Cerro Torre una montagna impossibile, la petizone a favore della rimozione dei chiodi a pressione

Pubblichiamo di seguito la petizione, promossa da Rolando Garibotti, relativa alla recente rimozione dei chiodi a pressione della Via del Compressore sul Cerro Torre da parte degli statunitensi Hayden Kennedy e Jason Kruk.
Firmata da molti alpinisti, questa petizione che appoggia l'azione di Kennedy e Kruk, dimostra quanto la schiodatura – del resto come la chiodatura originale di Cesare Maestri – abbia diviso e mobilitato il mondo d'alpinismo. Dunque, come per il testo di Stefano Lovison “I talibani del Cerro Torre”, firmato anch'esso da molti alpinisti e guide alpine e contrario alla schiodatura, pubblichiamo anche questa nuova petizione per dar voce a tutte le posizioni. Come del resto abbiamo pubblicato il parere di Mario Conti, Mario Manica e Manuel Lugli.
Prima della lettura due note: nella nostra traduzione la parola "bolt" del testo originale è stata tradotta con chiodo a pressione (appunto quelli usatri da Maestri nel 1970), che ovviamente sono una cosa diversa dagli "spit" come li intendiamo e conosciamo oggi. Segnaliamo anche, sempre per dovere di cronaca, che nella breve storia che introduce la petizione è assente David Lama, autore, pochi giorni dopo la salita di Kennedy e Kruk, della prima libera integrale della Via del Compressore. David Lama, come molti sanno, ha detto a Rock & Ice di non essere d'accordo con la schiodatura del Cerro Torre: "Non penso che gli spit debbano essere rimessi, ma penso anche che gli spit non dovevano essere tolti." E il dibattito continua...


CERRO TORRE - "UNA MONTAGNA IMPOSSIBILE"

Nel 1952, dopo la prima salita del Cerro Fitz Roy, il francese Lionel Terray ha descritto il vicino Cerro Torre come "una montagna impossibile", una frase che descriveva bene la guglia di granito, alta un miglio e con la cima coperta di ghiaccio. Nei primi mesi del 1968 un gruppo anglo-argentino composto da Martin Boysen, Mick Burke, Pete Crew, Jose Luis Fonrouge e Dougal Haston ha tentato la cresta sud-est del Cerro Torre, riuscendo a salire 450 metri sopra il Colle della Pazienza senza piazzare alcuno chiodi a pressione. Nel dicembre del 1970 gli italiani Ezio Alimonta, Carlo Claus e Cesare Maestri sono saliti fino a 60 metri dalla cima, ritirandosi davanti a un terreno ancora verticale e dopo aver piazzato circa 300 chiodi a pressione con l'aiuto di un compressore a benzina. Grazie all'uso del compressore, la "montagna impossibile" non esisteva più. Nel gennaio del 1979 gli statunitensi Jim Bridwell e Steve Brewer hanno completato il tentativo quasi riuscito della via Alimonta, Claus e Maestri, finendo la cosiddetta "Via del Compressore". Nel gennaio del 2012 lo statunitense Hayden Kennedy e il canadese Jason Kruk hanno salito la cresta sud-est senza utilizzare alcuno chiodi a pressione di Maestri per la protezione e durante la discesa hanno schiodato 120 dei suoi chiodi a pressione.

