Falesia del Cateissard

Italia>Piemonte>Bussoleno
Andrea Giorda
Bellezza
Settori
Difficoltà
6b+ - 8a+
Altezza
40m
Numero vie
10
Tipo roccia
Calcare
Esposizione
Sud
Corda
80m


Rispetto quanto già pubblicato, comunichiamo i nuovi settori e alcuni gradi rivisti grazie alla frequentazione e al parere di molti. In ogni caso, in loco, alla base dei tiri vi è sempre la targhetta aggiornata Se si considera la lunghezza dei tiri è forse già oggi la falesia più estesa della valle di Susa, un’ importante realtà..

Riassumendo, la Falesia del Cateissard si compone ora di cinque settori, dall’alto in basso troviamo Il Neverending Wall ormai molto noto per i suoi tiri lunghi e spettacolari dal 6b+ all’8a+, Falchi Penne e Croci un settore sospeso su una cengia che ricorda le pareti dolomitiche, con muri e piccoli strapiombi dal 6c al 7b+, quindi, nella parte più bassa e calda della parete Profondo Rosso left wall dal 6a+ al 7b e infine i due settori nuovi Profondo Rosso Righ Wall dal 7a+ al 7c ed Ecole d’Escalade, tiri brevi e boulderosi dal 6b al 7b+, particolarmente invernali.

I monotiri sono stati accuratamente ripuliti, ma sono nuovi e dunque va posta la dovuta attenzione, il casco è d’obbligo in particolare per chi assicura. Consigliata la corda da 80 metri e 24 rinvii per i tiri lunghi.

La tipologia della roccia e dell’arrampicata è molto varia, si va dalle classiche tacche stile Striature nere, a buchi, piccoli strapiombi e roccia ruvida molto aderente. La zona è molto calda, è un’oasi xerotermica, esposta a Sud. Il periodo per scalare sono l’inverno e le mezze stagioni, il sole arriva presto e dura molto a lungo.

Anche dopo grandi piogge la parete tende a rimanere in gran parte asciutta. Nella stagione fredda, se non in casi eccezionali, la strada che porta a Case Trucco grazie all’esposizione è sgombra da neve. Evitare giornate di vento, può essere molto fastidioso. La chiodatura dei monotiri è ravvicinata, spesso azzerabile e la pulizia è più accurata, le vie esistenti hanno pulizia più sommaria e chiodatura più esigente spesso obbligatoria.

NEVERENDING WALL Il Neverending Wall, il muro infinito, è una sezione bassa della parete sud del Cateissard a circa 1000m di altitudine e rappresenta per tipologia una novità per la Val di Susa. Esistevano da tempo vie lunghe, ora sono stati tracciati 10 monotiri che sfruttano l’altezza e la particolare conformazione della parete, quasi priva di cenge e riposi. I tiri vanno dai 30 ai 40 metri. Le difficoltà partono dal 6b+ fino all’8a+. Consigliata la corda da 80 metri e 24 rinvii.

Il sito è adatto a chi ha dimestichezza con vie alpinistiche di media, alta difficoltà. L’arrampicata è tecnica e di resistenza. La roccia è un calcare a tacche molto aderente. L’ambiente è di grande bellezza e in piccolo ricorda le grandi pareti delle Dolomiti.

I monotiri sono stati accuratamente ripuliti ma sono nuovi e dunque va posta la dovuta attenzione, il casco è d’obbligo. Le vie sono interamente naturali, in rari casi un po’ di fissante è stato usato per consolidare prese esistenti.
Accesso
Si raggiunge Bussoleno per la statale che porta a Susa o più velocemente con l’autostrada del Frejus uscendo a Chianocco. Da Bussoleno si oltrepassa la ferrovia e si prende la strada che va a Falcemagna, prima asfaltata poi sterrata. Prima di arrivare a Falcemagna si prende a sinistra la deviazione per case Trucco e si lascia l’auto. Attenzione! C’è pochissimo posto, parcheggiare lasciando la possibilità di invertire la marcia. Da qui con un sentiero in falso piano, molto panoramico, si risale la valle e si arriva ad un cippo tondo con indicazioni delle vette, si risale quindi il sentiero del Cateissard fino ad un ometto da dove si scende in breve alla parete. 30 minuti dall’auto.

