Gli itinerari

Si tratta di un canale trascuratissimo, forse perché, passando sulla cresta del Redentore, non è affatto evidente, è solo una delle tante leggere pieghe sulla superficie di quell’immensa diga che è il versante che va da Cima di Prato Pulito...

Il Canale del Tempio al Corno Grande è stato salito per la prima volta nel ’95, e la sua relazione è riportata nell’Aggiornamento alla guida C.A.I. – Touring del Gran Sasso d’Italia. Poiché la parte superiore è costituita da una serie di...

Questa splendida discesa forse non diventerà mai una classica, e questo sicuramente più a causa di quanto sia raro trovarla in buone condizioni che per le difficoltà che presenta. L’esposizione, aperta verso nord, e la cronica penuria di neve fanno sì...

Canale lunghissimo dalla logicità e dall'estetica sublime, incide senza interruzioni la parete sud del Castellino offrendo una sciata mai "costretta" da restringimenti in uno dei posti più "wild" che l'Appennino contempli; per veri cercatori di gemme preziose.

Il Pisanino è la montagna più alta delle Alpi Apuane e, specie in inverno, è imponente da qualunque lato la si guardi. Il suo versante meridionale è prevalentemente roccioso ed è solcato da vari canali generalmente interrotti da strozzature, salti...

Il Sagro è la montagna delle Apuane più vicina al mare. Dal mare si presenta come una grande pala erbosa ed il suo colore varia con il variare delle stagioni: verde a primavera, gialla in estate e autunno, bianca in...

La Tambura è nettamente la cima più facile delle Apuane. E' una specie di grossa piramide a base triangolare, costituita da tre creste e tre versanti. Fra questi il versante Nord, chiamato Carcaraia, è il meno ripido: essendo fortemente carsico,...

Gita stupenda e molto articolata (oltre che molto faticosa!) all'interno del magico Parco Naturale dell'Orecchiella; chiamata così in ricordo di una splendida giornata in cui ho avuto l'amico Marileno Dianda come Cicerone, lui che conosce ogni anfratto di queste zone...

Il canale è visibile dalla strada che da Arquata del Tronto sale a Forca di Presta, anzi, diciamo che la sua parte alta è così evidente che salta agli occhi ed è una vera provocazione. Per la sua discesa integrale però...