Noi, tra i molti alpinisti che, nel corso degli ultimi decenni, hanno dedicato molte energie nella scalata dei massicci del Fitz Roy e del Cerro Torre, costruendo così la storia dell'alpinismo in questa regione, sosteniamo pienamente la rimozione dei chiodi a pressione:
Jorge Ackermann, Tomy Aguilo, Conrad Anker, Bjorn-Eivind Artun, Trym Atle Saeland, Scott Backes, Scott Bennett, Bjarte Bø, Carlos Botazzi, Martin Boysen, John Bragg, Ben Bransby, Chris Brazeau, Phil Burke, Tommy Caldwell, Ramiro Calvo, Ben Campbell-Kelly, Rab Carrington, Dave Carman, Robert Caspersen, Andy Cave, Yvon Chouinard, Carlos Comesaña, Kelly Cordes, Inaki Coussirat, Pete Crew, Sebastian De la Cruz, Alejandro Di Paola, Leo Dickinson, Ben Ditto, Jim Donini, Martin Donovan, Dana Drummond, Magnus Eriksson, Gabriel Fava, Nico Favresse, Silvia Fitzpatrick, Ralf Gantzhorn, Rolando Garibotti, Stefan Gatt, Chris Geisler, Jon Gleason, Gustavo Glickman, Milena Gomez, Colin Haley, Brian Hall, Kennan Harvey, Jorge Insua, Peter Janschek, Hans Johnstone, Neil Kauffman, Joel Kauffman, Hayden Kennedy, Michael Kennedy, Andy Kirkpatrick, Jason Kruk, Ole Lied, Whit Magro, Klemen Mali, Carlitos Molina, Marius Morstad, Avo Naccachian, Fermin Olaechea, Marius Olsen, Ian Parnell, Luciano Pera, Korra Pesce, Doerte Pietron, Michal Pitelka, Kate Rutherford, Mikey Schaefer, Stephan Siegrist, Pedro Skvarca, Zack Smith, Bruno Sourzac, Rick Sylvester, Jim Toman, Doug Tompkins, Jvan Tresch, Roberto Treu, Sean Villanueva, Adam Wainwright, Eamon Walsh, Jon Walsh, Josh Wharton, Andres Zegers

Anche noi sosteniamo la schiodatura degli spit sulla Via del Compressore
Vince Anderson, Chris Bonington, Mick Fowler, Steve House, Heinz Mariacher, Reinhold Messner, Paul Pritchard, Sonnie Trotter, Mark Twight

NOTE
I molti alpinisti del primo elenco hanno dato un importante contributo all'alpinismo nella zona del Chalten, incluse le salite elencate di seguito. Lo scopo di questo elenco è di indicare il loro amore per l'arrampicata nel massiccio del Chalten, il loro legame con il luogo, e un livello di devozione che ha contribuito a formare la sua storia. Le salite non sono in alcun ordine particolare, e spaziano dal 1963 al 2012:
I primi tentativi di scalare la Supercanaleta (1963 e '64), la prima salita della Supercanaleta (e la seconda salita del Fitz Roy), la prima salita della via Californiana (la terza salita del Fitz Roy), il primo tentativo sulla cresta sud-est del Cerro Torre, la seconda salita del Cerro Torre, ed un impressionante tentativo sulle pareti est e nord di Cerro Torre;
Le prime salite dell' Aguja Guillaumet, Torre Egger, Cerro Piergiorgio, Volcan Lautaro, Aguja Mermoz, Aguja Rafael Juarez, Pollone East, Aguja Cuatro Dedos, Aguja Tito Carrasco, Aguja Volonqui, Marconi Central, e la seconda salita della Poincenot;
Otto nuove vie sul Fitz Roy, due nuove vie sulla Torre Egger, due nuove vie sulla Standhardt, sette nuove vie sulla Poincenot, tre vie nuove sulla Desmochada, sei nuove vie sulla Saint Exupery, tre nuove vie sulla Mermoz, otto nuove vie sulla Guillaumet, nuove vie sull' Aguja Pollone, Domo Blanco, De la Silla, Aguja De l'S e Cuatro Dedos;
Le prime salite argentine del Fitz Roy, Cerro Torre, Torre Egger, Aguja Standhardt, Punta Herron, Aguja Poincenot e la via Ragni sul Cerro Torre;
La prima salita in libera di Linea de Eleganza e della combinazione Ferrari-Corazon, entrambe sulla Parete est del Fitz Roy;
La prima salita integrale di El Tiempo Perdido fino alla via dei Ragni sul Cerro Torre, la prima salita della via Corkscrew sul Cerro Torre, la prima salita della Traversata del Torre, e la prima salita di El Arca de los Vientos sul Cerro Torre;
Le prime salite invernali del Fitz Roy, Torre Egger, Poincenot e Guillaumet, le prime invernali di Vol de Nuit sul Mermoz e della via Ragni sul Cerro Torre.
Le prime salite di Wave Effect, della Traversata del Pollone, il North Pillar Sit Start, e le prime quattro salite del Care Bear Traverse;
La seconda salita femminile del Fitz Roy, la seconda salita tutta femminile del Fitz Roy, e la prima
femminile della via dei Ragni sul Cerro Torre;
La prima salita e solitaria della parete est del Adela, la seconda solitaria della Supercanaleta sul Fitz Roy, la prima solitaria della Standhardt, la seconda e terza solitaria della Saint Exupery, la seconda e terza solitaria della Mermoz, e le prime solitarie dell' Aguja Rafael Juarez e Guillaumet.
Altri contributi importanti includono il coordinamento della abrogazione della quota per arrampicare che l'Amministrazione del Parco Nazionale (APN) ha tentato di far passare nel 2005; la donazione di importanti fondi per la costruzione del display per gli alpinisti nel centro per i visitatori del parco; l'abrogazione della mozione della Provincial Land Adminitration che intendeva privatizzare le zone del Cerro Piergiorgio, Cerro Pollone e la parete nord del Fitz Roy: il compimento di un progetto di restauro dei sentieri che ha richiesto 4400 ore di lavoro, regalati volontariamente al Parco Nazionale; la partecipazione a titolo di volontariato a numerosi salvataggi; la creazione di un database online gratuito di tutte le attività alpinistiche nella zona..

