Zakopane Film Festival 2006

A fine ottobre il piccolo paese polacco di Zakopan ha festeggiato la seconda edizione del suo Film Festival di montagna. Il vincitore del Sportkania z Filmen Gorskim è stato L'abisso di Alessandro Anderloni, mentre il premio del pubblico è andato a Premeny Tatier di Pavel Barabasz.
A fine ottobre il piccolo paese polacco di Zakopane ha festeggiato la seconda edizione del suo Film Festival di montagna. Un evento che, a detta di tutti, è andato alla grande, con una collaborazione con il Trento Film Festival. ospiti d'onore della manifestazione sono stati Mauro Bubu Bole, Piotr Pustelnik e Piotr Morawski. Come contorno si è disputata una gara di boulder vinta da Kinga Ociepka e Robert Bunsch. Il vincitore del Film Festival è stato L'abisso di Alessandro Anderloni, mentre il premio del pubblico è andato a Premeny Tatier di Pavel Barabasz.


SPORTKANIA Z FILMEN GORSKIM 2006
di Gabriela Kuhn
"Zakopane sorge in una valle ai piedi di Monti Tatra. Questa piccola città normalmente conosciuta come il centro polacco per le scalate in montagna e sci, dal 20 al 22 ottobre è diventata il centro degli Incontri con i Film di Montagna - Spotkania z Filmem Górskim. L'idea del festival era nata e maturata nella mente di un gruppo di appassionati di montagna di Zakopane. Il posto come quello, in mezzo alle montagne, merita un festival! Cosi, dalle grandi idee e con l'esperienza della prima edizione alle spalle, gli Incontri 2006 hanno preso un grande fiato. Eccome! Il Trento Film Festival è venuto in trasferta, Mauro Bubu Bole è stato l'ospite speciale, è arrivato il famoso regista polacco Krzysztof Zanussi e i più forti arrampicatori polacchi hanno partecipato alla gara di boulder.

Trento, il più vecchio e il più prestigioso Film Festival di Montagna, Esplorazione e Avventura in Europa, è venuto in trasferta.
Grazie alla cooperazione iniziata quest'anno sono stati proiettati vari film sull'arrampicata, sci e speleologia. Klettern Am Limit - Huber Buam di Malte Roper; Letze Ausfahrt Titlis di Jochen Schmoll; Lignes de pente di Gilles Chapas; L'île verticale di Stéphane Granzotto; Quattro passi nel regno del fantastico di Romolo Nottaris e Gianluigi Quarti; Fight Gravity - Klettern in Frankenjura di Kurt Albert; 7 parades 7 continentes: Totem Pole di Jabier Baraizzarra; Omaggio a Partick Berhault di Luca Bich e Platinium di Todd Soliday. My climbing life di Christian Core e L'abisso di Alessandro Anderloni da un soggetto di Francesco Sauro erano in concorso. Per chi non è andato in aprile/maggio al Trento Film Festival, è stata l'unica occasione per vedere i film della scorsa edizione - il cinema era pieno.

In concorso c'erano i film polacchi, slovacchi e italiani. Il pubblico ha assegnato il Grand Prix a Premeny Tatier (2006) di Pavel Barabasz. Il film parla del rispetto dell'uomo per la natura e l'umiltà che non bisogna mai scordare davanti ad essa. Per i suoi valori naturalistici l'opera ha ricevuto anche il premio del Direttore del Parco Monti Tatra. Invece il premio dello sponsor principale, per il film girato nelle condizioni più estreme, è stato assegnato all'unanimità all'Abisso (2005). Il rappresentante di Marmot per la Polonia ha potuto consegnarlo direttamente ai vincitori, che dal fondo della grotta Spluga della Preta sprofondata sotto i Monti Lessini sono venuti a Zakopane. Nella pausa fra una e l'altra domanda, Francesco Sauro ha raccontato anche una storia dell'esplorazione della grotta degli anni ottanta. Alcuni spettatori si ricordavano ancora una spedizione polacca, che accompagnata da un inseparabile (fino all'ingresso) controllore comunista, è scesa fino alla Sara Nera a meno 800 metri di profondità. Non tutti si ricordavano però, che sul fondo della grotta la spedizione ha lasciato una scritta in segno della libertà: "Solidarnosc". Alessandro Anderloni sfortunatamente non ha potuto venire a Zakopane, ma il suo messaggio era presente. Per capire quanti sforzi e quante fatiche sono state sofferte dal gruppo, basta aggiungere che il regista stesso non era speleologo, ma per raccontare la storia speleologica della Spluga della Preta lo è diventato, scendendo sul fondo di uno degli abissi più difficili del mondo.

