Seb Bouin libera la via più difficile della Croazia, 'Vidra La Vida' (9b/+)

Il climber francese Sébastien Bouin ha liberato Vidra La Vida (9b/+), aprendo di fatto la via più difficile della Croazia. La via si trova sull’isola di Hvar e rappresenta il culmine di un progetto iniziato ai primi di maggio con la ripetizione della prima lunghezza, Vidra (9a). Meno di un mese dopo, il prolungamento – l’obiettivo principale di Bouin – è stata completato.
Entrambi i tiri erano stati inizialmente spittati in parte da Klemen Bečan, poi resi fattibile grazie all’aggiunta di qualche spit da parte di Bouin. Vidra La Vida offre movimenti lunghi in stapiombo, con un passaggio chiave dove il climber si ruota a orologio di 360°, stimato intorno all’8A boulder.
Dopo il primo 9b del paese, B je to a Vranjača vicino a Paklenica, aperto da Adam Ondra nell’ottobre 2023, Vidra La Vida è ora la via più difficile della Croazia.
Dopo la sua ascensione riuscita, Bouin ha commentato: "Ecco che la difficoltà incontra la bellezza. Sono così felice di aver dato vita a questa linea da sogno. Ho iniziato il mio viaggio in Croazia senza aspettative – senza sapere cosa avrei trovato. Passo dopo passo, ho scoperto una linea mozzafiato e stimolante. Alla fine ha richiesto più di quanto pensassi inizialmente. Ma che esperienza incredibile, circondato dall’atmosfera unica dell’isola.
Questa è una delle vie di cui vado più fiero – senza dubbio, nella mia top 5 personale di vie 9b/5.15b in tutto il mondo. La prima sezione è circa 8c+, che porta ad un passaggio chiave per farla diventare 9a. Poi arriva un pazzesco passaggio chiave a 360°, circa 8A/V11 di boulder. E per coronare il tutto, c’è una sezione finale di 8b+/c – sono caduto lì durante un tentativo.
Mentalmente, è stato duro. A volte il caldo era brutale, e ho iniziato a sentirmi esausto. Ho persino pensato di rinunciare dopo essere caduto dall’ultima presa. Ma poi è arrivato un fresco vento del nord che mi ha dato la carica giusta per spingere e concludere il lavoro. Vorrei ringraziare tutti coloro che lo hanno reso possibile, dagli climber e la comunità locale, agli amici che hanno condiviso questi giorni."