Umbras, Punta Cusidore: la Sardegna ama l'arrampicata

Lo scorso 15 giugno Rolando Larcher e Maurizio Oviglia hanno portato a termine la prima salita in libera di Umbras (300m 8a max, 7b+ obbl.), la via che avevano aperto sulla parete Nord di Punta Cusidore (Sardegna) nel 2008.
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Rolando Larcher sul 5° tiro: la qualità della pietra all'ennesima potenza
M. Oviglia

La Sardegna può attendere? Se lo domandate ad un climber la risposta è scontata: la Sardegna, con le sue pareti e la sua magia, non può aspettare. Tant'è che ormai è da anni in cima ai sogni e alla lista dei viaggi arrampicata di moltissimi. Ciononostante comprendere cosa si nasconda davvero in quel tesoro di pietra non è poi così scontato. Perché nell'Isola dev'esserci qualcosa che va ben oltre il mare di magnifica roccia. Un segreto richiamo che magari sta tutto nell'anima selvaggia e sincera di questa terra. Ma anche nella generosità della sua natura, come ci spiega Rolando Larcher presentando Umbras, l'ultima sua via aperta nel 2008 insieme a Maurizio Oviglia sullo spigolo della parete Nord di Punta Cusidore e poi liberata dallo stesso Rolando Larcher lo scorso 15 giugno. Umbras, è un altro gioiello da accostare alle celeberrime Hotel Supramonte e Mezzogiorno di Fuoco al Giradili, dice Larcher! E se lo dice lui, a noi (ma pensiamo anche a tutti i climber) non servono altre spiegazioni: la Sardegna ci ha fatto un altro dei suoi infiniti regali. Una generosità che va ricordata prima di tutto cercando di non sprecare questo paradiso che non può attendere!


UMBRAS
di Rolando Larcher

Il mio innamoramento della Sardegna penso sia cosa oramai risaputa, alimentato anno dopo anno dai suoi fantastici doni. Parto da casa con un desiderio da realizzare e ci ritorno sempre con un altro da sognare. Amo le sue pareti variegate e solide, come i suoi incontaminati e silenziosi ambienti.

Umbras è un esempio di queste magie sarde che si ripetono: si è fatta scorgere aprendo British Way al Bruncu Nieddu, mi ha fatto giocare e divertire per due vacanze e con discrezione, poco prima di rientrare, ha già suggerito qualcosa d’interessante per il 2010. Le linee appaiono spontaneamente e in modo altrettanto spontaneo lo stile d’apertura si adegua a questa natura generosa, seguendo esclusivamente il filo conduttore dell’estetica.

Ma non solo le verticali pietre sarde mi emozionano, ma anche la scoperta delle sue codule ed i selvaggi canyon. L’ultima visitata è codula Orbisi unita a quella di Gorropu. Una giornata d’escursione assieme a mio figlio, tra lecci secolari, forre anguste, freddi bagni, doppie improvvisate per schivarne qualcuno…, nella solitudine più totale. La profonda soddisfazione all’uscita delle gole sotto Punta Coccutos, nel far ammirare per la prima volta ad Alessandro, la magica linea di Hotel Supramonte, con cui condivide qualcos’altro oltre all’età….

Umbras è nata ammirando lo splendido diamante grigio, sospeso sul filo dello spigolo del Cusidore, raggiungerlo e tentare di percorrerlo era cosa irrinunciabile. Oltre ad avere una bellezza ammaliante, questa linea ha il pregio d’essere in ombra già a mezza mattina, che unito ai mille metri di quota e alle incredibili termiche refrigeranti della piana di Oliena, permette di scalare in condizioni perfette, quasi irreali, nei periodi più caldi dell’anno. La roccia è da antologia, un calcare levigato compattissimo, con delle teorie di buchetti che tanto mi ricorda il Mur de Berlin a Ceuse.

E’ una realtà che “ogni guaglione è bello a mamma sua”, ma delle vie che ho aperto in Sardegna, questa ha carattere, come lo hanno anche Hotel Supramonte e Mezzogiorno di Fuoco al Giradili. Un magico tris d’eccellenza che si distingue, vie molto simili per la notevole estetica e l’impegno, ma diversissime nella particolarità della pietra.

Infine il nome, la cui scelta è stata forse la cosa più impegnativa. Desideravo fosse un tributo a questa isola, per tutto quanto ho ricevuto, quasi un ringraziamento, ma suonava male. Mi sarebbe anche piaciuto trovare un nome che raccontasse le peculiarità della via e così, tra un “Grazie Sardegna” ed un “5 Stelle” è arrivato “Umbras”, ombra in sardo, sintesi di tante cose.

Per questa nuova salita come sempre devo ringraziare Maurizio Oviglia, per la sua disponibilità e la profonda amicizia che ci lega, apritore di due dei quattro tiri nella prima giornata. Adriano Cavallaro che mi ha accompagnato per terminarla. Per la rotpunkt ringrazio Simone Sarti, con cui ho fatto il primo assaggio la scorsa estate ed infine Francesco Mich, Michele Cagol ed ancora Maurizio. Scoprire una nuova via è sempre una bella avventura, ma quando la si condivide con dei buoni amici, diventa indimenticabile.

Rolando Larcher - C.A.A.I.

Un ringraziamento a: La Sportiva, Montura, Petzl

VAI ALLA SCHEDA DELLA VIA: UMBRAS, PUNTA CUSIDORE


Note:
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