Francesco Castellano su Goldrake 9a+ a Cornalba

Il 30enne climber lecchese Francesco Castellano ha ripetuto Goldrake, il 9a+ chiodato da Bruno Tassi e liberato da Adam Onda nel 2010.
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La Corna Bianca: la falesia Cornalba in Val Serina sopra Bergamo
Nicholas Hobley

Come un fulmine a ciel sereno arriva la notizia che Francesco Castellano ha ripetuto Goldrake, la via più difficile della storica falesia di Cornalba nel bergamasco liberata da Adam Ondra nel 2010 e ripetuta in passato da Gabriele Moroni (2014), Stefano Carnati (2016), Stefano Ghisolfi (2016), Silvio Reffo (2016) e Luca Bana (2019). La ripetizione di Castellano è arrivata ieri pomeriggio avvolto nella nebbia, all'ultimo tentativo della giornata e poche ore prima del lockdown. Ecco come dopo diversi 8c e 8c+ il 30enne Ragno di Lecco, che di professione gestisce un azienda agricola sopra il Lago di Como, è riuscito a saltare del tutto il grado di 9a.

GOLDRAKE di Francesco Castellano

Non sono mai stato uno che ha provato tanto le vie che ha salito e fino a ieri avevo fatto diversi 8c, e anche 8c+, abbastanza velocemente, alcuni anche in giornata. Non ho mai investito tanto su una via in particolare, e devo ammettere che la mia salita di Goldrake al quinto giorno di tentativi mi ha sorpreso non poco.

Cornalba è un posto che ho frequentato parecchio l'anno scorso ed ero riuscito a chiudere praticamente tutti i tiri duri, tranne Goldrake che mi sembrava fuori portata. Tutti però me la consigliavano e avevo programmato di provarla in primavera, sulla est fa semplicemente troppo freddo in inverno, ma poi a marzo con il coronavirus ho dovuto rimandare a quest'autunno.

Le sensazione sono state subito buone, è una via a me molto congeniale, di dita con pochi riposi, dove conta la resistenza di forza. Ero stato a provarla il weekend scorso e non pensavo di ritornare ieri siccome è il periodo della raccolta delle olive, invece quando abbiamo capito che il nuovo Dpcm iniziava da venerdì, una mia amica mi ha convinto di provarla un'altra volta.

I primi due giri non sono andati bene, avevo le dita nastrate dai tagli del weekend e le sensazioni erano pessime. Poi è calata la nebbia e ho fatto un ultimo giro. Incredibilmente sono passato tranquillamente sul passo chiave, confesso che non ero mai arrivato in continuità fino a lì! Mi è andata bene. Al riposo, prima della placca finale, sono riuscito a rimanere lucido e sono arrivato fino in catena indenne. Non potevo crederci, per la prima volta da quando arrampico ero stupito di me stesso!

SCHEDA: la falesia Cornalba




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