Accesso Profondo Rosso – Left Wall: dal cippo per Profondo Rosso conviene proseguire in piano e si prende un sentiero che taglia a mezza costa il versante ovest, più veloce e meno faticoso. In caso di neve potrebbe non essere agibile e quindi dal cippo si risale il sentiero del Cateissard verso la vetta fino ad un ometto da dove si scende in breve alla parete. 30 minuti dall’auto.

Accesso Falchi Penne e Croci: Dal cippo per Falchi Penne e Croci conviene proseguire in piano e si prende un sentiero che taglia a mezza costa il versante ovest , più veloce e meno faticoso. In caso di neve potrebbe non essere agibile e quindi dal cippo si risale il sentiero del Cateissard verso la vetta fino ad un ometto da dove si scende in breve alla parete. 30 minuti dall’auto. Arrampicata
L’arrampicata è tecnica e di resistenza. La roccia è un calcare a tacche molto aderente. Note
LA STORIA E IL PROGETTO NEVERENDING WALL

Una via marginale già esisteva sulla parete, ma è solo nel 1974 che Danilo Galante e Giancarlo Grassi riscoprono questo posto magico e tracciano la Via del Risveglio. Il nome e lo stile richiamano i valori del Nuovo Mattino, movimento teorizzato da Giampiero Motti proprio in quegli anni.

Esiste un legame stretto tra la Val di Susa e la Valle dell’Orco. Grassi valsusino scoprì il Sergent e Danilo Galante era un giovane di Bussoleno. Danilo era visionario e dissacratore, rivoluzionò l’arrampicata in Piemonte con vie come La Fessura della Disperazione al Sergent. Da un falegname di queste parti si era fatto scolpire speciali cunei in legno da incastrare nei tratti off-width. Che dire poi di G. Beuchod, autore di grandi vie in Valle dell’Orco, che qui tentò una via nuova e realizzò la prima libera del Risveglio.

Dopo un periodo di oblio, un immenso lavoro di grande pregio fecero poi negli anni 90 Gabriele Bar e Claudio Bernardi, tracciando sul Cateissard vie difficili e di notevole intuizione. Fabrizio Droetto liberò in seguito il primo 8a della parete su Nic Davi Luc.

Nel 2014 Marco Croce, Andrea Giorda e Fabrizio Pennicino (Penna) chiodano il primo monotiro Roka e Moka. Nel 2015 Giorda libera Roka e Moka e, in parte da solo e in parte aiutato da numerosi amici, riprende il progetto di falesia, denominandolo Neverending Wall, terminato a gennaio 2016 con Perseverare è umano.

Il progetto Neverending Wall promuove l’arrampicata in Val di Susa privilegiando l’arrampicata naturale, solo in rari casi si è usato del fissante per consolidare prese già esistenti. Con questo progetto si è data la possibilità a giovani come Fabio Ventre, di 19 anni, di fare esperienza chiodando e liberando Giovani Talenti e a giovani locali affermati di lasciare il segno; in particolare Carlo Giuliberti, che ha tracciato e liberato Cateiss Hard 8a+ e Federica Mingolla che ha liberato Perseverare è umano 8a, tracciata da A. Giorda. Entrambi i tiri dai 35 ai 40 metri sono totalmente naturali!

