemblea del 2007:
No alle scale di chiodi su nessuna montagna d'ora in poi.
Si alla ricerca di soluzioni comuni (Non facendo referenza alle semplici cose)
No alla prepotenza degli attori coinvolti.
Accettare la storia come parte della nostra cultura.

Persone non gradite:
Gli alpinisti nordamericani Jason Kruk e Hayden Kennedy sono considerati "Persone Non Gradite" al Chaltén dal momento che hanno mancato di rispetto ad una comunità che aveva già manifestato essere contro l'estrazione dei chiodi redigendo una lettera scritta in spagnolo che è stata anche tradotta in inglese, italiano, portoghese e tedesco e pubblicata sia sui mezzi grafici e anche sulla web.
Inoltre a mancare al codice etico della UIAA - punto 4 - Visitando paesi stranieri: "Quando siamo in paesi stranieri, dobbiamo comportarci sempre educatamente e con moderazione. Dobbiamo dimostrare considerazione verso la gente di quel paese e la loro cultura, siamo invitati e loro sono nostri anfitrioni..." .
La nazionalità dei due protagonisti non è un'aggravante, ma lo è il contesto in cui hanno portato a termine la loro azione.
Anche se sembra ridicolo, forse c'è bisogno di chiarire che quando Maestri è venuto con il compressore a trapanare la via, non c'era paese e senza dubbio, se oggi venisse qualcuno con la stessa intenzione, il paese si manifesterebbe allo stesso modo.

Patrimonio culturale:
Così come la Scuola di Meccanica dell'Esercito Argentino ( E.S.M.A. ), Centro di Detenzione e di Tortura, utilizzato durante l'ultima dittatura militare nella Repubblica Argentina, dal 2000 è "uno spazio della memoria" che ci fa ricordare quel che è successo, che tristemente è successo, e NON VOGLIAMO CHE SI RIPETA. La "Via del Compressore" può essere dichiarata, DA NOI, Patrimonio Culturale.
www.institutomemoria.org.ar
LEY N° 2472- (Art. 1°, Art. 5°, Art. 21°)
Legge di protezione del Patrimonio Culturale
LEY 25.197- (Art. 2º, Art. 5 º, Art. 15 º).
Legge sul Patrimonio Culturale – Legge Culturale Storico e Artistico

Etiche:
Durante l'assemblea non si è discusso sull'uso di trapani o di forme di equipaggiamento delle vie, ma si è focalizzato sulla partecipazione della società.
Ci sono persone che credono che solo i capaci di salire il Cerro Torre hanno il diritto di opinare rispetto quello che è accaduto, lasciando da parte un gran numero di alpinisti attivi che aspirano a salire quella montagna per una via qualunque, alpinisti che stanno imparando, persone cha vanno in montagna a realizzare diverse attività e al paese circondante in generale.
Saranno così organizzate diverse riunioni dai membri del Centro Andino El Chaltén per arrivare a un consenso e decidere sullo stile e l'equipaggiamento delle vie.
Non si possono disattrezzare le vie che non piacciono, così come se niente fosse, questo trasformerebbe l'alpinismo in una guerra di etiche dogmatiche dove uno distruggerebbe quello che ha fatto qualcun altro.
E se parliamo di scale di chiodi, direttissime, di vie ferrate e/o chiodi accanto alle fessure, e queste ci sono dapertutto, che serva questa breve lista ( breve....! ) come esempio:
Perry´s Lay Back- Squamish.
Regular- Half Dome.
Maromas del Dent Du Geant.
Maromas del Matterhorn.

Partecipazione sociale:
Nell'assemblea c'era gente del paese che non aveva mai toccato una corda di arrampicata nella loro vita, essi però considerano che hanno il diritto di opinare.Se teniamo in conto il Codice di Montagna UIAA - punto 10 - "Essere tolleranti", dove c'è scritto che tutte le forme di fare montagna sono valide, "tutti sono gente di montagna e nessuno lo è più di un altro".
El Chaltén è un paese di montagna molto recente ( è stato creato nel 1985 ), e tanta della gente che abita qua sono arrampicatori arrivati da altre provincie dell'Argentina. Tanti altri sono arrivati per lavoro e hanno iniziato ad arrampicare qui. Una terza parte degli studenti delle scuole medie partecipa alle attività di montagna e c'è un gruppo molto grande che partecipa anche ai corsi di arrampicata infantile. Ci sono falegnami, operai, fornai, gasisti, insegnanti e maestre che arrampicano.
Molti aspirano, un giorno, a salire le stesse montagne che li ilumina con luce rosa al mattino.
Quando c'è un incidente e si organizza il soccorso, tutto il paese lavora, c'è chi prepara panini e chi facilita trasporto all'organizzazione dello stesso soccorso da parte de la Comisión de Auxilio VOLUNTARIA del Club Andino El Chaltén.
Tenendo questo ben presente: in quale testa ci sta il fatto che si dica che i cittadini del Chaltén non possono opinare perchè non sono all'altezza degli "arrampicatori di elite"?.