Il grande accento Italiano: il nostro ospite speciale Mauro "Bubu" Bole.
E venuto per la prima volta in Monti Tatra in Polonia. Sono stati pochi giorni, ma carichi. Oltre essere ricercato dalla televisione, dalle riviste di montagna e giornali ed inseguito da fan sia femminili che maschili ha fatto una bellissima, e molto spontanea, presentazione delle sue scalate e la vita arrampicatoria. Quest'anno è un momento particolare per Bubu perché sono passati 25 anni, marcati dalle coraggiosi decisioni, da quando ha cominciato a scalare. In questo contesto, come ha detto Bubu parlando del festival: "forse la cosa più profonda è stata quando a fine serata un giovane è venuto a darmi la mano e a ringraziarmi! Non so ancora di preciso per cosa... ma spero di averli dato in cambio un po' di energia che gli possa servire per la vita...in...e fuori parete! Queste alla fine sono le cose che mi emozionano veramente!" La discussione con il pubblico è andata oltre i racconti e le spiegazioni delle impressionanti scalate, per entrare anche nel filosofico. Bubu, con la sua ammirabile naturalezza ha sempre saputo rispondere in maniera interessante oppure sorprendente. Una domanda: "l'arrampicata per te è the way of life oppure solo un modo di vivere?" Bubu: "direi che è proprio il modo per sopravvivere." Di dialoghi, c'e ne sono stati tanti altri, ma lo spazio ci costringe ad aggiungere solo che Bubu ha mostrato una grande forma e capacità nell'intraprendere il pubblico, nel partecipare alle feste che duravano fino alla notte inoltrata e nell'arrampicare la mattina dopo, ancora mezzo addormentato e giusto prima della partenza, quando ha fatto ancora qualche tiro di 8a+ in una falesia dei Monti Tatra sempre sorridente.

Il pubblico ha apprezzato molto le proiezioni dei film archiviali degli anni sessanta e settanta.
Krzysztof Zanussi, il famoso regista polacco ha onorato il festival con la sua presenza e la proiezione dei film che si svolgono in montagna e raccontano delle toccanti storie umane. La Spirala (1978) - il film premiato al festival di Cannes e Le montagne al Crepuscolo (1970), che nel 1973 ha ricevuto il Premio delle Nazioni durante il Trento Film Festival.
I grandi himalaysti polacchi, Piotr Pustelnik e Piotr Morawski hanno presentato delle diapositive "Il Trittico di Himalaya: Cho Oyu, Annapurna e Broad Peak" accompagnandole con un affascinante racconto, perfettamente bilanciato tra i commenti seri e tecnici e quelli divertenti e ironici. Bubu, che ha ascoltato la presentazione ha detto: "non ho capito mezza parola, però dalle immagini, da come parlavano e si muovevano credo di aver capito tutta la loro avventura e mi sono proprio divertito! Bravi ragazzi... hanno lo spirito giusto!"

TOPR - il soccorso alpino polacco è stato di gran supporto per tutto il festival ed ha organizzato anche una bellissima mostra fotografica con il richiamo storico in color seppia „Su ogni chiamata."TOPR ieri e oggi". C'era anche la fiera di libri di montagna, altre mostre di fotografia e pittura - insomma, piena cultura!!!

Gli eventi del festival hanno decisivamente oltrepassato il proprio nome Incontri con i Film di Montagna. Non era mai successo prima del festival, che a Zakopane arrivino tanti boulderisti, anzi, mai prima è stata organizzata una gara di boulder!!! Dunque il sabato del festival, abbiamo potuto assistere ad una grande "rivoluzione mentale": 40 persone risolvevano blocchi di gara all'ombra di Monti Tatra. Robert Bunsch e Kinga Ociepka sono arrivati primi in classifica di "Zako Boulder Power 2006". Vale la pena ricordare, che quest'estate Kinga all'età di soli vent'anni, ha fatto la via Geminis a Rodellar in Spagna raggiungendo cosi l'esclusivo club delle donne dall'8c. La gara ha attirato un gran bel numero di spettatori, che riempivano lo stretto spazio sotto il vecchio cinema "Sokó" dove nel frattempo finivano le proiezioni, ma per dare lo spazio alla festa, che cosi come venerdì sera, ha continuato alla grande fino alla mattina.

E stato un gran bel festival - un miscuglio della viva passione per la montagna e la professionalità. Tutto ai piedi di Monti Tatra. Comunque il giudizio lo lascio a quelli che ci sono stati e l'hanno vissuto. Intanto settembre 2007 è una nuova sfida. Vorremmo che il festival a Zakopane diventi un luogo di ritrovo della gente che ama la montagna in tutti i suoi aspetti. E cercheremo di farsì, come ha detto il nostro ospite italiano Francesco, che quell'incontro diventi di nuovo il FEST-ival, cioè, come lo dice la parola stessa, una vera "FESTA" della montagna.

Special thanks
Un grande grazie prima di tutto a tutti partecipanti di Zakopane e quelli che ci hanno raggiunto dalle numerose città polacche e dall'estero! Un enorme riconoscimento per il Trento Film Festival con cui abbiamo potuto cominciare la cooperazione! Ringraziamo tutti gli sponsor per pensare già all'anno prossimo! Bubu - grazie per la grande passione per la montagna che sai trasmettere agli altri! "L'abisso Team" - la vostra presenza ha aiutato a capire la grande sfida dell'esplorazione della Spluga della Preta! Last, but not least, to the organisational team, who put all their mind and energy, and all the volunteers that made this event happen. THANK YOU AND SEE YOU next year." 

Gabriela Kuhn

Short Cut Tsaranoro wall Madagascar Hermann Eber
L'Abisso (2005) di Alessandro Anderloni
Mauro Bubu Bole durante la presentazione al cinema 
Premeny Tatier (2006) di Pavel Barabasz
Zako Boulder Power 2006
www.sportkania.zakopane.pl


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