Alex Piazzalunga ripete Philipps, effimera via di misto a Riva di Tures di Kurt Astner e Urban Ties

Alex Piazzlunga ha effettuato una rara ripetizione di 'Philipps', una difficile ed effimera via di misto aperta a Riva di Tures da Kurt Astner e Urban Ties nel 2000. Il report di Piazzlunga.
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Alex Piazzalunga all'uscita del ghiaccio sul secondo tiro di 'Philipps' a Riva di Tures
Alex Piazzalunga

Negli anni ho frequentato spesso questo anfiteatro a Riva di Tures. Crazy Diamond (che reputo la via di riferimento per il misto in Alto-Adige), l'ho salita svariate volte ed in tutte le salse. Poi, due stagioni fa, in compagnia dell'amico Santi Padros ho ripetuto la bella e impegnativa MFG di Simon Gietl e Vittorio Messini. All'appello per completare la trilogia mancava la Philipps, ma avevo avuto modo di vederla solo in guida e tra l'altro nell'immagine non era neanche completamente formata.

Non avevo mai visto nemmeno uno sputo di ghiaccio in quella porzione di parete, e sinceramente mai avrei pensato di poterla vedere formata per essere salita. Ma ogni tanto un sogno si realizza, e quest'anno per magia il ghiaccio è spuntato subito ad inizio stagione. Una foto ricevuta da un'amico ha fatto subito nascere il seme della curiosità verso quella bellezza. Ne sono stato attratto, molto attratto, ma allo stesso modo la temevo e rispettavo. Iniziate le ricerche su precedenti ripetizioni ho realizzato che erano ben 10 anni che questa creatura non si mostrava con tutto il suo fascino. Le informazioni erano minime e sembrava quasi di cercare una linea mitologica, eppure lei era lì, sulla strada che mi guardava e aspettava di essere riscoperta, risvegliata da quel lungo sonno...

E’ iniziato così il mio corteggiamento: dovevo trovare motivazione e coraggio, tempo tra famiglia e lavoro ma soprattutto le condizioni migliori considerando la terribile scaldata del periodo Natalizio che mi fa temere per la sua "salute". Miracolosamente è resistita e il 13 gennaio in compagnia di Rebecca Finch ho trovato il momento giusto per provarla.

Sapevo dalle informazioni reperite che nel tiro duro di roccia in apertura erano stati lasciati 4 chiodi, ma la mia esperienza su quella roccia e qualche parola scambiata con i locali mi facevano intuire che fosse meglio munirsi di friend e chiodi e prepararsi ad una salita in stile trad. Carichi più che mai e con la voglia di scalare dal basso senza nessuna ispezione dall'alto (se non avevo il coraggio di scalarla dal basso significava che non me la meritavo) ci siamo trovati sotto a questa meraviglia.

Il primo tiro è scorso bene, un piacevole misto tra roccia e ghiaccio mai difficile ma molto divertente mi ha riscaldato per la seconda lunghezza, quella impegnativa. Ho esaminato bene il da farsi, cercando le debolezze della roccia di un colore tetro e poco invitante.

Sono parto e la scalata è andata  bene: non mi hanno disturbato troppo le macerie che si staccavano sotto i piedi. Mi sono mosso delicatamente cercando gli agganci migliori e proteggendomi al meglio con friend e mi sono ritrovato quasi inaspettatamente ancora in libera appeso su quel missile di ghiaccio che sembra prendersi gioco di tutte le leggi della fisica. L'ho salito gentilmente, facendo mordere al meglio le lame della piccozza fino a trovare una buona zona per sostare su ghiaccio.

Rebby mi ha raggiunto disgaggiando un frigorifero di roccia che ha fatto rimbombare tutto l'anfiteatro e scalando in libera la lunghezza. In quel momento il tiro era pulito... La terza lunghezza di 40m di WI4 ci ha trasferito verso la stupenda candela finale. Una torre di 50m di ghiaccio ci ha riempito per bene le braccia regalandoci però un'arrampicata tecnica e di soddisfazione.

Sono davvero felice d'aver avuto l'opportunità di vedere e salire questo "unicorno" di rara formazione. Complimeti agli apritori, che oltre 20 anni fa si sono inventati una salita del genere.

Alex Piazzlunga

Piazzalunga ringrazia AKU e HDRY per il supporto.

Philipps, Riva di Tures
Relazione della via originale 2000, in parentesi valutazione personale ripetizione 2024
Prima salita:
Kurt Astner e Urban Ties, dicembre 2000
L1:
M5 20m (M5 Wi 4) sosta su ghiaccio
L2: M8 Wi7- 40m 4 chiodi (M8 Wi 6/+ 1 chiodo) sosta su ghiaccio
L3: Wi4 40m sosta su ghiaccio
L4: Wi6 50m sosta su ghiaccio
Materiale usato: 1 seri totem, raddoppiato piccoli e medi più 3 BD,12 viti da ghiaccio
Discesa: o per sentiero o su Abalakov




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