Al Monte Albino in Campania Alessio Nunziata & Co aprono Bohemian Rhapsody

Da circa sei anni, ogni volta che dall’entroterra dove vivo mi spostavo verso la Costiera Amalfitana attraversando il valico di Chiunzi per andare a scalare, quella parete mi si parava davanti.
E ogni volta mi chiedevo: "Com’è possibile che nessuno abbia mai messo le mani lì?" Impossibile non incrociare con lo sguardo quella roccia e pensare: "Cavolo, vorrei scalarla."
Dopo tanto tempo, un pomeriggio ho deciso di andarci da solo, giusto per dare un’occhiata, capire la fattibilità e scoprire perché mai nessuno avesse piantato un chiodo. Quel giorno ho avuto tutte le risposte.
La roccia è calcarea, con molti massi instabili, scudi e cenge erbose: aprire un itinerario lì è una vera prova di pazienza, tra l’attenzione a dove mettere le mani e la ricerca del passaggio giusto.
Non stupisce che molti climber locali abbiano desistito: in Costiera Amalfitana e dintorni di falesie con roccia spettacolare ne abbiamo, eccome. Eppure, ho deciso che una via andava aperta. Anche se fosse stato un tentativo vano, andava fatto, lo volevo.
Così, insieme al mio amico Luca Marotta, siamo tornati per vedere cosa sarebbe saltato fuori. Quel giorno abbiamo aperto i primi due tiri. Come previsto, il lavoro di pulizia e disgaggio è stato enorme sin dai primi metri, ma niente è riuscito a fermare quel desiderio di uscire in cima alla parete.
Ho aperto la via dal basso, come piace a me, seguendo l’istinto e passando dove mi sembrava più naturale, bello e dove riuscivo senza tirarmi cose addosso. Ho perso il conto di quante volte sono tornato su quella via, ma ogni volta è stata come la prima: divertimento puro. Ed è proprio questo che mi ha spinto a completare gli otto tiri che portano all’uscita dalla parete.
Un grazie di cuore a tutti i miei compagni di cordata: Luca, Chiara, Domenico, Girolamo, Marco, Fabio e Armando. E un ringraziamento speciale a chi mi sostiene da anni: C.A.M.P
- Alessio Nunziata, Palma Campania
Info: www.alessionunziata.it