Via degli Allievi - Cimon della Pala

Giuseppe Vidoni
1 / 8
Via degli Allievi: Cimon della Pala, Pale di San Martino, Dolomiti
Planetmountain
Bellezza
Primi salitori
Gabriele Colomba, Giuseppe Vidoni 24/02/2019
Autore scheda
Giuseppe Vidoni
Versante
Nord
Lunghezza dislivello
700 m
Quota
3185 m
Difficoltà
TD+, AI5, M4

Percorso



Via alpinistica sulla parete Nord del Cimon della Pala. Si tratta in tutta probabilità di una nuova salita, di cui l’uscita ricalca la via dello Spigolo Nord-ovest.
Accesso generale
La località di partenza è Passo Rolle, raggiungibile dalla Val di Fiemme, da San Martino di Castrozza o da Falcade transitando prima per il Passo Valles. Una volta sul posto parcheggiare l'auto nel curvone poco sotto alla caserma della Guardia di Finanza. Accesso
Dal curvone parte una strada forestale in direzione Capanna Cervino/ Baita Segantini, superare la prima e poco prima di giungere alla Segantini tenere la destra fino a raggiungere una crestina che va traversata in direzione della parete nordovest del Cimon della Pala. Continuare il traverso sotto alla parete mantenendo la quota fino all'anfiteatro del Ghiacciaio del Travignolo, quindi salirlo fino a intravedere l'evidente canalino di partenza preceduto da una rampa di neve, a quota 2450mt circa. Itinerario
Risalire la rampa nevosa fino all'inizio del canale, le pendenze iniziano ad aumentare portando in breve alle prime difficoltà. Si supera la prima balza nevosa di circa 10 metri caratterizzata da una prima parte a 70° e gli ultimi metri verticali ( AI3) possibilità di sosta sulle rocce ai lati.

Proseguire sul canale fino a raggiungere una seconda balza con difficoltà leggermente superiori ( AI4) anche qui è possibile proteggersi su roccia, proseguire lungo il canalino che inizierà a restringersi presentando difficoltà contenute, fino a giungere ad un apparente sbarramento sotto ad una roccia, uscire quindi sulla destra su alcuni metri di divertente ghieccio e neve ( AI3).

Si raggiunge così un primo piccolo nevaio, da qui è evidente sopra di noi la colata di ghiaccio alla quale bisogna puntare, ossia la prima lunghezza di corda vera e propria, raggiunta la base è possibile utilizzare per la sosta un chiodo lasciato in loco sul lato sinistro, salire quindi la colata (AI4, 60m) fino ad un masso sulla sinistra dove si può sostare possibile sostare.

Si ha ora raggiunto il primo grosso nevaio evidente dalle foto, si risale quindi lo stesso per un pendio di neve (55°) fino a raggiungere una parete di roccia caratterizzata da alcune colate che ne permettono il superamento, la colata da noi salita è quella più a destra ( chiodo alla base sulla sinistra) l'arrampicata consiste in una bella lunghezza di corda su ghiaccio, neve pressata e qualche semplice passaggio di misto, ma è da segnalare che il tiro presenta un po' di difficoltà nella protezione ( 60m AI5) presente un chiodo a 2/3 della lunghezza dove è consigliabile tenere la sinistra, per uscire evitando l'assottigliamento della colata nella verticale.

Si giunge ora al nevaio principale della parete che viene seguito, tenendo la destra, su rampe di neve fino a 60° in modo da superare una seconda banca di roccia che vi sbarra la strada. Da qui dovrebbe essere in vista la cresta sommitale divisa grazie ad un intaglio a V dall'evidente torrione sulla destra. Prendere l'intaglio come riferimento e continuare a salire il nevaio fino al suo termine, qui l'aumento della verticalità e il sempre maggior affiorare di rocce rendono consigliabili alcuni tiri di corda, senza passaggi obbligati, seguendo le varie colate che, grazie anche a qualche passaggino su roccia, permettono di giungere sotto alla verticale parete della cresta sommitale (90m AI3+,M4). Segue quindi un lungo traverso verso sinistra di circa 100 metri (dipende da quale linea si ha scelto in precedenza) su un pendio nevoso fino ai 60°, che permette di raggiungere un canalino caratterizzato nella sua sommità da un grosso foro, risalirlo con alcuni passaggi su roccia anche marcia ma di difficoltà contenute ( III°) che in breve portano all'uscita sull'affilata cresta, la stessa andrà seguita sulla sinistra con alcuni passaggi aerei che in poco tempo permetteranno di raggiungere la cima. Discesa
La discesa si svolge lungo la via Normale grazie alle varie doppie attrezzate, una volta arrivati al Bivacco Fiamme Gialle scendere e imboccare il canale del Travignolo, dove, in base all'innevamento, potrebbe essere necessaria un altra doppia per superare il masso a 2/3. Materiale
Normale dotatazione da alpinismo e ghiaccio. Indispensabili i chiodi + protezioni veloci Note
Prima ripetizione: Paolo Baroldi, Davide Iacchini





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Bellezza
Primi salitori
Gabriele Colomba, Giuseppe Vidoni 24/02/2019
Autore scheda
Giuseppe Vidoni
Versante
Nord
Lunghezza dislivello
700 m
Quota
3185 m
Difficoltà
TD+, AI5, M4

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