Orizzonti contrapposti - Avancorpo di Pizzo della Sella, Monte Gallo
Bella via di stampo moderno, ben attrezzata nei tratti più difficili, ma che comunque richiede un discreto impegno vista la continuità dei tiri. La linea di salita è molto logica, la via infatti si sviluppa dapprima su dei bei muri tecnici, per poi proseguire lungo un evidente sistema di diedri e fessure, offrendo così un’arrampicata varia e di grande soddisfazione.
La via è stata aperta dal basso in tre tentativi :
- Il primo è stato effetuato da Massimo Flaccavento in compagnia di Gabriele Cavallo e Giorgio Iurato nel Luglio 2002, tentativo in qui sono stati aperti i primi 5 tiri, dopo di che la via è stata abbandonata.
- Il secondo tentativo è stato fatto da Massimo Flaccavento in compagnia di David Gallo nei giorni 24 e 25 Novembre 2007 con un bivacco in parete, salita in cui sono stati aperti il sesto e settimo tiro.
- Il terzo ed ultimo tentativo è stato fatto il 22 Dicembre 2007 sempre da Massimo Flaccavento in compagnia di David Gallo, tentativo in cui sono stati saliti gli ultimi due tiri, completando così tutta la via.
Da Palermo raggiungere Sferracavallo, famosa località di mare Palermitana. Dopo aver trovato un buon parcheggio per la macchina (fanno multe un po’ ovunque) percorrere interamente a piedi tutta la via Barcarello, che in pratica sarebbe il lungo mare, raggiungere così la punta di Barcarello che segna la fine del lungomare stesso e l’inizio della riserva di Capo Gallo.
AccessoPercorrere a piedi la sterrata che si inoltra nella riserva di Capo Gallo, quindi dopo aver varcato il cancello d’ingresso e percorsi circa 100 m, svoltare a destra e risalire il “Sentiero del Gabbiano” che con vari tornanti attraversa un bel bosco, una volta fuori ci si trova su una stradina che a mezza costa costeggia la grande parete del Pizzo della Sella.
Seguirla e portarsi sotto la verticale della via (molto evidente) quindi con un ultimo sforzo risalire il ripido pendio e raggiungere così l’attacco, freccia scolpita (40 minuti dall’auto)
N.B.: Per evitare inutili perdite di tempo, a chi non è pratico del posto si consiglia di effettuare un sopraluogo preventivo.
ItinerarioL1: Salire dapprima per un tratto articolato, poi superata una bella placca compatta, continuare ancora per muro vario fino ad un piccolo gradino; S1 30 m, 6c.
L2: Leggermente a sinistra per cengetta, quindi in verticale lungo un bel muro grigio, e superato un strapiombetto sulla sinistra, proseguir obliquamente a sinistra fino a raggiungere un aereo punto di sosta; S2 25 m, 6b.
L3: Superare un breve muretto e raggiungere una cengia (attenzione, qualche masso) alberata, poi ancora in verticale fino sotto ad un grande (ignorare la sosta, serve solo per la discesa) tetto, quindi traversare a sinistra e raggiungere un pulpito presso il quale si sosta; S3, 30 m, 5a.
L4: Superare il tetto verso sinistra grazie ad una fessura rovescia, quindi per un sistema di diedri e fessure, giunti sotto un diedro molto evidente (con sosta di calata in cima) obliquare (allungare bene questo rinvio) a sinistra su roccia grigia e salire per muro lavorato e verticale fino in sosta; S4, 45 m, 6a+.
L5: Scalare direttamente lungo l’evidente fessura-camino che sovrasta la sosta fin quasi sotto un grosso tetto, superarlo verso sinistra con passaggio atletico ed esposto e proseguire ancora fino a raggiungere un’aerea sosta; S5, 35 m, 6b+.
L6: Spostarsi a destra e salire in verticale lungo un bel pilastro grigio, e dopo aver salito per circa 20 metri, obliquare leggermente verso sinistra e nuovamente in verticale per bella placca, fino a raggiungere una stretta cengetta presso la quale si sosta; S6, 30 m, 6a.
L7: Obliquamente verso destra risalendo una serie di facili muretti fino alla base di un muro rossastro, quindi ancora a destra e nuovamente in verticale per muro articolato fino a raggiungere una zona con roccia delicata, presso il quale si sosta; S7, 50 m, 6b.
L8: Salire lo spigoletto a destra quindi traversare facilmente verso destra alla base di un evidentissimo camino. Salire all’interno dello stesso e con arrampicata bellissima (roccia superba) superarlo in tutta la sua lunghezza, facendo così sosta proprio alla fine del camino stesso; S8, 30 m, 6a+.
L9: Superare un primo muretto e poi salire facilmente verso sinistra fino ad aggirare lo spigolo, scalare adesso la bella placca grigia e portarsi alla base di un diedro fessurato, da qui con un ultimo passaggio atletico ribaltarsi e uscire definitivamente dalla parete; S9, 25 m, 6a.
DiscesaIn doppia lungo la via.
Materiale2 corde da 60 metri, 12 rinvii, un set di totem e casco.
NoteLa sosta del settimo tiro è posizionata molto in alto per via della morfologia della roccia, basta allungarsi bene per stare comodi e in piedi sul gradino.
Prima libera: Massimo Flaccavento il 06/01/2008 in compagnia di Isabella Nastasi e Stefania Daniele.
Prima ripetizione: Livia Guarino e Rosario Cammara il 30/03/2012 a comando alternato.
Richiodata interamente con materiale inox 316 L il 07/04/2025 e il 13/11/2025 da Massimo Flaccavento e Claudio Trovato.
Mostra altri in Appennino Siculo












