La Venta esplora le grotte e l'area carsica del Mbanza Ngungu in Congo

Il report di Giuseppe Spitaleri del nuovo progetto esplorativo dell’Associazione La Venta Esplorazioni Geografiche nella Repubblica Democratica del Congo, più precisamente il remoto sistema di grotte nell'area carsica di Mbanza Ngungu nell'ambito del progetto interdisciplinare GeoRes4Dev.
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GeoRes4Dev, il progetto La Venta nella Repubblica Democratica del Congo
Paolo Petrignani / La Venta

Il gigantesco estuario del fiume Congo, uno dei più grandi al mondo, con il suo getto possente di detriti, terra e alberi, trasforma l’oceano in un brodo torbido per centinaia di chilometri e segna il confine tra le città di Brazzaville e Kinshasa, rispettivamente le capitali della Repubblica del Congo e della Repubblica Democratica del Congo.

Spostandosi verso sud ovest dalla caotica Kinshasa, i cui viali paralizzati dai veicoli sovraccaricati di persone e merci trasformano questa megalopoli con oltre 16 milioni di abitanti in un unico mercato in continuo movimento, attraversando la provincia del Kongo Central per un centinaio di chilometri, si raggiunge la città di Mbanza Ngungu, precedentemente chiamata Thysville.

Situata sul margine nord est del fiume Kwilu, l’area carsica che si sviluppa nei pressi di questa tranquilla cittadina i cui decadenti fasti coloniali esercitano ancora un certo fascino, è caratterizzata da un’abbondanza di rocce carbonatiche, che si estendono dal Gabon all’Angola per oltre 1400 chilometri, e da imponenti doline circondate da fittissimi bambù e risorgenze che alimentano campi di manioca e banani, celando al loro interno alcuni dei sistemi di grotte più antichi e misteriosi del continente africano.

In questo affascinante contesto, dal 2019, il progetto interdisciplinare GeoRes4Dev, coordinato dal Royal Musem of Central Africa (RMCA) di Tervuren, contribuisce allo sviluppo delle competenze di alcuni paesi dell’Africa Centrale (Burundi, DRC, Repubblica del Congo), relativamente alle risorse geologiche e minerarie. In questa prima fase di sviluppo, il progetto ha, tra l’altro, permesso l’assegnazione di borse di studio e di dottorato ad alcuni studenti e giovani ricercatori delle università di Kinshasa e Brazzaville. Attraverso questi studi, inoltre il progetto si pone anche l’obiettivo di sviluppare una base scientifica per la creazione di Geoparchi con il sostegno dell'UNESCO.

Nel corso delle prime tre spedizioni avvenute in DRC tra il 2019 e il 2024, effettuate con il supporto locale del Centre de Recherches Geologiques et Mineres (CGRM) di Kinshasa diretto dal Prof. Roland Kakule e con la partecipazione di speleologi francesi, tedeschi ed italiani, sono stati esplorati e mappati sistemi di grotte per circa 20 chilometri, un’alternanza di grandi gallerie fossili e settori attivi ove scorrono scuri fiumi sotterranei.

Tra le scoperte più importanti dal punto di vista esplorativo, da evidenziare la connessione realizzata nel 2024 tra le grotte Ngovo e Ngungi, che si aprono nei pressi del villaggio Bangu, a circa 12 chilometri da Mbanza Ngungu in direzione sud. Grazie alla scoperta di nuove gallerie allagate percorse per diverse centinaia di metri, questo sistema di grotte ha raggiunto i 10 chilometri di sviluppo, diventando così la tredicesima cavità del continente africano per estensione.

Nel corso della spedizione del 2025, l’Associazione di Esplorazioni Geografiche La Venta, che effettua spedizioni speleologiche in alcune delle aree più remote del pianeta da oltre 30 anni, ha realizzato un primo contributo video e fotografico del progetto in corso di svolgimento in questa affascinante area della Repubblica Democratica del Congo e ha esplorato nuovi passaggi nel sistema Ngovo-Ngungi per quasi un chilometro, lasciando numerosi fronti aperti per le prossime missioni.

Parallelamente, sempre nell’ambito del progetto GeoRes4Dev sono state condotte numerose attività scientifiche inerenti alla sedimentologia, la geologia, l’analisi strutturale e il monitoraggio dei parametri chimici e fisici dell'ambiente delle grotte.

Il potenziale esplorativo e scientifico di questi remoti sistemi di grotte impone l’organizzazione di future spedizioni nell’area carsica di Mbanza Ngungu, dove i fiumi della notte sono ancora più oscuri e il sole è di un arancione indescrivibile.

Hanno partecipato alla spedizione del 2025: Giuseppe Spitaleri, Luca Imperio, Gaetano Boldrini, Riccardo De Luca, Paolo Petrignani, Luca Marzioni (La Venta Esplorazioni Geografiche). Pascale Lahogue, Imen Arfaoui (RMCA). Nadege Ngala, Jeaney Lusongo (Università di Kinshasa), Nicy Bazebizonza (Università di Brazzaville).

Patrocini e sponsor: la spedizione si è svolta con il patrocinio della Società Speleologica Italiana ETS e con il supporto di Ferrino Outdoor, Amphibious, Calzaturificio Gaibana, Bee1, Vigea e Fenix Lights.




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