Annot, paradiso dell'arrampicata in fessura, e non solo! Di Maurizio Oviglia

Maurizio Oviglia presenta Annot in Provenza, Francia, diventata negli ultimi anni una delle falesie più famose in tutta Europa per l'arrampicata trad in fessura.
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Andrea Giorda sulla bellissima L'Arche, sulla guida indicata come la via più fotogenica di Annot.
Maurizio Oviglia

Sapevate che Annot, una piccola cittadina di Provenza, a metà strada tra Nizza ed il Verdon, è diventata uno dei centri europei più rinomati della scalata in fessura? Già famosa per le sue vie di arrampicata sportiva sul grès e, ovviamente, per i suoi blocchi che spesso fanno pensare ad una piccola Fontainebleau del sud, ad Annot mancava solo il trad a completare l’offerta! Forse, pensando al trad, ed in particolare alla scalata in fessura in terra di Francia, tutti avrebbero ritenuto più adatte le Aiguille di Chamonix che la Provenza. Invece... il grès a volte fa scherzi strani e, proprio ciò che fino a 10 anni fa appariva agli occhi dei francesi poco "sportivo" e quindi non degno di fittonatura, oggi si è rivelato un piccolo Utah in miniatura, con tanto di roccia gialla e rossa ad accendere la fantasia senza bisogno di varcare l’oceano. Il tutto, poi, ancor più interessante proprio perché non attrezzato, adatto quindi ad essere protetto con i friend.

La versione trad di Annot è merito principalmente di Lionel Catsoyannis e Antoine Barbier. A loro va il ringraziamento per le decine di fessure pulite e spazzolate (il gres non fa male alle mani ma non è certo granito, necessita di pulizia e preparazione prima di essere salito senza sbriciolarsi al nostro passaggio) che rendono questo sito unico in Francia e una tappa obbligatoria per tutti gli amanti della scalata in fessura.

Nonostante ad Annot si parli di trad da quasi dieci anni la frequentazione sembra sia tuttora limitata a pochi appassionati e, a parte gli addetti ai lavori, fuori dai confini francesi non sono molti a conoscere le meraviglie di questo sito. Certo, esiste un sito web dedicato, e anche un meeting che porta lo stesso nome, ma le informazioni non sono di facile reperimento ed in rete si trovano poche fotografie che rendano realmente l’idea della bellezza e della particolarità di queste vie. Ho deciso quindi condividere alcune immagini e informazioni pratiche indirizzate soprattutto a chi si avvicina ad Annot per la prima volta, in cui orientarsi sui settori e sulle vie da fare non è del tutto evidente.

La falesia dove sono concentrate il maggior numero di vie "trad" è quella più appariscente, rivolta a sud-ovest, che sovrasta la strada che collega Annot a Nizza. Contrariamente a quanto potrebbe sembrare, l’accesso avviene dal paese (e non direttamente dalla strada) seguendo un sentiero diagonale che permette di guadagnare con circa 30 minuti di camminata una serie di cenge sospese da cui è possibile attaccare le vie. I sentieri sono ben segnalati e fanno parte di un circuito escursionistico molto frequentato, che si snoda attraverso il bosco e guadagna la cima della falesia. Le aree di arrampicata, viceversa, non sono ben indicate ed occorre orizzontarsi (oltre che un po’ di intuito) con la mappa presente nella guidina che potrete trovare in paese.

Esistono numerosi settori, ma per una prima visita (soprattutto da chi viene da lontano) è conveniente indirizzarsi verso le vie più belle ed estetiche, ovvero le fessure che si trovano disposte sui due piani della falesia principale. Al settore la Vire Inter, potrete trovare alcune fessure di media grandezza, con difficoltà che spaziano dal 5c al 7a e qualche lunghezza più difficile. Le salite più classiche con cui cominciare sono Dedicata alla Val di Mello e Lake Placid. Poco più a destra si trovano altre classicissime fessure sul 6a/6b con frequenti incastri di dita, tutte ottimamente proteggibili con due serie di friend. Sulla sinistra della cengia, non perdetevi Spitalgie, una via unica nel suo genere, un muro strapiombante a buchi proteggibile con kevlar (da passare voi stessi nelle clessidre) e friend di traverso. Davvero una chicca! Intraprendete però questa salita solo se avete un solido 6c a vista!

Un altro settore molto interessante è il piano di sotto, la Vire du bas. Qui le vie sono in generale più selettive e l’ambiente più arioso (la cengia di attacco è a volte attrezzata a corde fisse) ma alcune fessure e diedri sono davvero di gran classe! Imperdibili sono i 6c di L’Arche e Le Marc à Sein. Se siete amanti delle fessure fuori misura potrete trovare qua e là ciò che fa per voi, in questo caso però munitevi di almeno due o tre numeri 5 e 6 in modo da assicurarvi un’adeguata protezione. Più a destra, vale la visita il settore Cascade, su roccia rossa che ricorda davvero lo Utah. Qui i tiri sfiorano i 30 metri e le fessure sono principalmente di dita (benvenute le dita fini, se avete delle salsicce al posto delle mani meglio passiate oltre). Non sottovalutate il sole! Considerate che questi settori sono all’ombra solo alla mattina presto e al tardo pomeriggio e che può far veramente caldo!

Se vi trattenete più di due giorni potrete completare la visita con qualche settorino minore, che nasconde sempre qualche bella chicca, oppure sperimentare una delle vie lunghe (le trovate sul blog).

Infine, prima di lasciarvi alla scoperta di queste meraviglie, eccovi in sintesi alcune informazioni utili ad una prima visita. Buon divertimento!

di Maurizio Oviglia


SCHEDA: la falesia Annot, Francia




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