Un grande grazie a Maurizio Oviglia per i preziosi consigli e per la linea Autobiographie, e al più vecchio l’indomito Ugo Manera, che a 76 anni è stato di grande supporto su Troppo vecchio per morire. Aldo Tirabeni, uno dei chiodatori della falesia di Bosco in valle dell’Orco, è stato di aiuto determinante nell’immenso lavoro di sistemazione e pulizia, pratica non meno preziosa della chiodatura. Mario Ogliengo, vecchio amico che vanta molte vie in bassa Val di Susa, è tornato da Chamonix contribuendo alla scoperta di un nuovo settore in preparazione. Marco Croce, scalatore e abilissimo artigiano, ha realizzato con passione la bacheca monumentale e le targhette in legno. Grazie ancora a Giorgio Barilani, Andrea Barone e a Fabrizio Ferrari che mi ha suggerito l’idea e in particolare a Franco Salino che con gli anni non perde la classe e la passione per l’arrampicata e per il Cateissard. Il suo incoraggiamento e sostegno sono stai preziosi nei momenti più difficili.

Grazie per corde e vecchi rinvii da lavoro regalati da amici che hanno creduto in questo progetto: S. Cerutti, M. Filippa, G. Costanzo, F.Ferrari, L. Frola, R. Megna, M. Raymondi e F. Salino.

Andrea Giorda, gennaio 2016

Materiale
Casco, doppia serie di rinvii, corda da 80 metri.



