Traversata dei Becchi della Tribolazione - Becchi della Tribolazione

Bella traversata dei Becchi della Tribolazione nel Vallone di Piantonetto, Parco Nazionale del Gran Paradiso. Quattro vette distinte che formano una elegante ed affilata cresta, a torto poco ripetuta.
Dal Rifugio Pontese percorrere la traccia per il Colle della Losa: attraversare tutto il Pian delle Muande e abbandonare il sentiero prima che inizi a salire verso il Bivacco Carpano rimanendo quindi nel punto più basso del Vallone, attraversare il fiume e prendere la traccia per il Colle della Losa. Dopo l'imbocco del canale detritico che porta al colle della Losa, a quota 3000 m circa, deviare a sinistra tracciando una diagonale ascendente verso un evidente colletto dove attacca la cresta. Il colle è a quota 3152 mt.
ItinerarioAttraversare il primo torrione stando sempre sul lato NE (lato Rif. Pontese), qualche passo di III/IV grado e puntare al colle che sta alla base del Becco Settentrionale. (E' possibile percorrere la cresta affilata del primo torrione e calarsi dalla cima da due cordoni attorno a un masso).
Attaccare il Becco Settentrionale seguendo le evidenti fessure, è possibile percorrere 2 fessure parallele oppure andare per variante più semplice a sinistra e reperire una fessura leggermente diagonale verso sinistra. Mantenersi sempre a sinistra dello spigolo che delimita la cresta fino a raggiungere la fine di un diedro appoggiato con un blocco che chiude il passaggio (vecchio cordone). E' possibile attraversare a sinistra, oppure, passare in un buco tra il masso e la parete (più facile). Dopo il masso si raggiunge la cima dopo pochi metri. Tutto il Becco Settentrionale è facilmente proteggibile e con ottima roccia, Dalla vetta seguire in discesa diagonale verso Sud la cresta affilata, ma appoggiata, che porta al colle dove si attacca il Becco Centrale. Sulla cresta sono presenti Spit che facilitano la discesa e al termine della cresta dove aumenta la pendenza si reperisce facilmente la prima calata da 30 metri (spit e maglia). Da qui andare verso destra sotto un blocco per qualche metro per reperire la seconda calatina su chiodo e nut. Nella sua Bibbia Giancarlo Grassi descrive che l'itinerario più elegante e utilizzato per salire alla sommità del Becco Settentrionale consiste nel seguire integralmente il suo spigolo Nord.
Salire il primo diedro alla base della Punta Pergameni e dopo lo spit attraversare a sinistra sulla prima cengia evidente, traversare facilmente a sinistra e seguire una piccola cengia che porta a uno Spit. Da qui salire dritti su un bel muro con tacche e reperire una fessura (NUT Martellato). Proseguire su terreno facile e sabbioso in diagonale verso destra (spit su grande masso) verso il muro di roccia successivo. Da qui seguire il facile diedro e uscire verso sinistra verso la base del torrione con la caratteristica fessurona / camino. Salire la fessura protetta con 2 chiodi vecchi all'interno e integrabile con uno 0,3, raggiungere quindi la cima della torre. Dalla una prima calata da 30 porta a una placca fessurata, Con un'altra calata è possibile scendere verso destra (faccia rivolta a valle) per raggiungere una cengia che porta con un paio di sali e scendi al colle dove attacca il Becco Meridionale. Come alternativa è possibile scendere a sinistra per reperire delle placche (sconsigliato). La torre con la fessura camino è evitabile traversando e rimanendo a sinistra del torrione (direzione sud); il traverso è su placche facili, ma poco proteggibili e al fondo attraversa un canale con ghiaia e roccia instabile, si raggiunge la parete del Becco Meridionale e si sale verso il colle (verso destra).
Sempre nel suo libro Grassi descrive il metodo per passare la grande fessura, prima con incastro di spalla e gamba e successivamente rovesciati curiosamente con la schiena in fessura.
Il secondo pinnacolo del becco centrale è caratterizzato da un assurdo pinnacolo sulla sommità ed è evitabile. Per la traversata integrale lo si supera con passaggi atletici di IV grado per poi scendere disarrampicando dalla parte opposta con un passetto delicato. (sconsigliato)
Dal colle che precede il Becco Meridionale la salita non ha più le caratteristiche di una cresta, ma è più simile ad una parete quasi verticale e fessurata.
Seguire le fessure leggermente a sinistra del colle per reperire una cengia. Dalla cengia è possibile salire a sinistra seguendo delle larghe fessure (chiodi). alla fine di esse traversare a destra per raggiungere altre placche fessurate che portano alla vetta. E' anche possibile, dopo i primi 30 metri, proseguire verso destra sulla cengia e salire una bella fessura ad incastro più diretta (VI). Sono in tutto circa 100 metri di arrampicata piacevole su ottima roccia che permettono di raggiungere la vetta del Becco Meridionale della Tribolazione.
DiscesaDalla vetta traversare a destra stando sul lato Nord, fino a raggiungere dietro a un masso la sosta di calata dalla via normale con 2 spit, catena e anello di calata. Sono visibili alcune soste delle vie che percorrono la parete sud del Becco Meridionale da non considerare. Sulla normale ci sono calate ogni 30 metri con catena e anello. Per un tratto dove si appiattisce il terreno si cammina seguendo ometti e seguendo la traccia della via normale. per raggiungere in fondo le ultime due calate che portano al Colle dei Becchi (ultima evitabile camminando a destra).
E' possibile evitare alcune calate e camminare o disarrampicare in discesa su tratti di II o III grado.
Materiale1 corda da 60m, 1 serie di Friend fino al 2 (volendo si può utilizzare il 3 e raddoppiare le misure centrali), 3 rinvii e 3 slunghi, nut facoltativi. Ramponi per l'avvicinamento ad inizio stagione in presenza di neve
NoteDislivello totale complessivo circa 1500 metri dal Rifugio Pontese
Dislivello salita in cresta circa 250 metri
Sviluppo della cresta 450/500 metri
Nel luglio 2024 la cresta è stata ripetuta dalla guida alpina Andrea Migliano che ha aggiunto qualche spit lungo la salita e per le calate, modificando leggermente il percorso per evitare il tratto franoso.
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