Dei diedri - Cima Cason di Formin

Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
M. Da Pozzo, A. Menardi, 20/5/1992
Autore scheda
Planetmountain
Versante
Nord Ovest
Lunghezza dislivello
300m
Difficoltà
5+

Percorso



La via ha come direttrice due bei diedri che incidono la parete a destra dell’itinerario precedente. Il primo è rivolto a sud e si alza dalla base per 80 metri; il secondo è rivolto a nord ed è lungo 40m, più tozzo del precedente si trova a circa due terzi di altezza. Le soste e le lunghezze sono discretamente chiodate, ci sono inoltre molte possibilità di proteggersi su clessidre e fessure. L'uscita si effettua dalla cengia (dove arriva anche la via Dallago) verso destra per poi salire il camino canale con masso incastrato (5).
Accesso generale
Il Passo Giau si raggiunge facilmente da Cortina d’Ampezzo, soluzione ideale per chi proviene dall’autostrada A27. Oppure può essere raggiunto dal versante opposto, salendo da Caprile, per chi proviene dall’Agordino. Accesso
Sulla strada che da Cortina sale al Passo Giau, si parcheggia in località Rucurto, dove inizia il sentiero n° 437 per il rifugio Palmieri (indicazioni). Lungo quest’ultimo si sale fino al bivio col sentiero n°435 per la Val Formin, che si segue fino ad una zona pianeggiante sotto la parete (circa un’ora di avvicinamento). Per ghiaie si punta alla fessura - camino, posta sulla verticale del grande diedro. La via sale la parete a destra del diedro Dallago. Discesa
La parte terminale della via e la discesa sono quindi in comune con Diedro Dallago. Usciti dal diedro si sale e si traversa verso destra fino ad un canale chiuso da un masso incastrato che si che si supera lungo una difficile paretina (5). Sul versante opposto si scende in direzione del laghetto ‘da Lago’ fino ai pendii erbosi sottostanti. Da qui verso sinistra ad una forcella che immette in un canalone scendendo il quale si giunge in breve la base della via. Materiale
In via si trovano pochi chiodi quindi potranno essere utili chiodi e martello.




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19/06/2007 Piero Pagliani
Valutazione alta per via dello spettacolare diedro iniziale. Mi ricordo anche qualche bel tratto di aperta parete. Chiodi q. b. ma qua e là entrano bene anche le protezioni veloci.Consigliabile. Il ritorno veloce è possibile ma consiglio sempre una sosta al Palmieri.
24/08/2004 stefano
molto bella peccato sia breve (più di quello che sembra dalla relazione). Pochi chiodi ma molto proteggibile, le soste ci sono tutte roccia ottima. Io l'ho trovata logica e mai banale fino alla sesta sosta. ottima se si deve essere a casa presto o evitare i soliti temporali pomeridiani. Attacco 100 m a dx della Dalago, il diedro di attacco non si vede finchè non si aggira il suo spigolo in quanto rivvolto a w
13/07/2004 ROBERTO ROBERTO
MOLTO BELLI E COSTANTI I PRIMI DUE TIRI NEL DIEDRO E BEN PROTEGGIBILI INTEGRANDO GLI SCARSI CHIODI CON DADI E FRIENDS. IL RESTO DELLA VIA E' DISCONTINUA PERO' ,TRANNE GLI ULTIMI TIRI,SEMPRE SU ROCCIA BUONA. LUNGO LA VIA SI TROVANO POCHI CHIODI DI PASSAGGIO, MA NON CI SONO PROBLEMI NEL SEGUIRE L' ITINERARIO. CONSIGLIO DI PORTARSI DIETRO DADI E FRIENDS MEDIO-GRANDI PER LE NUMEROSE FESSURE CHE NON SI PRESTANO MOLTO AI CHIODI.
08/07/2004 max
una bella via,sopratutto nella prima parte.I due tiri in diedro ci hanno entusiasmato non poco,sopratutto per l'esposizione.A mio avviso ,nel complesso,la valutazione dei gradi è onesta anche se darei qualcosina in più al primo tiro.Attenzione ai sassi in uscita!