Jacopo Larcher chiude La Rambla a Siurana / Intervista

Intervista al climber Jacopo Larcher dopo la sua ripetizione della mitica via d'arrampicata sportiva La Rambla 9a+ a Siurana in Spagna.
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Jacopo Larcher sale La Rambla a Siurana, Spagna
François Lebeau

Ebbene si. Dopo la velocissima ripetizione di La Rambla da parte di Stefano Ghisolfi lunedì scorso, il giorno seguente un altro italiano è riuscito a salire questi mitici 40m nella falesia di Siurana in Spagna. Si tratta del 27enne sudtirolese Jacopo Larcher che, togliendosi l’abituale veste di climber delle big wall e dell'arrampicata trad, ha tenuto duro per alcune settimana e ha chiuso la via all’ultimo giro dell’ultimo giorno a disposizione. Aperta da Alexander Huber nel 1994 poi prolungata da Ramón Julián Puigblanque nel 2003, La Rambla è ora la rotpunkt più difficile di sempre per Larcher che completa in maniera assolutamente perfetta un viaggio a Siurana, dove la sua compagna di vita e di cordata Barbara Zangerl aveva ripetuta Chikane, la sua prima via di 8c+.

Ultimo giro, ultimo giorno… C’hai creduto fino alla fine Jacopo!
Hihi! Chi mi conosce sa che faccio tutto all’ultimo minuto! Scherzi a parte... continuavo a cadere in cima abbastanza fresco, perché non riuscivo a centrare il famoso bidito: era diventato quasi un blocco mentale. Mi sentivo molto vicino a farla, quindi non volevo, non potevo mollare! Per fortuna al penultimo giro ho trovato un metodo più sicuro per risolvere quel passo, che mi ha permesso di fare l’ultimo tentativo con più tranquillità. E’ sempre bello riuscire a salire il proprio progetto, ma riuscirci proprio all’ultimo minuto è un’emozione ancora più forte.

La Rambla è il tuo primo 9a+. E che 9a+! Come mai questa via in particolare, distante da casa vostra a Bludenz in Austria?
Sinceramente non era niente di premeditato. Era da due anni che non facevamo un viaggio per scalare semplicemente in falesia, quindi abbiamo deciso di andare un mese in Spagna; eravamo indecisi tra diverse destinazioni, ma alla fine siamo finiti nella "classica" Siurana. Avevo già scalato molto in quella zona, ma non avevo mai provato La Rambla, quindi mi sono riproposto di darci un’occhiata. È una via storica, che ho sempre guardato con molto rispetto: non avrei mai pensato di poterla salire un giorno. Ma visto che sono riuscito a salire abbastanza velocemente le altre vie che volevo provare, ho iniziato a tentarla seriamente… e con mia grande sorpresa ho avuto subito delle buone sensazioni sulla via.

Hai iniziato a provarla, poi si è bagnata, no?
Questa volta abbiamo avuto super fortuna con il meteo! Ha piovuto solamente un giorno e la via è restata bagnata per pochi giorni. I problemi principali erano la pelle ed il caldo. Mi sono aperto un polpastrello e, non riusciendo a fare un singolo con il dito nastrato, mi sono dedicato ad altre vie per un paio di giorni. La settimana scorsa non c’era vento ed era molto umido, quindi si poteva provare la via solamente la mattina presto o la sera tardi; visto che è molto lunga, ed eravamo in 5 a provarla, non riuscivo a fare più di uno/due tentativi al giorno.

Poi l’ha fatta Stefano Ghisolfi…
Sinceramente, quando ho visto Stefano salire la via così velocemente… beh, mi sono sentito un po' "vecchio"! È stato veramente impressionante. Ho cercato di non pensarci troppo. A dire il vero il penultimo giorno ero molto stressato, perché volevo assolutamente fare la via prima di dover rientrare. Ma l'ultimo giorno ero stranamente molto tranquillo. Avevo voglia di scalare, senza pressione, godendomi semplicemente i movimenti. Ho visualizzato i passaggi nella mente e poi sono partito, senza pensare od esitare. E quando sono arrivato all'ultimo riposo ero tranquillo, avevo dimenticato che fosse l'ultima possibilità per farla prima di dover ripartire, ero "entrato" nel puro piacere delle scalata.

Cosa rappresenta?
E’ difficile dire cosa rappresenti per me questa salita; mi piace vederla come un’altra tessera del "puzzle della mia scalata". Anche se ormai vedo l’arrampicata sportiva più come un allenamento per i miei progetti trad e per le grandi pareti, mi ha fatto molto piacere vedere che sono ancora in grado di spingere i mio "limite" in falesia un po’ più in là.

Il tuo successo corona un viaggio super, anche Babsi ha chiuso la sua via!
Si, è stato veramente un viaggio super. Babsi è riuscita a salire Chicane (8c+) e Bonobo, il suo primo 8b a-vista! E’ dura starle dietro ;-)

Avete visto anche Margo Hayes provare la via, il giorno prima della storica prima femminile di una via di 9a+. Che impressione ti ha fatto?
Abbiamo avuto la fortuna, ed il piacere, di vedere un suo tentativo sulla via. Mi ha impressionato molto per la sua calma e determinazione. Mentre scalava si riusciva a capire quanto volesse realmente salire quella via. E’ una ragazza gentilissima, che riesce a trasmettere la sua energia positiva alle persone che ha attorno; è una bellissima immagine per il nostro "sport"!

Big wall, trad, vie sportive. Se ti fermi un attimo Jacopo: dove ti sta portando la tua scalata?
Per me è importantissimo vivere l’arrampicata in tutte le sue forme: è il modo migliore per restare sempre motivato. Mi piace cercare di spingere il mio limite in ogni disciplina, con l’obiettivo di farle combaciare tutte un giorno. Il mio sogno sarebbe trovare una big wall in una zona remota della terra, che racchiuda ed incorpori i limiti di tutte le varie discipline a cui mi sto dedicando. Una via con le difficoltà de La Rambla e con le protezioni di Rhapsody… ma lunga 1000 metri! Probabilmente resterà un sogno… ma la speranza è l’ultima a morire, giusto?!

LE VIE SALITE
Barbara Zangerl:
Chicane 8c+, El mon de Sofia 8b+, projecto Moro 8b+, Bonobo 8b o.s., flash Enemigo 8a+ os, Negocie 8b, Final de la rambla 8a/+ flash
Jacopo Larcher: La Rambla 9a+, A Muerte 8c+/9a, Chicane 8c+, L'odi Social 8c+ (dopo la rottura di una presa), El Rastro 8c+, El Membre 8c, Migranya Profunda 8b+, Negocie 8b flash, Cronica 8b o.s.





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