Cotechino e Pearà - Corno D'Aquilio

Bella via di stampo tradizionale sulla Parete dei Lavoratori (toponimo proposto), da proteggere quasi esclusivamente a friend! Ci sono alcune zone con erba tra i muri, ma la salita è di soddisfazione. Posto molto bello, selvaggio, un balcone sulla Val d’Adige.
Soste attrezzate su due fix da 10mm, fino a S4 uno dei due fix è con anello di calata e i due fix sono collegati con cordone. S4 su due fix senza anello e non collegati. S5 su albero con cordone.
Raggiungere la località Coste in Lessinia (altopiano che si trova sopra la Val d’Adige, sulla sinistra orografica). Si può arrivare agevolmente dalla strada che sale dal paese di Peri (provincia di Verona). Da Coste proseguire ancora brevemente fino al parcheggio denominato “Tommasi 2” (si trova in google maps).
Coordinate GPS: 45°39'55.2"N, 10°56'45.5"E; 45.66548, 10.94598
Dal parcheggio prendere una strada asfaltata che sale a sinistra (palina con varie indicazioni, seguire il sentiero 234 – Corno d’Aquilio). Proseguendo, si lascia la strada che svolta a destra e si prosegue dritto, passando per la proprietà dell’agriturismo Le Coste.
Si segue la strada sterrata, che poi diventa sentiero, fino ad una palina con indicazione a sinistra per il sentiero 250 – Rocca Pia. Continuare invece dritto per il sentiero 234 – Corno d’Aquilio. Il sentiero 234 svolta a destra (cartello Riserva Naturale), va bene anche dritto per scalinata terrosa.
Si arriva ad un bivio, dove tenere la destra. Si continua lungamente, in falsopiano leggermente in discesa, fino a quando il sentiero comincia a salire ripidamente.
Quando si arriva in prossimità di una barriera rocciosa, il sentiero piega a destra. Abbandonare il sentiero e traversare invece a sinistra, seguendo una debole traccia circa orizzontale, che passa sempre in prossimità della fascia rocciosa.
Si arriva in breve a vedere il pilastro, evidente e più alto della fascia rocciosa precedente, costituito da tre salti interrotti da cenge erbose.
Coordinate GPS: 45.684956, 10.947188
ItinerarioAttacco: poco a sinistra della base del pilastro, in corrispondenza di una parete fessurata, chiodo con cordone.
L1: salire il muretto a sinistra dell’attacco (chiodo non molto buono), uscire su lista erbosa (delicato) e raggiungere una spaccatura che sale sulla sinistra della direttiva di un masso squadrato sporgente (sasso incastrato con cordone). Dopo la spaccatura si esce su grande cengia ripida erbosa, da salire verso destra con attenzione, raggiungendo un pino caduto ancora verde, dove è possibile proteggersi. Salire verso la parete successiva, dove si trova la sosta, circa nel centro (30m, IV+, V)
L2: spostarsi a destra e salire una bella fessura. Quando diventa strapiombante, spostarsi nella fessura più a destra (clessidra con cordone), e salire fino a raggiungere un albero con cordone a sinistra. Ora si trova una splendida fessura con tratto iniziale difficile. Dopo di essa si raggiunge una cengia erbosa (albero con cordone), sotto il salto successivo (muro fessurato), dove si trova la sosta (35m, VI+, un breve tratto VIII)
L3: salire a destra della sosta, raggiungendo un gradone. Proseguire su fessura un po' arrotondata ed arrivare ad una rampa ripida dietro lo spigolo. Si segue la rampa (cordone su albero) e poi si esce verso destra, su cengia erbosa. Sosta alla base del muro successivo (35m, VI)
L4: salire una fessura ad arco a destra della sosta. Al suo termine si va verso sinistra, su roccia delicata, fino a raggiungere un grosso albero. Salire alla sua sinistra per pendio erboso ripido (attenzione ai sassi mobili). Sosta alla base di un camino (35m, passo VII, poi VI)
L5: salire sopra la sosta, puntando ad un cordone in clessidra. Traversare verso destra, individuando dove proteggersi con friend, e poi salire uscendo sul pendio erboso terminale. Si prosegue fino ad un grosso albero secco con ometto (sotto l’ometto libro di via) e ancora fino ad un grosso albero con cordone, dove si sosta (30m, VII, VI+, poi facile).
DiscesaDalla sosta su albero, faccia a monte traversare verso destra nel bosco con pendenza moderata, e poi pian piano scendere, fino a vedere il sentiero 234. Raggiungerlo ora più direttamente e scendere. Si arriva al punto dove, a destra, si può tornare all’attacco (se si è lasciato qualcosa). Poi, a ritroso, ripercorrere il sentiero utilizzato per l’avvicinamento. Tempo: circa 1h 15’.
Altra possibilità, raggiunto il sentiero 234 come al punto precedente, è di seguirlo in salita, anziché scendere, fino a trovarsi sui dolci rilievi pratosi della Lessinia. Con lungo giro è possibile tornare al parcheggio tramite il sentiero 240 che scende dal Corno d’Aquilio (consigliata una digressione per arrivare in cima, molto panoramica). Soluzione più lunga ma molto panoramica. Tempo: circa 2h.
È anche possibile scendere in doppia (soluzione non verificata, sconsigliato ma utile nel caso non si termini la via):
- Doppia 1 da S5 su albero a S4 (due fix da unire con cordone)
- Doppia 2 da S4 a S3
- Doppia 3 da S3 a S2;
- Doppia 4 da S2 a S1
- Doppia 5 da S1 a terra.
Nei tiri materiale presente quasi nullo, utilizzati 1 chiodo e qualche cordone in masso incastrato/albero, lasciati sulla via. Utili due serie di friend fino aln°4BD. Eventualmente può essere utilizzato anche il numero 5.
NoteDopo la salita si consiglia una tappa all’home restaurant Caffè ale Coste, di Righetti Nicoletta, consigliato per i piatti tipici veronesi e per l’ospitalità (tel. 347 152 4890). Arrivando dalla via, si trova poco prima del parcheggio Tommasi 2, sulla sinistra (indicazione).
Tipo di roccia: calcare, dolomia, ottima ma con qualche zona dove prestare attenzione per qualche presa ancora da pulire e per tratti erbosi ripidi e con sassi. Terreno alpinistico.
Attenzione: tratti con roccia da verificare e massi da evitare.
CartografiaDisponibili informazioni su:
- Una via che si trova sul grande ed evidente spigolone visibile dall’autostrada del Brennero, posto più in basso rispetto alla via relazionata: Dulcis in Fundo, Parete Incantata, di N. Tondini - A. Mangano - C. Cuoghi, del 1996.
Vedere:
- www.oltrelavetta.com
- Arrampicare in Val d’Adige – Monte Cimo.
- Via Oltre i Confini del Pensiero alla Parete Bahador, che si trova di fianco, a destra, rispetto alla Parete Incantata.