Sottoguda meeting improvvisato
Sottoguda ultima giornata all'insegna del divertimento di gruppo: romani, veneti e valdostani, tra neofiti e istrutturi, tutti uniti dalla passione del ghiaccio; gente che: "si incontra in un luogo e grazie all'alpinismo si unisce e condivide una stessa passione, preoccupandosi solo di stare bene con gli altri"...
![]() Sottoguda ultima giornata all'insegna del divertimento di gruppo: romani, veneti e valdostani, tra neofiti e istrutturi, tutti uniti dalla passione del ghiaccio; gente che: "si incontra in un luogo e grazie all'alpinismo si unisce e condivide una stessa passione, preoccupandosi solo di stare bene con gli altri"... mercoledì 4 gennaio 2006 Era molto tempo che sapevo del tour di Ezio.Se ne era parlato l'inverno scorso, l'occasione era la mia visita in una settimana che ricorderò a lungo Questo autunno quando nelle nostre consuete telefonate mi disse che sarebbe partito mi venne in mente di inserire nel progetto Alpin Ice Tour uno dei corsi di ghiaccio che organizzo da Roma. L'obiettivo era ed è di riuscire a presentare al meglio questa disciplina nel sud d'Italia dove ha una visione mitica e suicida. Appuntamento il 3 Gennaio a Sottoguda e una bella cena di 11 persone presenta al meglio lo spirito del corso. Si è parlato di tutto gradi, guide e cascate a 360°, tra le domande e le solite discussioni di numeri e metodo senza arrivare mai a una conclusione A fine serata, Marco Tiraboschi (la Guida Alpina bergamasca, direttore del corso) basandosi sulle condizioni delle cascate viste il giorno stesso, decide il programma della giornata. Alle 9,30 io, Ezio e Gianluca Bellin,guida alpina veneta partiamo per montare la prima via, la cascata centrale de La cattedrale mentre Marco Tiraboschi monta il primo tiro de La Cattedrale a dx per mantenere caldi gli allievi, Gli allievi così, dopo un riscaldamento di 25 metri, hanno provato l'ebbrezza di salire un tiro di 70 metri dove poter mettere in pratica tutte le indicazioni di Tiraboschi e Marlier. Ai Serrai incontriamo un altro amico, Davide Crescenzio guida alpina veneta. Subito si crea una sinergia ci si allea e sfruttiamo le corde di tutti in modo da fare più tiri possibile, ed avere sempre sotto controllo l'intera situazione, mentre Gianluca e io andiamo a fare La spada nella roccia. Purtroppo il ribasso delle temperature (-11°C) rende decisamente meno piacevole le soste, nei giorni precedenti nelle gole si stava decisamente meglio ( dai -1° ai -3), oggi le mani pagano duramente. Siamo decisamente soddisfatti. Percorriamo le lunghezze e ci divertiamo come pazzi, tutti sognamo di trovarci riuniti al bar a tirare le conclusioni, dopo una giornata d'oro per le esperienze vissute. E magari organizzare in futuro, gente da ogni angolo d'Italia che, come oggi, si incontra in un luogo e grazie all'alpinismo si unisce e condivide una stessa passione, preoccupandosi solo di stare bene con gli altri Credo che lo spirito del tour oggi sia stato ben rappresentato. Marco Nesca Nescatelli
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