Effimeri spiragli - Monte Terminillo

Pino Calandrella
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Pino Calandrella sul secondo tiro di 'Effimeri spiragli' al Monte Terminillo, Monti Reatini, Appennino Centrale (Pino Calandrella, Stefano Cascavilla 25/03/2024)
Stefano Cascavilla
Bellezza
Primi salitori
Vlad Almasan, Pino Calandrella, Stefano Cascavilla
Autore scheda
Pino Calandrella
Versante
Nord
Lunghezza dislivello
300m (Disl. Complessivo dalla base del Canale N)
Dislivello salita
155m
Difficoltà
D+/TD-, 60-75°, brevi passi 80°, A.I. 3+
Partenza
Rifugio CAI Angelo Sebastiani

Percorso



Effimeri spiragli sulla nord del Monte Terminillo è una linea che negli anni ha mostrato sempre una buona possibilità di formazione, tanto che meriterà probabilmente di divenire una classica, anche perché valida alternativa della vicina via del canalino nord nella variante con attacco diretto.

Accesso

Dal Rifugio CAI Angelo Sebastiani (1820m.s.l.m.), ove si parcheggia l’auto, si risale in direzione del versante E del Monte Terminillo, sino alla Sella delle Scangive, dalla quale si procede in discesa verso il bacino alla base della parete N. Risalire il Canale N per circa 100m di quota sino ad orientarsi nel Canale 1° maggio, che si risale per circa 50m, puntando alla parete alla sinistra orografica del canale (1h 10min). Si attacca la via al centro della parete, alla base di un evidente canale a cui si accede attraverso una breve paretina verticale.

Itinerario

L1: risalire il pendio in direzione della goulotte, la quale si raggiunge scalando un breve muretto verticale. La presenza di buon ghiaccio (alpine ice) su questo tratto verticale è un ottimo indizio sulle buone condizioni dell’intera via. Risalire la goulotte, adesso più appoggiata, sino a giungere ad un tratto più incassato fra la roccia, ove si può trovare la sosta a dx. Sosta con 2 fix (collegati). Diff. 45-65°, breve muretto 70°-75°. Svil. 20m.

L2: attaccare la placca alla sinistra della sosta, puntano all’evidente diedro sovrastante (fix sulla faccia dx alla base del diedro). L’inclinazione aumenta via, via che si sale, (fix e chiodo a lama, da ribattere, faccia sx) e la colata si riduce di larghezza, prima del ribaltamento fuori dal diedro può essere utile sfruttare la roccia. Superato il diedro, un breve tatto più appoggiato lascia intravedere la restante parte della via costituita da due ulteriori brevi saltini più verticali (1 fx sulle rocce a sx prima del primo salto). Dopo il secondo risalto, che si supera più facilmente a dx, ci ribalta su terreno appoggiato, dal quale si raggiunge la sosta sulle rocce a sx. Sosta: 2fix da collegare; Diff. 65-80°. Svil. 45m.

L3:
dalla sosta risalire l’ampio canale nevoso, puntando ad un’evidente emergenza rocciosa, leggermente sulla destra, che si raggiunge quasi a corde finite. Sosta: 2 fix da collegare; Diff. 45°-55°; Svil. 60m.

L4: Rimontare la sosta a sinistra, scalando il pendio sovrastante, da cui si piega leggermente a dx, andando ad uscire su un’accennata crestina nevosa. Da qui si raggiunge facilmente la cresta che proviene dalla parete nord, poco prima dell’uscita del canale Orsacchiotta, Sosta: da attrezzare su neve; Diff. 40°-55°; Svil. 30m.

Discesa

Dalla vetta si scende per il canale Centrale, lungo il versante E, il quale consente di raggiungere in breve il percorso di avvicinamento, che ripercorso a ritroso consente di raggiungere facilmente il Rifugio Sebastiani. (45min). 

Materiale

N.T.A., 3-4 fittoni corti, 1 corpo morto, 2-3 viti da ghiaccio corte, set friend medio-piccoli, 2-3 chiodi a lama.

Note

Prima salita: 25 marzo 2024 Pino Calandrella con Stefano Cascavilla. 23 marzo 2024 Pino Calandrella con Vlad Almasan (solo 1° tiro e parte del 2° tiro)





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Primi salitori
Vlad Almasan, Pino Calandrella, Stefano Cascavilla
Autore scheda
Pino Calandrella
Versante
Nord
Lunghezza dislivello
300m (Disl. Complessivo dalla base del Canale N)
Dislivello salita
155m
Difficoltà
D+/TD-, 60-75°, brevi passi 80°, A.I. 3+
Partenza
Rifugio CAI Angelo Sebastiani

Percorso



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