Codoleddu, chiusura area di boulder in Sardegna
Giorgio Tagliasacchi segnala la chiusura della nuova area boulder Codoleddu in Sardegna.

La bella zona di boulder Codoleddu in Sardegna, putroppo da ieri chiusa all'arrampicata.
Una nuova area boulder in Sardegna: troppo bello per essere vero. Infatti, oggi arriva la doccia fredda: Codoleddu, presentata su queste pagine in aprile è stata chiusa per volontà dei proprietari del terreno che non vogliono più che si faccia bouldering. Giorgio Tagliasacchi , uno dei locals, ci racconta come e perchè è successo.
"Ieri 21 giugno 2011, alle ore 15 ricevo una telefonata. E’ il Comandate della stazione della Forestale di Sinnai che mi informa che i proprietari del terreno dove c’è l’area di Codoleddu sono indisponibili ad un incontro e che assolutamente non vogliono che più si faccia “la nostra attività”. Il Comandante conclude che eventualmente ci darà una mano per tentare di riprendere il discorso il prossimo autunno…
I Forestali erano stati chiamati in causa proprio dai proprietari che avendo visto su internet le varie info e foto si erano “allarmati”. Il che è anche capibile dato che quello che facciamo noi non è immediatamente recepibile, ad esempio, quanto una battuta di caccia!
Comunque, a seguito della segnalazione vengo convocato dai forestali dove spiego la nostra attività e la nostra assoluta buona fede. Il Comandante si dice fiducioso e si propone quale mediatore affinchè si chiarisca il tutto con i proprietari e si trovi una soluzione condivisa.
Ieri la telefonata che mette la parola fine ad un’area bellissima sulla quale avevo fortemente investito tempo, denaro ed energie convinto com’ero dell’alto livello e potenziale del posto.
Mi rimane una grande amarezza che difficilmente andrà via presto. La nostra “comunità” oggi è più povera."
Giorgio Tagliasacchi
"Ieri 21 giugno 2011, alle ore 15 ricevo una telefonata. E’ il Comandate della stazione della Forestale di Sinnai che mi informa che i proprietari del terreno dove c’è l’area di Codoleddu sono indisponibili ad un incontro e che assolutamente non vogliono che più si faccia “la nostra attività”. Il Comandante conclude che eventualmente ci darà una mano per tentare di riprendere il discorso il prossimo autunno…
I Forestali erano stati chiamati in causa proprio dai proprietari che avendo visto su internet le varie info e foto si erano “allarmati”. Il che è anche capibile dato che quello che facciamo noi non è immediatamente recepibile, ad esempio, quanto una battuta di caccia!
Comunque, a seguito della segnalazione vengo convocato dai forestali dove spiego la nostra attività e la nostra assoluta buona fede. Il Comandante si dice fiducioso e si propone quale mediatore affinchè si chiarisca il tutto con i proprietari e si trovi una soluzione condivisa.
Ieri la telefonata che mette la parola fine ad un’area bellissima sulla quale avevo fortemente investito tempo, denaro ed energie convinto com’ero dell’alto livello e potenziale del posto.
Mi rimane una grande amarezza che difficilmente andrà via presto. La nostra “comunità” oggi è più povera."
Giorgio Tagliasacchi
Note:
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