Montagna selvaggia
Come facciamo per restituire al Cerro Torre il suo stato naturale? Far saltare con la dinamite il ponte sul fiume Fitz Roy? Distruggere tutti i cartelli della segnaletica che ci sono sui sentieri del parco? Che facciamo con il paese, ci traslochiamo a Rio Gallegos così da lasciare pulita la valle? LASCERESTE DI USARE LE WEB METEOROLOGICHE, che veramente sono state quelle che hanno tolto il fascino dell'incertezza all'alpinismo del posto? E che dire sulle pagine in internet con il tracciato delle vie e le informazioni utili... non facilitano l'arrampicata anche queste?

Analogie
All'assemblea c'erano anche alpisti stranieri, fra questi c'era Elio Orlandi ( italiano ) a cui è stato chiesto cosa succederebbe se un alpinista togliesse gli scalini o i chiodi di una "via ferrata" sulle Dolomiti:
"In galera ( beh, no… ) però comunque denunciati e condannati a pagare una penale", ha subito risposto, "sarebbe qualcosa fuori della normalità, non verrebbe in mente a nessuno, sarebbe una mancanza di rispetto, di sicurezza e credo anche muoverebbe le coscienze della gente che abita nel luogo dove si trova la via".
Si è fatta la stessa domanda a un gruppo del Parco Nazionale Yosemite ( USA ): hanno risposto che l'unica regola scritta è che non si possono usare trapani elettrici e che se a qualcuno venisse in mente di togliere qualcosa dalle vie classiche probabilmente la reazione della gente sarebbe la stessa, cercando di decidere in gruppo che cosa fare.
Mi sembra opportuno ricordare che durante la controversia del 2007 ci sono stati casi di violenza nel paese causati dai diversi punti di vista, ed entrambi i partecipanti del litigio erano due cittadini degli Stati Uniti.
Andrebbe bene anche chiarire alcune cose sulla chiaccherata tenuta fra tanti di noi e Jason alle cabine telefoniche di Burgos: non è stato affatto un "linciaggio".
Linciaggio: Definizione
Il linciaggio consiste in un'azione collettiva di carattere privato e illegale, di grande spiegamento di violenza fisica, che eventualemente culmina con la morte della vittima.

Conclusione:
Si è arrivato al seguente consenso sulle azioni da intraprendere:
Portare l'accaduto agli organismi provinciali e nazionali con il fine di diffondere e riuscire ad avere un appoggio perchè questo non accada mai più.
Articolare i mezzi per far sì che le vie di arrampicata del parco siano dichiarate PATRIMONIO CULTURALE.
Redigere un codice di etica di arrampicata del Club Andino El Chaltén.
Dichiarare la cordata nordamericana "persone non gradite" per aver passato sopra le decisioni prese durante l'assemblea del 2007.
E innanzitutto TRASCENDERE dalle opinioni e azioni prepotenti per continuare a crescere come paese per ottenere azioni democratiche, comuni e che ci portino ancora più lontano.

Punto 1 - Codice di montagna UIAA - "Essere più che apparire"
La iattanza, il rumore che si fa attorno alle figure, la ricerca di sensazionalismo e le speculazioni danneggiano lo sport di montagna nella stessa maniera che lo fa verso la maggior parte delle attività.
Andare in montagna significa vincere difficoltà, è educativo, aumenta la fiducia in sè stessi, ma non deve condurre a un sentimento di superiorità.
Quelli che vanno in montagna non sono un'elite privilegiata ma semplici essere umani che hanno verso le loro famiglie e verso la società gli stessi doveri di colui che non va in montagna.

C.A.CH Centro Andino Chaltén


Link alle opinioni di:
- Cerro Torre una montagna impossibile, la petizone a favore della rimozione dei chiodi a pressione
- I Talebani del Cerro Torre di Stefano Lovison
- Discussione sul Forum supertopo.com
- Discussione sul Forum fuorivia.com
- La Cachaña, un nuevo capítulo para el polémico Cerro Torre
- Yvon Chouinard
- Carlos Comesana
- Mario Conti
- Kelly Cordes, Senior Editor del American Alpine Journal
- Sebastian De la Cruz
- Rolando Garibotti
- Colin Haley
- Hayden Kennedy e Jason Kruk
- David Lama, intervista a Rock & Ice
- Mario Manica e Manuel Lugli
- Giacomo Stefani, Presidente generale del Club Alpino Accademico Italiano
- Doug Tompkins




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