Cheope Dyrecta - Monte Vettore

L'tinerario impegnativo in una parete poco frequentata, quasi dimenticata ma che per dimensioni, isolamento e verticalità può essere considerata a pieno titolo tra le più importanti pareti appenniniche. L’itinerario è protetto a fix e chiodi dove non era possibile una protezione mobile sicura, le soste sono tutte ad almeno due protezioni, spesso 2fix di cui 1 con anello. Nonostante la chiodatura sia nuova e sicura la via è indicata a cordate con ottima esperienza e capacità tecniche: oltre il 10° tiro una ritirata in doppia diventa problematica. Attenzione in caso di tempo incerto, una volta raggiunta la Piramide l’unica discesa possibile è raggiungere la cima del Vettore (1h) e da lì per la via normale per il rif. Zilioli con arrivo a Forca di Presta (2h)
Si parcheggia a 1,7km (q. 1380m) dal valico di Forca di Presta direzione Montegallo (AP), nei pressi di uno slargo, raggiungibile sia dal versante tirrenico che adriatico dalla fondovalle Salaria, oppure da Norcia, passando per Castelluccio da Norcia, se si proviene da Nord.
Coordinate parcheggio: 42.799107, 13.272487
Dal parcheggio si salgono i prati in direzione di guglie rocciose in lontananza fino ad incontrare ometti di pietra (vi sono numerose tracce, che tutte portano verso gli ometti, 50m dislivello a monte del parcheggio). Si seguono gli ometti che portano verso l’evidente vallone del Canale dei Mezzi Litri, ben visibile dal parcheggio. Per prati e radi alberi si sale più ripidamente fino a che è possibile, deviare a dx (omini) oltrepassando il canale in direzione Est (q. 1630 circa) coordinate canale: 42.806703, 13.272928.
Per evidente traccia si volge decisamente a dx superando svariati canali, e piccoli gendarmi rocciosi. La traversata resta logica e disseminata di ometti di pietra. In tutto bisogna superare in saliscendi quattro canali in successione: La Monna, Il Santuario, Diretta alla vetta e il Canale delle Ammoniti. All’altezza dell'ultimo canale il sentiero finisce e appare (di sbieco) la grande e placconata dell'Aia della Regina, posta proprio ai piedi della Piramide; 1h. Salire un poco e con un traverso attaccare la grande placconata. Si continua diagonalmente su questa (200m, I/II-) fino ad intuire un diedro-canale che interrompe la fascia basale de La Piramide dove attacca la via (cordone alla base); tot. 1h20’.
L1: Si attacca per una placchetta di roccia ottima fino ad un vecchio cordone (8m, IV-), logicamente per rimonti (III) fino alla base di diedro verticale e ad un bivio. Scalare ora il diedrino verticale a dx a un vicino ch. nascosto (V-), poi fin sotto un risalto con fix (V). Scalare poi fino successivo fix e ch. con cordino appena a monte (passo VI+/A0), quindi piegare un poco a sx (ch) fino ad uscire su ampio terrazzo (40m) ignorare la sosta intermedia a sinistra (calata di emergenza). Proseguire nel canale su roccia compatta per 8m (III), fino a raggiungere la sosta a 2ch + spit con cordone; 53m
L2: Salire il diedrino a dx (fix) per 8m (III) fino dover attraversare un canale ghiaioso per raggiungere la fascia rocciosa di fronte. Seguendo dove ripulito (15m) si raggiunge la fascia rocciosa fino ad un ch. con fettuccia. Ora su roccia compatta si sale dritti verso la base di uno pilastro grigio appena a dx di enormi strapiombi gialli (III-) a sostare 2 fix e cordone); 40m
L3: con passo in strapiombo raggiungere il fix appena a monte della sosta (VI+) e poi il vicino fix poco oltre. Con delicata salita in diagonale a dx su roccia scura e appigli svasi si prosegue per 15m (V+, passo VI, 3fix) fino a uscire dalla placca scura completamente a sx rimontando lo spigolo ad altro fix. Ora per rimonti si sale in diagonale a dx (III, roccia rotta) fino alla sosta su 2 fix; 25m
L4: si attacca il vago diedro appena a sx della sosta (IV, friend) fino a raggiungere un canale; ora si scale il suo bordo sx per 15m (IV, V, 2fix) fino ad un ripiano, altri 8m in diagonale a sx e si giunge in sosta 4m sotto una specie di tettino/bombè giallo a scaglie; 30m
L5: salire alla base del bombè giallo (friend) quindi raggiungere il primo fix, con passo difficile e prese piccole (VIII-) si raggiunge il secondo fix, con passo forse ancora più difficile si rinvia il terzo fix a sx (tratto assimilabile ad un 6c/6c+ ma azzerabile). Ora per placche appena appoggiate si piega a sx per 5m fino ad un fix alla base di una fessura verticale che incide la placca. Seguire questa per 15m (VI/VI+, 2fix, 2ch, friend medio-piccoli) ad uscire a sx su terrazzino. Ora dritti a rimontare un bombè (ch. con cordone, poi fix) e poi proseguire fino alla comoda cengia e alla sosta su 2 fix (utili dadi o friend piccoli); 38m
