Cerro Torre, obiettivo parete sud
Mauro Bubu Bole, Riccardo Milani e Ulderico Mazzoleni sono già in Patagonia per tentare una via alla sud del Cerro Torre.
![]() Parete sud del Cerro Torre! E' questo l'obiettivo che nei prossimi giorni e mesi impegnerà il piccolo team composto da Mauro Bubu Bole, Riccardo Milani e Ulderico Mazzoleni. I tre - partiti la scorsa settimana alla volta della Patagonia ed ora impegnati nel trasporto del materiale al Campo base - puntano ad aprire una via sulla Parete Sud del Cerro Torre (3128 m), una delle più alte e tra le più difficili della Patagonia. La nuova via, secondo i progetti, dovrebbe percorrere l'evidente pilastro tra la via slovena Karo-Jeglic del 1988 e la Parkin-Marsigny del 1994. Bole, Milani e Mazzoleni dovranno affrontare le consuete incognite ambientali - ovvero le straordinarie ed improvvise bufere che caratterizzano tutte le salite in Patagonia. Ed in più dovranno fare i conti con le forti difficoltà tecniche della parete e il fascino di una montagna che - non occorre ricordarlo - è uno dei simboli della terra alla fine del mondo e dell'alpinismo. Lo stile adottato dai tre sarà naturalmente lo "stile capsula" delle grandi big wall, e per questo Bubu e compagni hanno messo a punto uno speciale poratledge-tenda di 50 kg complessivi di peso (info climbubu.com). Nell'ottobre 2001 sempre sul Cerro Torre, ma sulla parete est, si sono cimentati Ermanno Salvaterra, uno dei più grandi esperti delle pareti patagoniche, insieme a Mauro Giovanazzi, Paolo Calzà, Walter Gobbi. La loro è stata davvero una spedizione poco fortunata: dopo aver superato i primi 800m di parete, i più difficili, sono stati ricacciati indietro dalla tempesta e da un piccolo incidente... La gran "cabeza dura", indispensabile per queste salite, non è bastata. Auguriamo a Bubu, Ricky e Ulderico, che la "testa dura" ce l'hanno, un po' di fortuna in più per la loro avventura!
|
Ultime news
Expo / News
Expo / Prodotti
Zaino da hiking con spallacci realizzati in un materiale auxetico che rappresenta una vera e propria rivoluzione nel mondo degli zaini.
Scarpa da avvicinamento tecnici e facili passaggi d'arrampicata.
Innovativa daisy chain ad anelli costruita con nuova fettuccia in Dyneema a singolo strato, quipaggiata con moschettone a ghiera.
Scarponi in pelle per un trekking dinamico a media quota.
Corda per arrampicata da 8.7mm.
Ferrino X-Dry 15+3 è uno zaino da trail running. Grazie alla membrana HDry, lo zaino è completamente impermeabile.