Platter Giambisi Battisti Farnia - Gran Vernel

Stefano Tononi, Federico Dell’Antone
1 / 6
Platter Giambisi Battisti Farnia: Gran Vernel, Dolomiti
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Gino Battisti, Giuseppe Farnia, Almo Giambisi, Carlo Platter 17 - 19/03/1971
Autore scheda
Stefano Tononi, Federico Dell’Antone
Versante
Nordest
Lunghezza dislivello
Dislivello complessivo di 1600m D+ di cui 900m di parete
Difficoltà
WI 3+ M4 max
Orario
7/11 ore

Percorso



Una parete sicuramente meno complessa della mitica parete nord, la via si svolge però in ambiente totalmente remoto, chiuso tra l'acuminato avancorpo del Vernel e l'impressionante lama di roccia che è la Roda de Mulon; i salti ghiacciati sono entusiasmanti.
Accesso generale
Raggiungere il Passo Fedaia. Accesso
Dal parcheggio della cestovia a passo Fedaia prendere il sentiero 618 ed aggirare Col di bousc sul lato ovest, e circa all'altezza della colata Cometa di Bousc continuare nel vallone in direzione ovest, puntando all'evidente parete triangolare del Sas de la ciaures. Passare sotto la parete spesso su accumuli valanghivi fino ad entrare nella conca delimitata ad est dall'avancorpo del Vernel e a ovest dalla Roda de Mulon. Itinerario
Superare il primo sbarramento roccioso sfruttando alcune bave di ghiaccio sulla destra, con qualche passo di misto. Si accede così al primo nevaio che si supera prima obliquando a sinistra, per poi puntare al primo salto ghiacciato (foto 2). In base all'innevamento il salto può essere più o meno lungo, attualmente 20m con difficoltà di 3+. Il muro ghiacciato spiana (possibile sosta con friend sulla dx) e si accede al secondo nevaio, da percorrere senza via obbligata fino al secondo salto ghiacciato (foto 3), poco più abbattuto del precedente ma con ghiaccio più sottile. Al termine del salto si accede al terzo nevaio, più lungo e ripido dei precedenti. Ignorare la facile via d'uscita che si intravede a destra nell'intaglio tra Roda de Mulon e cresta nord est, procedere invece verso sinistra obliquamente, puntando ad una forcellina che da su un catino della parete est (attenzione cornice enorme) proprio sul vertice di sinistra della base della piramide rocciosa sommitale (foto 4). Da qui si accede ad un canalino (foto 5) che sale prima verticale con qualche passo di misto, per proseguire poi obliquamente verso destra. Il canale termina poi su rocce abbattute e discretamente marce. Da qui alzarsi in verticale in piena esposizione per circa 20m, ma fino ad intercettare una cengia poco accennata che seguita verso destra porta ad aggirare la cresta nord est circa 20m sotto la cima. Da qui su neve seguire fino all'affilatissima vetta (foto 6) l'imbuto formato dalla cresta ovest e da una seconda cresta fin qui non visibile. Discesa
La discesa avviene lungo la via normale. Dalla cima, prendere la cresta che digrada verso sud est. La cresta è affilata e l'esposizione è totale, valutare bene le numerose cornici. Superati in disarrampicata due saltini di III (roccia molto delicata), proseguire lungo la cresta fino ad un ometto, da qui prendere la diramazione di sinistra della cresta e dopo pochi metri si arriva alla prima calata (sosta su spuntone, facilmente sepolto). Effettuare tre calate di circa 50m, ancoraggi sulla sinistra orografica. La quarta calata si trova sulla destra, spuntone facilmente sepolto, 30m fino alla base del colatoio sud est. Si giunge così su piano detritico inclinato, l'ultima calata si trova sulla parete est, 60m, e deposita alla Sforcela de Vernel. Percorrere la forcella fino passare sotto ad un massiccio roccioso posto a metà tra Sforcela de Vernel e Forcella Marmolada, per poi puntare allo spigolo giallo sotto il quale passa il sentiero 606 per la ferrata della cresta ovest. Da qui in base alle condizioni di innevamento e aver portato gli sci o no, rientrare a passo Fedaia. A piedi è consigliato procedere in falso piano verso Col di bousc e scendere per pista al parcheggio. Materiale
Normale da ghiaccio, max 6 viti, di cui un paio corte, qualche friend, chiodi non indispensabili salvo muoversi con sicurezza sul misto poco proteggibile, due mezze da 60.




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Primi salitori
Gino Battisti, Giuseppe Farnia, Almo Giambisi, Carlo Platter 17 - 19/03/1971
Autore scheda
Stefano Tononi, Federico Dell’Antone
Versante
Nordest
Lunghezza dislivello
Dislivello complessivo di 1600m D+ di cui 900m di parete
Difficoltà
WI 3+ M4 max
Orario
7/11 ore

Percorso



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