L6: (tiro chiave) Verticalmente per 15m (V, VI, 1ch, 3fix) al 3° fix piegare a sx (passo VI+) a seguire una specie di rampa per 10m (V, 1fix, 1ch., friend) fino a superare lo spigolo al termine; ora dritti su placca sempre più priva di appigli che si supera (10m, 3 fix, 1ch., 6c in libera, o VI/A1) fino alla sosta a fix su cengia; 40m
L7: per placca raggiungere il fix a dx, quindi per rimonti seguire un vago diedro fessura per 25m (IV, V, passo V+, 4 fix e 2ch), all’ultimo fix piegare decisamente a dx fino alla sosta su 2fix; 32m
L8: per placca raggiungere il canale a dx e al fix sulla sx (IV+), salire la paretina che segue (IV, fix) fino ad uscire su grande cengia detritica; ora puntare alla parete di fronte e scalare per 8m (IV+, fix, 1ch) uscendo su altra cengia detritica e alla sosta su 2fix; 28m
L9: rimontata la sosta deviare per evidente cengia detritica a dx per 5m (II), poi dritti per parete ad uscire su cengia detritica superiore e parallela (fix in alto); seguire a cengia a dx per 10m fino alla sosta su 2fix nei pressi di un tettino; 18m
L10: verticalmente alla sosta a 2 fix (V), quindi in spaccata un poco a dx raggiungere la base del tetto e a 1fix nell’unico punto dove è possibile rimontarlo. Superare lo strapiombo (VI), quindi per largo diedro (5m, IV) uscire su ampia cengia a 1fix (da allungare molto!!); ora seguire la cengia verso a dx (10m, II) fino ad un fix che permette di superare un tettino sopra la cengia, con passo secco e atletico (VI/VI+) si esce su ripiano 4m sotto la sosta con 2fix ad anello; 30m
L11: superare la bella placca sopra la sosta (8m, IV+) uscendo su ampia cengia detritica (la sosta è abbastanza riparata ma fare attenzione!) Ora In diagonale a dx per 10m ad un fix un unico punto di roccia buona alla base di un diedro; rimontare questo e uscire ad un secondo terrazzo. Puntare ad un evidente tetto giallo un poco sulla sx ad un fix alla base del tetto (allungare le protezioni!). Con tratto difficile si supera lo strapiombo (VII) e poi ancora con difficoltà (VI, fix) fino a che il terreno diventa più facile (III) e poi a 1fix e ch con cordone (sosta originale ma a rischio scariche nel tiro successivo), conviene salire ancora 8m (II) fino a sostare su fix su placca molto evidente; 48m
L12: Dalla sosta salire la rampa erbosa verso dx fino a che è possibile, salire dritti stando sempre attenti a non far cadere pietre (tratto friabile), raggiunto un fix intermedio si prosegue fino alla sosta su 2 fix con cordone; 28m
L13: per rocce rotte e terra (II) in 15m si esce sulla spalla erbosa della punta della piramide, 25m sotto la vetta, girare l’angolo e fare sosta su ch appena possibile; 25m
Per pendio erboso ripidi si raggiunge la vicina vetta
Giunti in cima si scende il canale ripido che guarda a ovest (canale Ammoniti, NB: si sconsiglia di scendere il ghiaione, meglio tenersi sul bordo destro) fino a pochi metri prima di incrociare un ghiaione proveniente da destra. Ora abbandonare il canale degli Ammoniti e traversare in quita fino ad una prima selletta erbosa che affaccia sul canale successivo. Non scendere il canale in maniera diretta, me leggermente in diagonale, oltrepassare il fondo e continuare a traversare fino ad affacciarsi sul successivo canale. Con la medesima modalità si perde quota traversando altri 3 valloni fino a che appare chiaro che in basso non vi sono che ripidi prati che, scesi più o meno dritto per dritto, riporta al sentier d’andata (1h30’) fin qui; altri 40’ e si giunge in macchina.
In alternativa: dalla cima salire per via intuitiva fino in vetta (2478m, 30') poi per sentiero segnato si scende al rifugio zilioli (2225m) e da lì a al valico di Forca si Presta dove termina sentiero (1536m, 2h30' in tutto. Ora seguire l'asfalto per circa 1.5km a tornare al parcheggio
Roccia: generalmente da buona a ottimi tranne nella parte finale dove talvolta è rotta e mediocre
Chiodatura: a fix da 8mm, talvolta chiodi, soste attrezzate talvolta anche con anelli di calata
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