Settori

Neverending Wall
I monotiri nuovi. Servono casco, doppia serie di rinvii, corda da 80 metri. Vie lunghe esistenti: A La luna dell’altipiano. B Il Risveglio. C Tuono. D L’ultimo grande volo. E Il perdono di satana. F Nic Davi Luc
Le vie
Nome Altezza Bellezza Difficoltà
1 Papito 30m 7a
Un po' alpinistica, stare sulla linea degli spit.
2 Giovani Talenti 38m 7b+
Continuità, tacche e piccoli bombamenti.
3 Autobiographie 38m 7c
Continuità, tacche, ristabilimenti, uscita insidiosa.
4 Troppo vecchio per morire 38m 7c
Due boulder selezionano i pretendenti.
5 Perseverare è umano 40m 8a
Inizio tranquillo, poi trenta metri duri che terminano su uno spettacolare muro bianco
6 Cateiss Hard 35m 8a+
Partenza non banale e poi dieci metri decisivi e strapiombanti.
7 Roka e Moka 36m 7b
Il tiro della riscoperta, trofeo ambito, continuità con passi duri finali.
8 Il Bischero 30m 6b+
Il classico warm up
9 Phuc 35m 7a
Il tiro più ripetuto, continuità e passo non banale a vista.
10 Mamma Sa 35m 7a+
Continuità su tacche e un boulder selettivo che richiede decisione
Profondo Rosso – Left Wall
Su questa parete Franco Salino e Gabriele Bar, intorno all’anno 2000 iniziarono a tracciare una via che rimase abbozzata e poi abbandonata. Nel 2015 Salino e Andrea Giorda, calandosi dall’alto piazzarono la prima corda fissa ponendo le basi per la riscoperta di questa parete. Giorda e Aldo Tirabeni hanno chiodato e liberato tutti i tiri attuali, tranne Tiro Mancino chiodato e liberato da Federica Mingolla. Finalmente Libero è stato chiodato dal basso da Giorda in solitaria. Centoventi è la via simbolo del Left wall, il numero è la somma delle età di Giorda e Tirabeni.
Casco obbligatorio! E mai sotto la linea di chi scala.
Le vie da sinistra a destra.
Le vie
Nome Altezza Bellezza Difficoltà
1 Ultimi colpi 25m 6a+
2 Sgrado 25m 6a+
3 L’attimo fuggente 18m 6b
4 Finalmente Libero 38m 6c+
Andrea Giorda
5 Vai Giordino 20m 6c
Andrea Giorda
6 Tiro mancino 22m 7a
Chiodato e liberato da Federica Mingolla
7 Falta la gasolina 24m 7a+
Andrea Giorda
8 Il Ciaparat 26m 7a
Andrea Giorda
9 All’ultimo respiro 28m 7b
Andrea Giorda
10 Centoventi 32m 7a+
Andrea Giorda
Falchi Penne e Croci
Nella primavera/estate 2016 Marco Croce aiutato da Fabrizio Pennicino detto «Penna» ha ideato, disgaggiato e chiodato questa bella falesia sospesa che ricorda un tratto di parete dolomitica, i tiri iniziano da una cengia a 50 metri di altezza. Ogni lunghezza ha la sua sosta di partenza e la piccola ferrata permette di arrivare assicurati alla base dei tiri. Il luogo è alpinistico o comunque per falesisti esperti, abituati a muoversi in parete sempre assicurati con una longe.
Casco obbligatorio! E mai sotto la linea di chi scala.
Le vie da sinistra a destra.
Le vie
Nome Altezza Bellezza Difficoltà
1 Falcon flight 25m 7b
Liberata da Carlo Giuliberti
2 Innominata 20m 7a
Liberata da Andrea Giorda
3 Duran Duran 20m 6c
Liberata da Andrea Giorda
4 Lorenzo 28m 7a+
Liberata da Carlo Giuliberti
5 Penne e croci 25m 7a+
Liberata da Andrea Giorda
6 Fata Morgana 24m 7b
Liberata da Andrea Giorda
7 Ceres 28m 7b+
Liberata da Carlo Giuliberti
Ecole d'escalade
Le vie d'arrampicata. Settore chiodato da Andrea Giorda e Aldo Tirabeni
Le vie
Nome Altezza Bellezza Difficoltà
1 Sospeso 15 m 6c+
Prima libera: Andrea Giorda
2 Rimandato a settembre 15 m 7a+
Prima libera: Gino Forlani
3 Il Bastone 15 m 7b+
Prima libera: Fabrizio Ferrari
4 Inchiostro 15 m 7b
Prima libera: Alessandro Masiero
5 Il Secchione 15 m 6b+
6 Prima Mignin 15 m 6b
Profondo Rosso – Right Wall
Le vie d'arrampicata. Settore chiodato da Andrea Giorda
Le vie
Nome Altezza Bellezza Difficoltà
1 Il Tromba 25 m 7a+
Gino Forlani
2 Tony Lov 35 m 7a+
Fabrizio Ferrari
3 Margherita 35 m 7b
Andrea Giorda
4 L’Arabo 35 m 7b
Andrea Giorda
5 Gatto di piombo 35 m 7c
Andrea Giorda
Cateisstrong
Dopo Cateissard (Hard) e Cateissoft è arrivato a completare l’opera il settore Cateisstrong. Carlo Giuliberti e Piergiorgio Lotito hanno chiodato lo spettacolare strapiombo del Cateissard. Sono nati quattro tiri assolutamente naturali, che vanno dal 7c+ all’8b. Un bel regalo per la Valle e non solo. Un bel regalo per la Valle e non solo. La parete è facilmente individuabile a fianco dell’ormai noto Neverending Wall, una corda fissa aiuta a superare i pochi metri di zoccolo. Le prime due vie partendo da sin si raggiungono con un'unica traccia su placca per poi dividersi sotto lo strapiombo e sono La fine dei Soldi e La fine dei Saldi. La seconda coppia di vie più a destra partono anch’esse da un'unica traccia e sono Il sindaco di Cateissard e Ubi opes, ibi amici. I primi tre tiri sono stati chiodati e liberati da Carlo Giuliberti, il quarto tiro chiodato da Piergiorgio Lotito ed è stato liberato da Luca Camanni. La chiodatura è tranquilla, usare una corda da 70 metri meglio ancora da 80 così si può assicurare, volendo, stando alla base e non sulla cengia. Il casco, come in tutte le falesie nuove, almeno per chi assicura è fortemente consigliato. Accesso: da Case Trucco come poco prima di arrivare al Neverending Wall si trova evidente il grande strapiombo
Le vie
Nome Altezza Bellezza Difficoltà
1 La fine dei Soldi 27m 8b
2 La fine dei Saldi 27m 8a+
3 Il sindaco di Cateissard 30m 7c+
4 Ubi opes, ibi amici 30m 8a





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Difficoltà
6b+ - 8a+
Altezza
40m
Numero vie
10
Tipo roccia
Calcare
Esposizione
Sud
Corda
80m


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