Link ai pensieri di
- Yvon Chouinard
- Carlos Comesaña
- Kelly Cordes, Senior Editor del American Alpine Journal
- Sebastian De la Cruz
- Rolando Garibotti
- Colin Haley
- Hayden Kennedy e Jason Kruk
- Doug Tompkins

Hanno detto:
Jorge Ackermann
"Allora chi aveva il diritto di schiodare? Quelli che hanno salito la via senza usare i chiodi a pressione avevano il diritto di toglierli, e Jason e Hayden hanno scelto di farlo e io rispetto la loro decisione. Hanno salito la headwall in maniera splendida e li applaudo per questo, è un risultato enorme nel mondo dell'arrampicata. Un po' più di discrezione avrebbe aiutato a mantenere più bassi i toni dello scandalo, ma ora è fatta. Alla fine però, stiamo parlando del Cerro Torre e sembra che questa sia una montagna che non incita la discrezione."

Martin Boysen
"Era ora!"

Pete Crew "
E' ora che l'assurdità di Maestri venga messa KO una volta per tutte."

Ben Campbell-Kelly
"Cosa potrebbe esserci di meglio che una montagna che rappresenta un'icona con solo vie impegnative fino in cima? Nessun trucco e nessuna via ferrata! E' emozionante vedere come la nuova generazione stia lasciando il segno."

Leo Dickinson
"La Via del Compressore sul Cerro Torre non avrebbe mai dovuto esistere - la natura ha fatto un lavoro così bello nel rendere il Cerro Torre una montagna di classe mondiale. La via dei chiodi a pressione è stata una cicatrice nella storia dell'alpinismo per troppo tempo..."

Reinhold Messner
"Maestri era libero di piantare i chiodi a pressione nel 1970, Jason e Hayden erano liberi di schiodarli. Cesare ha dimostrato che il Cerro Torre era possibile con il compressore, Jason e Hayden hanno dimostrato che era possibile senza. Loro hanno tutto il mio rispetto - per aver liberato la via del Compressore dalla morsa dell'alpinismo di conquista, uno stile che dovremmo finalmente abbandonare."

Pedro Skvarca ha scritto:
"Personalmente credo che i chiodi a pressione non avrebbero dovuto essere mai piantati. Non sono mai stato d'accordo con l'azione di Maestri, ha commesso un errore grave e ha violato l'etica dell'alpinismo."

Mark Twight "Dopo essere cresciuto nella cultura dell'arrampicata che conosco, ed aver avuto come mentori uomini che mi hanno ispirato ed educato, non ho mai pensato che avrei visto il giorno in cui qualcuno potesse essere 'contro' la schiodatura i chiodi a pressione."




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