Il sole e la luna al Transatlantico in Valle del Sarca
Il Transatlantico è una parete imponente sia per la verticalità, sia per il suo colore. È formato da una delle migliore rocce della Valle del Sarca, un calcare giallo-azzurro di una qualità stratosferica. La scalata è tecnica e prevalentemente di dita e di resistenza. La parete può essere considerata una grande falesia ricca di itinerari sportivi con sviluppi ridotti, cosa che permette di ripetere anche più itinerari in giornata. Esposta ad est, ideale nelle mezze stagioni (in estate in ombra già dalle 12.30) e esposta all'Ora del Garda, il vento che permette di scalare anche nei tardi pomeriggi estivi
Un pomeriggio accompagno Silvia a ripetere la via Servus Franz, io scalo tutta la via da secondo di cordata e per tutto il tempo il mio sguardo è sempre rivolto verso le placche di destra, libere da ogni protezione e da segni di passaggio. Senza perlustrazione, un pomeriggio dopo lavoro decido di partire con l'attrezzatura per provare ad aprire la linea più logica con Silvia. Il primo tiro affronta l'avancorpo sul classico calcare grigio della valle. Arrivato alla cengia che spacca in due il Transatlantico dal grigio a spalmi al giallo a tacche, mi trovo sotto un'enorme fessura. In un'altro pomeriggio dopo lavoro riesco ad aprire il secondo tiro e metà del terzo. È semplicemente incredibile, perché ho lo spazio per poter seguire gli appigli naturali che la roccia mi offre. Il terzo pomeriggio riesco a finire il terzo tiro e ad aggiungere un paio di spit sul primo per renderlo più sicuro e omogeneo. In primavera riesco a tornare a concludere gli ultimi 15 metri trovandomi in cima alla parete.
Il sole e la luna è stata aperta dal basso in libera senza passi in artificiale tra una protezione e l'altra. La roccia è ottima, il terzo tiro è spettacolare. La via è totalmente autonoma e non attraversa nessun altro itinerario, si trova tra la via Servus Franz a sinistra e La fattoria degli animali a destra.